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Unione, Prodi voleva un «contratto» firmato

Fonte:
CulturaCattolica.it

Le rivelazioni di Marco Pannella a Radio Radicale: «Pretendeva che sottoscrivessimo un testo da portare a Napolitano. Io ho detto no»

C’è già uno che ha firmato un contratto con gli Italiani, ci mancava solo che dopo averlo coperto d’insulti lo copiassero.
La gente seria, queste cose non le fa.
Tutt’alpiù fa scomparire i DiCo.

Sempre su Il Corriere:
La scomparsa dei Dico
Pannella ha raccontato che le sue obiezioni alla richiesta di sottoscrivere e fare proprio il documento venuta da Prodi sono state di metodo e di merito. Di metodo, perché a suo giudizio sarebbe stato istituzionalmente scorretto mandare l’indomani i gruppi parlamentari dell’Unione alle consultazioni dal Capo dello Stato con in mano un testo contenente una richiesta già sottoscritta dai segretari di partito, legando dunque le mani del Presidente. Di merito, perché la condivisione dei 12 punti non rappresentava la corrispondenza alla verità. Essendo stato, in particolare da lui stesso e Boselli, «con molta forza e durezza» stigmatizzata non solo la scelta a favore del rinvio di Prodi alle Camere anziché un reincarico (come proposto dalla delegazione Rnp al Quirinale) ma anche e soprattutto per il contenuto dei 12 punti. A partire dalla assenza di ogni riferimento ai Dico.

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