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Rassegna stampa, 2 giugno 2004

Autore:
Scalfi, Romano



"NG religij", 2 giugno
In prima pagina appare un'ampia biografia del metropolita Vladimir di San Pietroburgo, che il 27 maggio ha compiuto 75 anni: in questo modo scadrebbe il suo mandato, e resterebbe vacante una delle sedi episcopali più prestigiose e strategicamente importanti. I possibili candidati alla successione sarebbero Kirill o Filaret di Minsk; attualmente l'equilibrio delle forze penderebbe a favore di Filaret, che ha maggior esperienza pastorale e ha saputo dare esempio, in Bielorussia, di ottime relazioni con le autorità politiche.

A p. 6 appare un lungo intervento di Igor' Kuncyn, giurista, uno degli estensori del progetto di "Concezione della politica confessionale della Russia", curato dalla Commissione storico-giuridica della Chiesa ortodossa russa.
L'autore pone drammaticamente il problema della situazione esistente in Russia: secondo dati statistici sia russi che esteri, ogni 10 minuti ci sono da 1 a 2 suicidi, i bambini senza fissa dimora sono altrettanti come alla fine della guerra; il 30% dei giovani fa uso di narcotici; ogni donna russa fa in media da 2 a 4 aborti all'anno; il livello di mortalità supera del 70% quello di natalità; tra 15 anni la popolazione dovrebbe essere 22 milioni di meno rispetto a oggi, con perdite maggiori a quelle della Seconda guerra mondiale. Cioè, la Russia sta morendo sia fisicamente che spiritualmente.
In quest'ottica, la religione è uno strumento di risanamento, e quindi va salvaguardata la tutela dell'identità religiosa del popolo. A questo scopo vanno rafforzate le confessioni tradizionali per il paese, e va impedito il processo di liberalizzazione indiscriminata inaugurato dalla Legge federale del 1997.

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