Rassegna stampa, 1 aprile 2004
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Il caso dei Testimoni di Geova
Venerdì 26 marzo il tribunale di quartiere di Golovino, a Mosca, ha decretato la chiusura della comunità moscovita dei Testimoni di Geova, l'annullamento della sua personalità giuridica e il pagamento delle spese processuali (200.000 rubli). Una panoramica del caso è offerta da Ol'ga Chapnina, su "religare.ru", 31 marzo.
Questi gli antefatti: nel 1996 la procura di Savëlovo aveva intentato un processo alla comunità in seguito alla denuncia di un comitato per la salvezza della gioventù, formato da genitori di ragazzi che erano entrati nella setta. I membri del comitato dichiaravano che i giovani erano plagiati, e che l'attività della comunità dei Testimoni di Geova ledeva i bilanci familiari, la salute e addirittura la vita dei suoi membri. Il caso era stato sospeso per tre volte per assenza di reato. Tuttavia queste decisioni sono state modificate dalla procura di Mosca e dalla procura Generale in seguito a nuove lamentele del comitato, e si è infine giunti alla recente disposizione. Il presidente dei testimoni di Geova, Vasilij Kalin, ha dichiarato che questa decisione "viene dall'alto".
La reazione dei leader delle principali organizzazioni religiose presenti nella Federazione Russa (musulmani, ebrei, ortodossi) è stata favorevole alla decisione presa dalle autorità, come comunica l'agenzia Interfax. In particolare, padre Michail Dudko dell'OVCS ha dichiarato: "non abbiamo il diritto di valutare la decisione del tribunale, che ha la competenza di vietare l'una o l'altra organizzazione, ma riteniamo che nella dottrina e nella prassi dei Testimoni di Geova esistano legittimi motivi per vietarne l'attività. Secondo la legislazione russa, qualunque attività religiosa non deve danneggiare la salute e la sicurezza delle persone. La Chiesa ortodossa russa rispetta questa norma e invita le altre organizzazioni religiose a fare altrettanto".
Irina Vinogradova (corrispondente di "Novyj Region", 31 marzo) comunica che a Ekaterinburg si prepara per domenica 4 aprile una funzione dei Testimoni di Geova a cui sono previsti 700 partecipanti, per protestare contro il veto posto all'esistenza della setta a Mosca e i tentativi del Centro culturale Lavrov, a Ekaterinburg, dove attualmente la comunità locale si ritrova, di annullare il contratto di affitto.
Il patriarca Aleksij si è incontrato con il nuovo ministro dell'istruzione Andrej Fursenko, "portal-credo.ru", 31 marzo
Nel corso dell'incontro, Aleksij si è detto pronto a mettere a disposizione della scuola la millenaria esperienza della Chiesa in Russia e la bimillenaria storia del cristianesimo nel mondo, per educare i giovani e preservarli dai pericoli dell'immoralità, violenza, droga e alcolismo. Ha espresso le speranze nell'approfondimento di una collaborazione che è iniziata da un accordo firmato già nel 1999. Ha infine parlato della materia "Fondamenti di cultura ortodossa", sottolineando che non si tratta di una materia religiosa ma culturale.
La notizia è stata ripresa anche, con foto, su "Kommersant", 1 aprile, p. 7.
S. Babaeva, A. Sadcikov, Limitazioni alle dimostrazioni pubbliche, "Izvestija", 1 aprile, p. 1-2
Approvata dalla Duma una nuova legge "Su riunioni, meeting, dimostrazioni, cortei e picchettaggi", che potrebbe entrare in vigore dall'estate e vieta di organizzare le suddette manifestazioni nelle immediate vicinanze della Duma, del comune, di uffici governativi, ambasciate, consolati e altri edifici in qualche modo tutelati.
Nuova pubblicazione di un fautore dell'ateismo, "Nezavisimaja gazeta ex libris", 1 aprile, p. 1-2
Aleksandr Nikonov, giornalista, negatore della morale, sostenitore dell'aborto, della droga e della vendita di armi su basi che lui definisce "scientifiche", rilascia un'intervista in relazione alla pubblicazione del suo libro Elogio della scimmia. Grande storia di una piccola singolarità, da lui definito come il "Vangelo secondo Nikonov".
Nadezhda Kevorkova, Il metropolita Kirill in Polonia, "Gazeta", 30 marzo
Il cordiale incontro tra Kirill e Glemp viene letto come un nuovo segno di distensione, che segue alla visita di Kasper a Mosca, un "ottimo sintomo", secondo una dichiarazione del capo dei cattolici russi Tadeusz Kondrusiewicz, che si dice sicuro che l'importanza di questi incontri non sta in quel che ci si dice, ma nel fatto che si parli in tono amichevole. Particolarmente importante per i cattolici è l'incontro a Cracovia con il metropolita Frantishek Macharsij, definito come "amico d'infanzia del Papa".
Quanto alla visita di Kasper, così la giornalista ne riassume gli esiti: "Ha rinunciato a tutti i metodi che dal punto di vista dei colleghi ortodossi avrebbero guastato i rapporti tra le Chiese. Ha promesso che i cattolici non faranno il monastero a Nizhnij Novgorod, cambieranno la loro politica di beneficenza in Russia, parteciperanno a una commissione mista, anche per esaminare i casi di proselitismo. Infine, Kasper ha assicurato a Mosca che i cattolici non fonderanno in Ucraina un proprio patriarcato".
Kondrusiewicz è ottimista anche sui permessi di soggiorno al clero cattolico, ha infatti dichiarato: "La situazione è migliorata, i visti di 3 mesi sono stati sostituiti da visti annuali".
Secondo agenzie polacche riportate da "portal-credo.ru" (30 marzo), Kirill in Polonia ha sottolineato che lo scopo principale dell'Unione Europea è creare un meccanismo di dialogo politico-ecclesiastico, importante per il rispetto dei valori cristiani in Europa. Il tema del pluralismo culturale e religioso europeo è stato al centro dei suoi interventi in Polonia, dove ha ricevuto il titolo di Dottore honoris causa dell'Accademia di teologia cristiana.
Kirill Vasilenko, Sulla presenza ortodossa a Strasburgo, "Vremja Novostej", 31 marzo
All'OVCS si assicura che non si è trattato di un passo politico, sebbene padre Chaplin esprime la speranza che il suo rappresentante là partecipi attivamente ai processi del consiglio Europeo. "Al Consiglio europeo si esaminano molti problemi riguardanti la vita dei fedeli. Non stupisce che la Chiesa cattolica abbia a Strasburgo una potente struttura politica, e sempre in questa città c'è un ufficio permanente della Conferenza delle Chiese europee. Anche la Chiesa russa desidera essere costantemente in dialogo con la società europea", ha infatti dichiarato in quest'occasione padre Chaplin. Il parroco della nuova parrocchia a strasburgo è l'igumeno Filaret (Bulekov), prima in Sudafrica, che in precedenza lavorava all'OVCS.