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Ateismo militante in Russia



Nello scorso mese di luglio è uscita a Mosca una nuova rivista ateistica "Svet razuma" (la luce della ragione), redatta dal filosofo marxista Viktor Isajcikov, espressione della associazione "La lega degli ateisti". Probabilmente il filosofo neomarxista non si è reso conto che il titolo della rivista, nell'ambiente cristiano russo, più che richiamare il secolo dei lumi, fa risuonare alla mente il tropario di Natale : "La tua nascita, o Cristo Dio, ha fatto risplendere sul mondo la luce della ragione". A meno che il titolo non sia stato scelto per attrarre anche i credenti... Infatti il sottotitolo recita "Rivista per i credenti, i non credenti e i sapienti". Gli intenti sembrano essere impegnativi, ma a leggere gli articoli si ha l'impressione che tutto il pathos scientifico si esaurisca in una critica serrata alla "globalizzazione imperialista". Non solo la religione è in pericolo di essere sfruttata ad interessi nazionalisti o comunque politici, ma perfino l'ateismo cede agli interessi del potere occulto.
Dall'articolo redazionale veniamo a sapere che il movimento dell'ateismo militante dispone di due siti e di altre riviste, come "Il pensiero sano" e "Fermo in posta". In particolare l'Associazione degli ateisti moscoviti si fa conoscere attraverso "Fogli ateistici" e "Il nuovo Senza-dio" (Novyj bezbožnik) di sovietica memoria stalinista.
Per fortuna anche l'ateismo è in crisi di identità: la Società ateistica si è divisa in due tronconi dando vita ad una nuova rivista "Lo scettico" e rinnovando, ulteriormente, "Il nuovo senza dio", ma anche questa diversa redazione non sembra indicare un progresso rispetto alla vecchia rivista fatta nascere e fatta morire dallo stesso Stalin. Una novità va in ogni caso riconosciuta: un ampio spazio riservato al sesso. Questo Stalin non lo avrebbe permesso. Il suo era un ateismo puritano: rimproverava perfino la figlia, allora bambina, che si permetteva di presentarsi in pubblico a ginocchia scoperte. Quelli sì che erano tempi! Adesso non c'è più religione! Volevo dire: non c'è più l'ateismo di un tempo!
C'è un altro scisma che si è consumato sempre all'interno dell'ateismo russo: la divisione fra "ateismo proletario", che si richiama all'internazionalismo proletario e "L'ateismo borghese" favorevole "ai processi di globalizzazione imperialistici". La Lega degli atei fa voti che possa sorgere il giorno in cui i due rami ateistici possono essere fraternamente uniti per lottare, sotto una sola bandiera, contro tutti i credenti di tutte le religioni.
Che pensare di questi tardivi rigurgiti dell'ateismo russo?

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