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Illusioni ed evasioni

"L'autocoscienza dell'uomo determina il volto delle epoche" (Regel'son)
(Appunti da un articolo "Illusioni ed evasioni" sul pensiero di Berdjaev che apparirà sulla rivista "La nuova Europa" del Centro "Russia Cristina")

"Occorre spiegare questa crisi della civiltà europea, da tempo aperta nei più diversi campi e che oggi tocca i culmine delle sue manifestazioni. La modernità che sta giungendo alla propria fine, venne concepita all'epoca del Rinascimento. Noi oggi stiamo assistendo alla fine del Rinascimento… L'esperienza umanista doveva essere consumata. Ed ora che le vie dell'umanesimo sono state tutte percorse, si tratta di andare oltre… La dialettica distruttiva che l'umanesimo celava dentro di sé ha fornito all'uomo un'immensa materia ed esperienza. Oggi è impossibile un ritorno a quello stato di semplicità in cui si trovava l'uomo europeo prima del moderno umanesimo… I tempi moderni hanno tutto acuito e lacerato. In ciò risiede il suo principale significato, assai più che nelle conquiste e nelle realizzazioni positive" (Berdjaev, Nuovo Medioevo)
"Non possiamo più credere alle teorie del progresso, che hanno sedotto il secolo XIX, in virtù delle quali il futuro prossimo dovrebbe essere migliore, più bello, più gradevole del passato che se ne va. Siamo piuttosto inclini a ritenere che il migliore, il più bello, il più gradevole si trovino non nell'avvenire ma nell'eterno" (ivi)
"Nella storia non c'è nemmeno un progredire della felicità umana, ma solo un manifestarsi tragico e progressivo dei principi interiori dell'essere, i più contrapposti, luminosi ed oscuri, divini e diabolici, del bene e del male" (Berdjaev, Il senso della storia)
"Il Rinascimento è stato il punto di partenza della storia moderna. Ma la Riforma e l'illuminismo, la rivoluzione francese, il socialismo, l'anarchismo, tutto ciò rappresenta la decomposizione del Rinascimento, la messa a nudo delle sue contraddizioni intrinseche, il progressivo impoverimento della potenza creativa dell'uomo" (Nuovo medioevo).
Sulla base di queste osservazioni Berdjaev osserva che il tempo storico è un tempo lacerato che non conosce pienezza in nessun presente, e questa evidenza può aprire a due opzioni alternative. Nella prima, non avendo nel presente la pienezza è possibile che l'uomo la cerchi nel passato o nell'avvenire, creando così due illusioni opposte: quella della ricerca del migliore, dell'autentico, del bello del perfetto nel passato (Illusione del conservatorismo) e quella della ricerca della perfezione nel futuro (illusione del progresso).
Nella seconda opzione, si punta invece ad evadere dal tempo storico verso il tempo cosmico. È la via del naturalismo che può assumere anche una sfumatura mistica.
L'illusione del mondo perfetto nel futuro si è radicata fortemente nella cultura occidentale. Già Antonio Rosmini ne aveva individuato le caratteristiche: "Ritenere possibile il perfetto nelle cose umane e sacrificare il presente all'immagine della futura perfezione" (Filosofia della politica)
Né la rivoluzione conservatrice auspicata da Moeller van den Druck, né il marxismo sovietico realizzano i loro obiettivi. Le parole di Berdjaev sulle due opposte illusioni del tempo storico aiutano a comprendere come nazismo e marxismo, anziché creare un mondo perfetto, abbiano dato corpo ad un abbaglio collettivo che ha complicato e resa più drammatica la storia del secolo scorso, già segnata dai limiti intrinseci e dalle implicazioni negative dell'umanesimo borghese moderno.
Le dinamiche della storia, ripensate e interrogate da una coscienza critica ed attenta rivelano quelle che Bedjaev chiama le antinomie dell'esistenza, cioè le contraddizioni strutturali ed intrinseche, in cui l'umanità è prigioniera. Per uscire dal tempo storico si può tentare la regressione al tempo cosmico, ma si finisce ad eliminare lo specifico della persona. L'unica via adeguata dalla storia è per Berdjaev la via della trascendenza. Tenendo presente che "il mondo della spiritualità, il mondo di Dio, non è soltanto atteso, ma edificato dalla creatività umana, dalla trasfigurazione creatrice del mondo… l'altro mondo non può essere creato con le sole forze umane, ma non può essere costruito senza l'attività creatrice dell'uomo" (Berdjaev, Schiavitù e libertà dell'uomo).
L'evasione dalla storia alla trascendenza è l'unica ad aver buon esito, mentre l'evasione dalla storia con il ritorno al tempo storico (alla natura) e le due illusioni sul conseguimento della perfezione nel futuro e nel passato sono votate la fallimento.
Inoltre la filosofia della storia di Berdjaev porta a riconoscere la libertà umana come origine di iniziative destinate a sfociare nel tempo storico ed a orientare sempre in modo nuovo la sua direzione, costituita in ultima analisi dalla risultante dalla miriade di libere forze applicate al punto presente.

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