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Rassegna stampa, 1 dicembre 2003

Autore:
Scalfi, Romano



I giovani di Putin in manifestazione, Portal-Credo.ru, 1 dicembre
Circa 10.000 giovani sono scesi in piazza il 29 novembre, con lo slogan "Non esistono comunisti ortodossi", foto di chiese distrutte e sacerdoti uccisi dal regime sovietico. Apriva la colonna dei manifestanti una foto di Zjuganov con la candela in mano, e una scritta in cui lo si accusa di voler ingannare gli elettori con il libro recentemente scritto e addirittura circondandosi di sedicenti membri del clero. Il capo del movimento giovanile putiniano "Marciamo insieme", organizzatore dell'evento, Aleksandr Lushin, aveva a sua volta in mano l'icona di un suo avo, sacerdote ortodosso ucciso nel 1918.

Sergej Byckov, ha rilasciato una lunga intervista a Filipp Scipkov, religare.ru, 28 novembre, in cui ha dichiarato che cerca di essere oggettivo, perché "Moskovskij komsomolec" esce in 2 milioni di copie, in 60 province della Russia, e quindi dice solo cose inattaccabili. I materiali più scottanti che gli passano tra le mani - dice - sono quelli che "riguardano il Dipartimento per le relazioni estere del Patriarcato di Mosca. Siamo rimasti l'unico giornale in Russia che ha il coraggio di contrapporsi all'OVCS e al metropolita Kirill, che in via non ufficiale viene proclamato successore del Patriarca".
Byckov sottolinea quindi la forte politicizzazione della Chiesa, che purtroppo ritorna al modello sinodale delle relazioni con lo Stato ("il metropolita Kirill ha le sue lobbies nella Duma di stato"), e traccia un quadro veramente impietoso della situazione generale.
NB. Si vede che è una personalità complessa, e che probabilmente il suo articolo - nonostante ribadisca di non essere stato "pagato" da nessuno - è evidentemente commissionato (dal metropolita Mefodij?). Molti giudizi, però, per quanto impietosi e talvolta unilaterali, sono di una notevole lucidità.

A Mosca 5° conferenza degli studiosi di religione, blagovest-info, 27 novembre
Alla Biblioteca di letteratura straniera si è aperta il 26 novembre l'annuale manifestazione, sostenuta dal Fondo Soros e dal Ministero dell'istruzione e intitolata quest'anno "Metodi di insegnamento della religione nella scuola superiore".
I lavori sono stati aperti da padre Georgij Cistjakov, direttore del Centro di letteratura religiosa della Biblioteca, che ha sottolineato l'importanza dello studio della religione nel nuovo contesto russo, riportando a conferma alcuni dati sociologici: oltre la metà dei russi (50-80%) si ritiene credente, ma negli ultimi 2-3 anni è diminuito il numero di cittadini che, pur dichiarandosi credenti, non ha un'appartenenza confessionale. D'altro canto i leader confessionali esagerano il numero dei propri adepti, fino a dare l'impressione che "in Russia esistano solo ortodossi". Le statistiche non danno inoltre alcun motivo di parlare di espansione cattolica, perché solo l'1-2% della popolazione ha qualche attinenza con il cattolicesimo, mentre si osservano purtroppo segni di intolleranza.
All'avvenimento è dedicato anche un reportage di Sergej Bur'janov (Portal-Credo.ru, 28 novembre), intervenuto in qualità di oratore alla conferenza e co-presidente dell'Istituto per la libertà di coscienza.

Forum cristiano sull'insegnamento della religione a Riga, blagovest-info, 25 novembre
I partecipanti al convegno, il primo Forum degli insegnanti cristiani, circa 750 insegnanti, hanno votato all'unanimità a favore dell'introduzione nei programmi scolastici della materia "Fondamenti di cristianesimo" a partire dal 1° settembre 2004, in quanto valida "base etica in grado di unire lo Stato e il popolo".

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