Rassegna stampa, 10 marzo 2004
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Giudizio su Putin e la sua politica
Vladimir Ryzhkov, Il consolidamento del potere del Cremlino e del potere personale del presidente non significa ancora un consolidamento dello Stato, "Izvestija", 3 marzo
NB. L'autore è un deputato indipendente della Duma. È apparso in seguito a una discussione pro e contro Putin, e mi sembra interessante come giudizio complessivo.
Non c'è motivo di dubitare che il compito principale che si è prefisso Putin è la modernizzazione in grande stile della Russia, che possa trasformarla in un paese dall'economia, apparato statale ed esercito concorrenziali. È quanto continuerà a fare anche nel secondo mandato presidenziale. Il primo mandato però ha posto dei problemi fondamentali a cui dovrà rispondere nel secondo:
- Ha indetto la guerra contro la povertà (un terzo della popolazione del paese continua a vivere sotto la soglia della povertà). Ma in questi 4 anni, nonostante l'incremento generale dei redditi il divario tra poveri e ricchi è addirittura aumentato. La classe media resta insignificante e non cresce. Per ora il modello di sviluppo russo assomiglia di più a quello sudamericano o africano che europeo.
- La battaglia contro gli oligarchi si è ridotta a una lotta contro l'ottimizzazione fiscale e ad interventi dubbi tipo quello nei confronti della JUKOS. Non ci sono invece passi reali sulla via della demonopolizzazione dell'economia.
- L'economia del paese continua a basarsi sull'esportazione delle materie prime.
- La corruzione nel paese a livello amministrativo non è andata diminuendo, finora non è iniziata nessuna riforma in questo campo.
- Non ha alcun fondamento il mito del cosiddetto "consolidamento dello Stato": un maggior ordine introdotto nel paese dopo il caos e il brusco rafforzamento del potere del Cremlino e del potere personale del presidente non significano ancora un rafforzamento dello Stato. La forza dello stato si misura della forza delle sue istituzioni e dal primato del diritto. Al contrario, nella Russia di oggi sta avvenendo un degrado delle istituzioni fondamentali del potere pubblico. Dopo la procura anche i tribunali e il comitato elettorale centrale sono diventati docili strumenti del gruppo al potere, e ogni volta chiudono dimostrativamente gli occhi su palesi violazioni delle norme elettorali. I media si sono divisi tra liberi e influenti. Ha perso ogni significato politico il parlamento. Un ruolo ancora minore svolgono infine i partiti politici.
Al I Congresso di "Rodina" Glaz'ev invita lo Stato a lavorare "per la salvezza delle anime", "portal-credo.ru", 9 marzo
Il 5 marzo Glaz'ev ha perso il posto di leader della frazione di "Rodina" presente alla Duma, al suo posto è subentrato Dmitrij Rogozin. Il 6 marzo Glaz'ev ha aperto il I Congresso di "Rodina", che ha ribattezzato come dei "giuda" i deputati che avevano rovesciato il leader il giorno prima.
Uno dei leit-motiv del congresso è stata la necessità di creare un partenariato Stato-Chiesa, che consenta "l'accesso ai sacerdoti ortodossi in scuole, ospedali, esercito e prigioni, canali televisivi". "Solo con l'aiuto della Chiesa rinasceremo spiritualmente, e i nostri figli riceveranno una solida educazione morale. Solo così vedremo rinascere la cultura russa, la scienza e l'industria russa, una rinascita materiale e spirituale dell'uomo".
Glaz'ev cerca alleati. In cambio della restituzione degli immobili propone alla Chiesa di diventare partner dello Stato, "Vedomosti", 10 marzo
Il candidato presidenziale Glaz'ev sta promuovendo un progetto-legge che neppure l'apparato della Chiesa ortodossa russa ritiene realizzabile, circa un "partenariato sociale tra lo Stato e le organizzazioni religiose", riguardante solo le religioni tradizionali, cioè la Chiesa ortodossa e "musulmani, buddisti ed ebrei nei luoghi in cui i loro fedeli sono insediati in modo compatto". In cambio della collaborazione delle organizzazioni religiose nei vari campi di attività., queste riceverebbero indietro gli immobili nazionalizzati e potrebbero usare gratuitamente di spazi sui canali televisivi. Il commento di padre Chaplin all'iniziativa è stato positivo, anche se, a suo parere, "perché la cosa possa avvenire realmente i promotori del progetto-legge devono cercare di trovare un linguaggio comune con altri gruppi e organi del potere esecutivo".
Igor' Ivanov, Gli ufficiali del business: l'appello di Putin, "gazeta.ru", 10 marzo
Il nuovo ministro dei trasporti e delle comunicazioni Igor' Levitin, pressoché sconosciuto al pubblico, riunisce le caratteristiche di ufficiale e uomo d'affari. È la prima volta che a un posto tanto importante accede un esponente del mondo degli affari, che fa parte dell'entourage di Putin.
Telefonata tra Aleksij e Lukashenko, "portal-credo.ru", 7 marzo
L'ha reso noto l'agenzia BELTA. Il patriarca ha ringraziato il presidente bielorusso, che a sua volta ha assicurato Aleksij della stima che gode in Bielorussia. Aleksij ha sottolineato: "Bielorussi e russi sono popoli fratelli, nelle loro relazioni non devono esistere problemi".
Testimonianze di questo lavoro della Chiesa ortodossa russa presso gli altri Stati della CSI e del mondo ortodosso sono anche alcune notizie riportate dal sito ufficiale del patriarcato di Mosca: in data 4-6 marzo nella capitale del Kirgizistan si è svolto un congresso intitolato "La lingua russa nella comunità dei paesi della CSI", a cui hanno partecipato l'arcivescovo Kirill di Jaroslavl' e Rostov con un messaggio a nome del patriarca, e un collaboratore dell'OVCS, Silant'ev. Il 12 marzo il patriarca conferirà il premo del Fondo Internazionale per l'unità dei popolo ortodossi a Elène Carrer-Dankos, segretario dell'Accademia di Francia, che per l'occasione sarà ricevuta anche dal presidente Putin.
Atto terroristico all'Istituto di Studio dell'Ebraismo, "portal-credo.ru", 7 marzo
L'esplosione, avvenuta nella notte del 5 marzo, è stata commentata all'interno di una conferenza-stampa organizzata dal "Media-centre Izvestija" il 10 marzo, sui casi di violazione dei diritti religiosi alla vigilia delle presidenziali (lo riporta blagovest.info, 11 marzo). Si lamentano in particolare casi di violazioni dei diritti e di aggressioni nei confronti di protestanti.