Rassegna stampa, 23 marzo 2005
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Intervista all’organista del Papa, «Rossijskaja gazeta», 23 marzo, p. 13
L’organista è stato intervistato in occasione di un concerto tenutosi in questi giorni alla casa della musica; in febbraio era già stato a Mosca in occasione dell’inaugurazione dell’organo della cattedrale cattolica. Racconta la sua storia, il suo lavoro in vaticano, specificando che cerca di suonare musica polacca per far piacere al Papa.
Gli estremisti islamici guadagnano terreno in Tatarstan, «Nezavisimaja gazeta», 22 marzo, p. 4
Lo afferma Vera Postnova, sottolineando che la serrata critica e le violenze promosse da essi nei confronti della corrente moderata dell’«euroislam» sono state al centro del dibattito nella tavola rotonda organizzata dal Ministero degli interni del Tatarstan, dalla Direzione spirituale dei musulmani e dal Comitato repubblicano per gli affari religiosi. Elencando i diversi casi di violenza e fanatismo religioso, è stato sottolineato che la maggior parte degli incriminati sono giovani. Si è ribadito l’importanza di un’educazione alla tolleranza e alla conoscenza della realtà, all’interno degli istituti formativi religiosi islamici, e la necessità di approfondire l’analisi del problema alla ricerca di soluzioni.
La chiesa di Cristo Salvatore in avaria, «Kommersant», 22 marzo, p. 5
Sono state segnalate perdite e infiltrazioni d’acqua, dovute a cattivo isolamento, che esistevano da tempo e adesso hanno assunto una certa gravità, tanto da essere rese pubbliche e richiedere cospicui interventi.
La stampa (anche «Novye Izvestija», 22 marzo, segnalano il problema) parla del fatto con una notevole ironia (si pensi alla storia della chiesa, demolita negli anni ‘30 per far posto a un colossale monumento, che poi non venne mai costruito perché le fondamenta non avrebbero retto. Per anni lì c’era stata una piscina scoperta, e poi la nuova chiesa, costruita con i soldi governativi, è divenuta uno dei simboli del nuovo status acquisito dalla Chiesa ortodossa russa). Naturalmente, si è scatenata anche la guerra tra coloro che cercano di palleggiarsi le responsabilità dell’accaduto, rispetto a come sono stati spesi i soldi della costruzione e della manutenzione in questi sei anni di esistenza della chiesa.