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Rassegna stampa, 14 novembre 2003

Autore:
Scalfi, Romano



Oleg Nedumov, Il Papa è atteso a Mosca, "Nezavisimaja gazeta", 14 novembre, p. 3
Si riprendono le dichiarazioni del metr. Kirill a New York (Cfr. Rassegna 13 novembre), sulla disponibilità del patriarcato di Mosca a discutere l'incontro fra Giovanni Paolo II e Aleksij. Oltre a riportare quasi integralmente il comunicato di ieri, si sottolinea che tali dichiarazioni seguono la visita compiuta una settimana fa al Papa da Putin, e si conclude: "Per il Cremlino sarebbe importantissimo organizzare la visita alla vigilia delle elezioni presidenziali. La venuta del Pontefice eserciterebbe un influsso assai positivo in primo luogo sulla reputazione internazionale di Putin. Lo storico incontro dei capi delle due Chiese cristiane a Mosca (e magari al Cremlino) in presenza del leader russo gli darebbe un'immagine prestigiosissima".

S. Klimova, Il Papa e il Patriarca, www.fm.ru, 14 novembre
La visita di Putin in vaticano non è stata al centro dell'interesse e di un ampio dibattito nei media. Ma chi segue gli avvenimenti politici in Russia, ha notato due elementi: in primo luogo, il risultato della visita non è stato l'invito a Mosca; in secondo luogo, il saluto è stato laico (una stretta di mano, e non un baciamano). Alcuni lo ritengono una violazione dell'etichetta, altri (la maggioranza) ritengono trattarsi di una linea di comportamento concordata con il Patriarca.
In base ai dati di un'inchiesta a livello nazionale, oltre la metà dei russi è indifferente alla Chiesa cattolica romana e alla persona del Papa (rispettivamente il 60 e il 52%); il 53% non sa niente delle relazioni tra le due Chiese. Indifferente alla visita del Papa in Russia è il 45%, e il suo incontro con il Patriarca, pure, lascerebbe indifferente il 40% degli interrogati.
Quanto alla maggioranza interessata, è più positiva che non negativa rispetto agli argomenti citati. Si riscontra un atteggiamento favorevole alla Chiesa cattolica nel 16% dei russi, negativo nel 9%. E' ben disposto verso la figura del Papa il 25%, mal disposto solo il 5%.
Osserviamo che l'attività della Chiesa ortodossa russa guidata da Aleksij II è valutata positivamente dal 70% degli intervistati (di cui l'83% ortodossi), mentre negativamente solo dal 9% (di cui un 5% ortodossi).
I favorevoli alla visita del Papa in Russia e del suo incontro con Aleksij sono circa il 40%, i contrari non più del 5%. Sono favorevoli all'instaurarsi di relazioni tra le due Chiese il 34%, contrari il 13%. Interessante notare, che sono più ben disposti verso il Papa, la sua visita e la Chiesa cattolica gli ortodossi, che non gli atei.
Motivazioni date all'atteggiamento favorevole verso la Chiesa cattolica:
1. siamo tutti uguali davanti a Dio, si chiami Gesù, Maometto o Budda; oppure "Gli steccati delle Chiese non arrivano fino al cielo".
2. Il cattolicesimo è vicino all'ortodossia ("abbiamo dei santi in comune").
3. L'unione è necessaria per opporsi all'islam.
La maggioranza degli intervistati (54%) ritiene che una visita del Papa a Mosca sia verosimile, mentre il 39% manifesta il parere opposto. Il 51% vede un ostacolo nelle difficile relazioni tra le Chiese, mentre il 61% lo ravvisa nella posizione di Aleksij II.
Metà degli intervistati ritiene che il Patriarca abbia un ruolo sostanziale nella politica russa, e che l'influsso della Chiesa ortodossa russa si sia rafforzato nell'ultimo periodo.
Il motivo delle difficoltà nelle relazioni viene ravvisato dal 56% degli interrogati nella tradizionale rivalità e rancore tra le due confessioni, e dal 10% nelle vessazioni a cui sono stati sottoposti gli ortodossi da parte dei cattolici in Ucraina.

Firma di un documento che regolamenta le relazioni tra Chiesa ortodossa russa e Ministero degli esteri russo, blagovest-info, 10 novembre
La seconda sessione di lavoro della commissione per la collaborazione tra la Chiesa ortodossa russa e il ministero degli esteri si è svolta il 6 novembre al ministero (la prima si era svolta l'8 maggio all'OVCS, la prossima è stata programmata per la prima metà del 2004). Il metropolita Kirill e il viceministro degli esteri Loschinin hanno firmato il documento "Norme di collaborazione tra la Chiesa ortodossa russa e il Ministero degli esteri della Federazione Russa". Questo documento stabilisce le linee principali di interazione, lo status della commissione di lavoro e il suo regolamento di attività.

Celebrazioni del 7 novembre, blagovest-info, 10 novembre
A Mosca si è svolta una cerimonia penitenziale di suffragio delle vittime del terrore rosso e delle repressioni staliniane accanto ai monumenti memoriali che sorgono accanto alla chiesa di Tutti i Santi a Sokol. E' stata una celebrazione marginale (lo stesso clero della chiesa non vi ha preso parte in alcun modo), accompagnata da proteste contro la minacciata demolizione dei monumenti, smentita per altro dall'OVCS.
In piazza Lubjanka, si è svolta invece la manifestazione comunista dedicata al "Giorno della Grande rivoluzione socialista d'ottobre", all'interno della quale spiccavano due gruppetti che rappresentavano il "movimento per l'unione delle idee cristiane e comuniste", inneggiante a Stalin, alla restaurazione dell'impero e al ritorno al "comunismo cristiano delle origini".

Interessante una rilevazione dell'organizzazione sociologica VCIOM-A, riportata dall'agenzia Interfax il 6 novembre: se la rivoluzione d'ottobre avvenisse oggi, il 42% dei russi appoggerebbe attivamente i bolscevichi o "in qualche modo collaborerebbe con essi". Il 27% si asterrebbe da ogni intervento, il 16% scapperebbe all'estero, e solo il 10% sarebbe disposto a lottare contro i bolscevichi.
L'inchiesta è stata svolta il 24-28 ottobre su un campione di 1600 cittadini, con una possibilità statistica d'errore del 3,4% circa.
Alla domanda su che cosa ha apportato la Rivoluzione ai popoli della Russia, il 32% ha risposto che ha dato impulso allo sviluppo socio-economico, per il 19% ha inaugurato una nuova era nella storia della Russia; il 20% invece ritiene che abbia rappresentato un freno, e il 13% che sia stata una catastrofe. Un 16% ha difficoltà a formulare un giudizio.
I sociologi rilevano che tra l'elettorato di "Russia unita" prevale la posizione astensionista, mentre i comunisti sono a favore dei bolscevichi, "Jabloko" si batterebbe contro i bolscevichi, e Unione delle Forze di Destra rappresenta i potenziali emigranti.

I cattolici di Saratov hanno rinunziato a comperare una chiesa appartenente ai vecchi credenti, blagovest.info, 10 novembre
Mons. Pikkel ha scritto alla parrocchia della Dormizione (dei vecchi credenti), una lettera in cui rinuncia all'acquisto, pregando di considerare come un'offerta alla famiglia del sacerdote la somma di 6.000 $, pagata in precedenza come caparra.

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