Rassegna stampa, 21 gennaio 2004
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Primo piano
80 anni dalla morte di Lenin, "Kommersant", 21 gennaio, pp. 7 e 21
L'anniversario viene menzionato dalla stampa ("Izvestija" dedica un servizio all'attentato di Fanny Kaplan, p. 11), che però rileva lo scarsissimo interesse dell'opinione pubblica per la ricorrenza (molto più viva - concordano tutti - la figura carismatica di Stalin).
L'articolo di p. 7 sottolinea che dopo gli anni del culto della personalità, oggi il nome Lenin è un buon marchio commerciale, registrato da una società svizzera che vuol presentare una nuova linea di alimentari. Il sito lenin.ru presenta tra l'altro un mausoleo virtuale. Secondo un recente sondaggio del FOM, il 58% dei russi è incline a pensare che il suo ruolo sia stato positivo, e solo il 17% negativo.
L'articolo di p. 21 ("Lenin non è abbastanza vivo") recensisce la mostra inaugurata al Museo di storia contemporanea (ex Museo della rivoluzione), sottolineando che è molto formale. È invece presentato come figura viva nel film di Aleksandr Sokurov "Telec (Vitello)", e attrae l'interesse dei nuovi filosofi di sinistra, ad esempio lo sloveno Slavoj Žižek (interv. Kommersant del 12 gennaio, in cui si presenta il suo libro 13 opytov o Lenine, uscito da Ad Marginem).
Il "fenomeno Lenin" viene preso in esame dal politologo Leonid Radzichovskij su "Rossijskaja gazeta", 20 gennaio, p. 3, che rileva la differenza qualitativa tra il fenomeno di dittatori dal pugno di ferro (cita Pietro e Stalin), e Lenin, "che disse una parola nuova non solo per la Russia, ma per la Storia mondiale... creò un nuovo tipo di Stato". Segue una breve esposizione della sua vita e della sua personalità, di cui si ravvisa l'ambiguo fascino e la geniale e malvagia grandezza.
Un tempietto pagano nel parco di Caricyno, blagovest-info 16 gennaio
È stato ripristinato l'11 gennaio da un gruppo di neopagani moscoviti, l'Associazione di Fede nella natura "Slavija", i cui portavoce sono Dionis Georgis (mago Ljubomir) e Svetlana Zobnina (www.slavya.ru/delo/car02/03/Dadge.htm).
Il monumento in onore delle divinità Lada e Veles era stato eretto nel 1995 da un gruppetto di neopagani che si faceva chiamare "Vjatichi", e aveva scelto il luogo in base a risultati di scavi archeologici che testimoniavano la presenza in quei luoghi della tribù slava orientale menzionata. Il tempietto fu poi abbattuto da ignoti, ricostruito e ampliato nel 1998, e nuovamente devastato nel 2002.
In Tadžikistan ucciso il leader della comunità battista, blagovest-info 16 gennaio
ell'edificio di culto della comunità battista di Isfarinsk (Tadžikistan settentrionale), è stato ucciso Sergej Bessarab: secondo la testimonianza dei fedeli, sconosciuti hanno fatto irruzione nell'edificio e hanno sparato a bruciapelo al missionario (sul suo corpo sono state riscontrate 13 pallottole).