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Rassegna stampa, 1 marzo 2004

Autore:
Scalfi, Romano



Dichiarazione del card. Husar, "regions.ru", 1 marzo
Commentando i risultati della recente visita del card. Kasper a Mosca e la richiesta ortodossa di rifiutare alla Chiesa greco-cattolica lo status di patriarcato, Husar ha dichiarato: "Non ho dubbi che Giovanni Paolo II vorrebbe proclamare il patriarcato, ma d'altro canto vuole proseguire il dialogo con gli ortodossi. Il patriarcato non è una sorta di onorificenza, ma una struttura pastorale - ha inoltre sottolineato - per questo il Vaticano deve decidere se il dialogo con la Chiesa ortodossa russa sia tanto promettente da far passare in secondo piano, per non peggiorarlo, le esigenze e i desideri della Chiesa greco-cattolica ucraina".
"Sarà molto difficile spiegare tutto questo ai nostri fedeli, se la decisione di conferire alla Chiesa greco-cattolica lo status di patriarcato sarà rimandata. La gente avrà la sensazione di essere stata tradita, mercanteggiata. Le parole "non adesso" non sono una risposta".

Primo piano: Bilanci della visita di Kasper e il caso Nizhnij Novgorod

M. Pzdneev, S. Anisimov, "Buttate giù il monastero della madre del diavolo". La terra di Niznij Novgorod è divenuta campo di battaglia contro l'"espansione vaticana", "Novye Izvestija", 1 marzo
Il caso sta trasformandosi in una crociata: alla vigilia del II Forum inter-religioso dei paesi della CSI (NB. a cui i cattolici non parteciperanno, cfr. notizia sotto), si prende spunto dall'episodio per commentare gli esiti della visita di Kasper a Mosca, durante la quale asseriscono gli autori - gli sono state spezzate le ginocchia, tanto che alla fine il diplomatico ha dichiarato: "Non vogliamo fare nessuna attività missionaria. Il Papa desidera molto venire in Russia, ma non faremo niente contro il volere della Chiesa ortodossa russa".
Un grosso colpo è stato per il cardinale il pacco di lettere di abitanti di Nizhnij Novgorod contro il carmelo. Evidentemente, un colpo ad hoc inferto dalla Chiesa ortodossa: la comunità cattolica di Nizhinij Novgorod è stata la vittima designata per essere sacrificata in occasione della visita di Kasper.
Si racconta poi l'episodio di "intervento ostile" dei cattolici in loco, pur facendo rilevare che a Nizhnij Novgorod i cattolici sono circa 600 e che la costruzione del monastero era iniziata con il permesso delle autorità. La Chiesa ortodossa vuol scongiurare il pericolo che in Russia si verifichi qualcosa di simile a ciò che è avvenuto in Ucraina, dove durante la visita di Kasper il presidente Kucma ha insignito il Nunzio Eterovic dell'ordine del principe Jaroslav il Saggio…
Il tono dell'articolo è chiaramente filo-cattolico. Dopo aver tracciato una breve storia della parrocchia dal XIX sec. e delle persecuzioni subite dai cattolici insieme agli ortodossi in epoca sovietica, si dice che il parroco Mario Beverati gode in città di indiscussa autorevolezza, che la sua parrocchia realizza insieme agli ortodossi attività caritative, sociali e culturali, e che don Mario era spesso presente a funzioni in chiese ortodosse. Tanto più inatteso l'accaduto.
Viene riportata una dichiarazione del sindaco: "Bisogna prendere una ruspa e buttar giù il monastero della madre del diavolo!".
Quindi, il patriarcato di Mosca può essere contento dei risultati della visita di Kasper, che ha fatto i suoi salamelecchi parlando di dialogo: in realtà si è trattato di un monologo, in cui lui non ha fatto che ascoltare pazientemente quello che dicevano gli avversari.
Ormai il Papa può dare addio al suo sogno di venire in Russia: domani a Mosca si apre il II Forum inter-religioso dei paesi della CSI, nel corso dei lavori del quale verrà creato Consiglio Interreligioso per la Cooperazione, di cui faranno parte 22 leader religiosi (ortodossi, armeni, islamici, ebrei, buddisti). I cattolici non vi saranno rappresentati.

