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Rassegna stampa, 11 ottobre 2004

Fonte:
CulturaCattolica.it

Ancora sul Concilio della Chiesa ortodossa russa
Intervista del metropolita Kirill a NTV, servizio stampa del Patriarcato, 7 ottobre
L'intervista si è svolta il 6 ottobre.
La prima domanda riguardava l'appello lanciato il giorno stesso da Putin alla Chiesa, nell'ambito del Concilio, a collaborare nella lotta contro il terrorismo. Kirill risponde: "Purtroppo, il terrorismo oggi spesso viene alimentato con idee pseudoreligiose, perché i leader terroristici tentano di sfruttare i sentimenti religiosi della gente... Il diffondersi di un estremismo pseudoreligioso in Russia è dovuto per molti aspetti all'ignoranza religiosa... Per questo, le religioni tradizionali hanno davanti a sé un vasto campo di attività per la formazione ed educazione religiosa della gente".
Seguono domande più particolari, sull'introduzione del codice identificativo nel passaporto e sulla mancata canonizzazione di Ivan il Terribile e Rasputin.

Roman Lunkin, Commento al Concilio, "portal-credo.ru", 7 ottobre
Il Concilio si rivela "epocale", assume decisioni di importanza capitale per il futuro dell'ortodossia russa. Del resto, nell'appello a Putin i vescovi hanno dichiarato che le loro azioni avranno un peso "per gli ortodossi, gli eterodossi e i non credenti".
Piena approvazione alla riunificazione definitiva con la Chiesa ortodossa russa all'Estero. È stato notato anche l'addolcimento dei toni usati nei confronti dei "fratelli cattolici". Usate parecchie parole cordiali anche nei confronti dei "fratelli musulmani" e dei vecchi credenti, di cui è stato notato il cambiamento di posizione dopo l'elezione del nuovo metropolita.
Solo le Chiese protestanti sono state sottoposte a dure critiche. Nel suo intervento, il patriarca ha definito il proselitismo come il problema principale che impedisce buone relazioni con i protestanti. Più che di proselitismo da parte protestante, tuttavia, bisognerebbe parlare di de-proselitismo ortodosso, visti i tentativi degli ortodossi di impedire celebrazioni di evangelici, pentecostali ecc.
Il metropolita Kirill ha sottolineato che le relazioni e le collaborazioni migliori sono in campo sociale con luterani tedeschi, finlandesi e norvegesi, mentre al dialogo non partecipano i luterani russi. Inoltre, insieme ai battisti è stato svolto un seminario sperimentale.
Delle altre confessioni protestanti è stato detto che sono in situazione di "crisi spirituale", e si è rimproverato loro di distanziarsi dai precetti morali biblici.
In realtà, commenta il giornalista, a screditare l'ortodossia spesso non sono i giornalisti, ma gli stessi membri della gerarchia ortodossa: viene citato l'esempio del vescovo Simon di Murmansk, che in passato aveva lottato così duramente contro i "settari" che vescovi battisti e pentecostali si erano rivolti nel 1997 al patriarca accusandolo di fomentare ostilità religiose. Nel 2003 è uscito con la sua benedizione un catechismo anticattolico in cui il cattolicesimo viene tacciato di eresia e di neopaganesimo. D'altra parte, Simon partecipa al Consiglio per la collaborazione fra le Chiese della regione di Barents, cui partecipano protestanti della Norvegia, Svezia e Finlandia, e ha rapporti con protestanti degli USA. In altri termini, le accuse di amoralità ed eresia vengono tirate fuori a seconda che le comunità operino o meno nei "territori canonici" del Patriarcato di Mosca.

Pubblicati sui mass media 556 materiali sul Concilio, "servizio-stampa del patriarcato", 7 ottobre
Ringraziamenti del servizio-stampa per l'informazione obiettiva e corretta sul Concilio. Erano accreditati 215 giornalisti di 70 fra testate, radio, televisioni e portali internet. Complessivamente, i materiali pubblicati sono stati 556.
Il servizio-stampa ha pubblicato man mano tutte le relazioni online, e questo ha facilitato i lavori della stampa.

Aleksandr Soldatov, Quasi in ritardo, "Moskovskie novosti", 8 ottobre
Si fa cenno ad alcune dimostrazioni di fondamentalisti (una ventina di donne anziane e qualche uomo con vistosa barba), svoltesi intorno alla cattedrale di Cristo Salvatore, sede dell'assemblea, che chiedevano l'abolizione del numero identificativo sui documenti (codice fiscale) e la canonizzazione di Ivan il Terribile e Rasputin. Il patriarca li ha condannati apertamente come "persone che non sono credenti, ma vogliono creare discordia in seno alla Chiesa".
Successivamente il giornalista denuncia due "intrighi" (in cui nei suoi articoli è specializzato): il primo è il rallentamento della riunione con la Chiesa ortodossa russa all'Estero, dovuta o alle antipatie di quest'ultimo per Kirill, o al tentativo di Kirill di indebolire le posizioni di Tichon Shevgunov, padre spirituale del presidente e primo iniziatore del dialogo. Il secondo sarebbe stato un gruppo di vescovi che volevano criticare la politica estera di Kirill, in particolare nei confronti dei cattolici e dei cristiani occidentali. Tuttavia nessuno è intervenuto, e lo stesso Kirill ha precorso ogni critica parlando, anziché del famigerato proselitismo, dei progressi che si stanno facendo in un dialogo costruttivo con i cattolici.
NB. Questo giornalista, che generalmente ha il "dente avvelenato" con la Chiesa ortodossa, stavolta non ha trovato temi per scandali piccanti.

Il Sinodo della Chiesa greco-cattolica a Kiev, "blagovest-info", 6 ottobre
Si è aperto il 5 ottobre, e i lavori si concluderanno il 12. Lo presiede il cardinal Husar, e vi partecipano 38 arcivescovi di regioni dell'Ucraina, e di diocesi ed esarcati greco-cattolici ucraina di tutto il mondo.
Il primo giorno erano presenti come invitati il Nunzio Iurkovic, e il presidente della Conferenza episcopale polacca arcivescovo Michalyk.

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