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Rassegna stampa, 1 giugno 2004

Autore:
Scalfi, Romano



Esito delle trattative con la Chiesa ortodossa russa all'estero

Stenogramma dell'incontro del Patriarca e del metropolita Lavr con Putin, "sito ufficiale del presidente", 27 maggio
Nel suo discorso introduttivo, Putin ha salutato cordialmente i presuli ribadendo che "nella coscienza del popolo russo la Chiesa ortodossa russa è una", e affermando di aver seguito attentamente lo svolgimento della visita.
Aleksij ha ringraziato dell'interessamente di Putin, fin dalla sua visita a Lavr a New York, e ha sottolineato che gli ospiti hanno constatato la devozione del popolo dei fedeli russi, e dimostrato la loro disponibilità a superare le difficoltà createsi dopo la tragedia del 1917.
In risposta ai ringraziamenti, Putin ha detto: "L'ho fatto volentieri, perché per noi i processi che stanno svolgendosi all'interno della Chiesa ortodossa russa sono più che processi intraecclesiali. Sono il simbolo della rinascita, della riunione dello stesso popolo russo".
Lavr ha ringraziato a nome della delegazione per la possibilità avuta di visitare tanti luoghi sacri e di vedere tanti fedeli, reale caparra di edificazione dell'unità.
Putin ha ribadito che non vuole assolutamente ingerirsi nella vita della Chiesa, ma "vorrei che sapeste, che faremo tutto quello che dipende da noi per creare le condizioni per la piena rinascita della Chiesa ortodossa russa e la restaurazione della sua unità".

Andrej Zajcev, Commento all'incontro, "religare.ru", 28 maggio
L'incontro tra Putin e i due primati viene paragonato allo storico incontro del '43 della gerarchia ortodossa con Stalin. Si sottolineano le sue affermazioni circa l'unità della Chiesa ortodossa come fattore di grande importanza e utilità per la Russia, ma anche il suo rifiuto di fare dell'ortodossia una sorta di "religione di Stato", dal momento che ha ribadito la sua decisione di non ingerirsi nelle questioni ecclesiastiche.
Nello stesso articolo, l'autore riferisce che il ministro dell'istruzione Fursenko ha dichiarato di voler introdurre nella scuola la materia "Storia della religione". In generale, si osserva un creascente interessamento delle istituzioni statali all'introduzione della religione nella scuola, come elemento moralizzatore.

Anton Vinogradskij, La riunione con la Chiesa ortodossa all'estero potrà addolcire le relazioni con i cattolici?, "portal-credo.ru", 27 maggio
Dopo aver riportato ancora una volta i vari passi polemici della gerarchia ortodossa nei confronti dei cattolici, l'autore nota un certo ammorbidimento nelle posizioni di entrambe le parti, che sembra preludere all'instaurarsi di un certo status quo. Gli ortodossi hanno fatto vedere "chi è il padrone", e hanno vinto la guerra, e i cattolici hanno preso atto della situazione.
Lamenta tuttavia che gli ortodossi citino come "casus" proprio opere di beneficienza, che la Chiesa ortodossa non è in grado e non vuol fare (mentre sviluppa in maniera straordinaria la propria politica estera!), e che invece potrebbero arrecarle il consenso e la fiducia reale dei fedeli. Il Vaticano potrebbe dunque far leva proprio sui problemi sociali, nella sua proposta di collaborazione, tanto più che in quest'ambito riscuoterebbe anche il sostegno della Chiesa ortodossa russa all'estero.

Fine del conflitto tra Atene e Costantinopoli, "portal-credo.ru", 28 maggio
Il Sinodo della Chiesa greca, svoltosi il 28 maggio, ha ratificato l'accordo verbale con il patriarcato di Costantinopoli circa i cosiddetti "nuovi territori" nella Grecia Settentrionale, avanzando una lieve critica nei confronti dell'arcivescovo Cristodulo. Lo stesso primate si è detto convinto della necessità di sacrificare le proprie posizioni al bene dell'unità, e il governo ha salutato questo passo a favore dell'unità, sottolineando il proprio appoggio al ruolo ecumenico e al prestigio internazionale del patriarcato. Quindi, dal conflitto esce rafforzata Costantinopoli.

Convegno a Kiev sul patriarcato greco-cattolico, "portal-credo.ru", 23 maggio
L'iniziativa è stata organizzata il 19 maggio dall'Università cattolica di Leopoli, per ricordare il trasferimento a Kiev della sede amministrativa della Chiesa greco-cattolica ucraina il 13 aprile scorso.

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