Allego foto apparsa su "Novye Izvestija": una manifestazione della "popolazione locale" contro il monastero. È evidente che la popolazione locale non farebbe mai nulla da sé, qualcuno l'ha organizzata ben bene! Gli autori dell'articolo hanno colto esattamente nel segno! La donna porta un cartello con la scritta: "La Russia sarà schiava del Vaticano, schiacciamo la spia come uno scarafaggio!".

Il sindaco di Nizhnij Novgorod interviene contro il monastero cattolico, "portal-credo.ru", 1 marzo
Il sindaco Vadim Bulavinov è intervenuto venerdì 27 febbraio contro l'apertura del monastero in un appartamento privato, comunica l'agenzia NTA-Privol'zhe. Il sindaco ha detto che le autorità non concederanno l'uso del villino acquistato a questo scopo dal parroco don Mario, per aprire il monastero, e ha specificato che era già stato concesso un terreno per la costruzione della chiesa in via Gor'kij. "Tra l'altro, in Italia non danno la terra per costruire le chiese ortodosse, edificate sul territorio dell'ambasciata russa. Perché in Occidente trattano così le altre religioni, e noi dovremmo fare diversamente?".
Il giornale locale "Gorod i Gorozhane" il 22 febbraio aveva rilevato che le autorità locali cattoliche e ortodosse si erano chieste reciprocamente scusa, e il parroco aveva assicurato di aver fermato la costruzione.

A Mosca i leader religiosi per il Forum
, "Novosti", 1 marzo
Il II Forum Interreligioso per la Pace dei paesi della CSI si svolgerà a Mosca il 2-4 marzo per iniziativa del patriarca Aleksij, il capo dei musulmani del Caucaso e il Consiglio interreligioso della Russia.
Scopo dell'iniziativa è coordinare le organizzazioni religiose tradizionali presenti nei paesi della CSI per rinsaldare la pace internazionale e interreligiosa, rinsaldare nelle rispettive società i valori spirituali tradizionali e combattere insieme, in particolare, le sfide del terrorismo.
Uno degli esiti del Forum dovrebbe essere la creazione di un Consiglio interreligioso della CSI, in cui entreranno oltre 20 leader religiosi della Coooperazione, che rappresenteranno le 5 religioni tradizionali maggioritarie: ortodossia, cristianesimo armeno-gregoriano, islam, ebraismo e buddismo. Il Forum non ha motivazioni ecumeniche e teologiche, ma esclusivamente sociali e pacifiste, come il primo svoltosi a Mosca il 13-14 novembre 2000.

Natella Terescenko, La regione di Primor'e è protestante, "Zolotoj rog", 26 febbraio.
Vengono riportati dati sulle organizzazioni religiose presenti nella regione.
Al 1 gennaio 2004 esistono 280 organizzazioni religiose registrate localmente, escluse le diocesi ortodosse di Vladivostok e del Primor'e, registrate presso il Ministero della Giustizia della Federazione Russa.
Localmente, la situazione è la seguente: 76 organizzazioni ortodosse, di cui 69 appartenenti al Patriarcato di Mosca, 1 parrocchia del Patriarcato di Kiev, 1 della Chiesa ortodossa all'Estero e 5 dei vecchi credenti.
I protestanti hanno ben 164 organizzazioni: 39 dei Pentecostali, 29 degli Evangelici, 22 degli Avventisti, 9 dei Battisti, 36 dei presbiteriani, 8 dei metodisti, 3 dei mormoni; 13 organizzazioni appartengono ai Testimoni di Geova. Quindi la regione - conclude l'autore - è in pratica diventata protestante, tanto più se si considera che, accanto alla debole pratica religiosa degli ortodossi, le comunità protestanti hanno una viva adesione dei fedeli alle funzioni! Il boom delle registrazioni è stato nel 1999-2000 (l'anno scorso sono state registrate complessivamente 13 organizzazioni, a 5 la registrazione è stata rifiutata).

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