Rassegna stampa, 26 aprile 2004
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Nuovo Nunzio in Ucraina
Il 22 aprile, al posto di mons. Eterowicz è stato nominato mons. Ivan Jurkovic (n. 10-06-1952 in Slovenia), dottore in Diritto Canonico, dal 2001 Nunzio in Bielorussia.
Dichiarazione del metropolita Kirill sulla visita negli Emirati Arabi, "portal-credo.ru", 24 aprile
La prima visita ufficiale di una delegazione della Chiesa ortodossa russa si è svolta fruttuosamente, ha dichiarato il metropolita, specificando: "I personaggi ufficiali con cui mi sono incontrato hanno espresso un vivo desiderio di sviluppare attivamente il dialogo con la Chiesa ortodossa russa". Ha inoltre ricevuto il consenso delle autorità per la costruzione di una chiesa a Chardzhe. Si è infine deciso di sviluppare il dialogo "ortodosso-musulmano" e di concordare missioni di pace in punti caldi come i Balcani o il Medio Oriente, condannando il terrorismo e ogni altro tentativo di "mischiare la religione ad atti politici estremistici".
A Parigi è stato costituito il "Movimento per un'Ortodossia locale di tradizione russa in Europa Occidentale" (OLTR), 23 aprile
Ne fanno parte laici del patriarcato di Costantinopoli, di Mosca e della Chiesa all'estero, che operano nello spirito della Lettera del patriarca Aleksij dell'1 aprile 2003.
Scopo specifico dell'associazione: "Creare una Chiesa ortodossa locale in Europa occidentale nello spirito di fedeltà alla tradizione russa spirituale e teologica"
Il presidente è Serafim Rebinder.
Indirizzo:
13 rue Robert Lindet - 75015 Paris, France
tel.: sig. Sergej Kapnist ( 33 ) 1 39 46 78 21 opp. Fax (33) 1 48 44 60 16
E-mail: OrthodoxieLocaledeTraditionRusse@yahoo.fr
A Nizhnij Novgorod contro le organizzazioni religiose socialmente pericolose, "blagovest-info", 23 aprile
L'argomento è stato affrontato nel corso di una tavola rotonda all'Accademia cittadina del Ministero degli interni della Federazione Russa, con la partecipazione del vescovo ortodosso Georgij, il presidente della Duma cittadina e i responsabili di musulmani ed ebrei.
Tra le associazioni religiose socialmente pericoloso sono stati individuati testimoni di Geova, krishnaiti e varie "sette pseudo-ortodosse" che stanno diffondendosi abbastanza notevolmente.
Nuova disposizione sulla privatizzazione di monumenti artistici, newsru.com, 23 aprile
Luzhkov ha appoggiato in una conferenza-stampa il 23 aprile il progetto del governatore di San Pietroburgo Valentina Matvienko sulla possibilità di privatizzare monumenti di architettura e storia, messi in vendita a prezzi favorevoli (fino al 50%), con l'obbligo però di restauro sotto il controllo degli enti competenti da parte del proprietario.
D'altro canto a Mosca negli ultimi 10 anni oltre 400 monumenti storici sono stati distrutti e al loro posto sono state costruite "copie", spesso solo lontanamente somiglianti all'originale. Le cose vengono decise negli uffici del sindaco e poi realizzate da imprese edili (INTECO) dirette da sua moglie. Lo scandalo sta scoppiando solo ora, in seguito ad alcuni incidenti (la vendita a un privato del Museo A. Tolstoj e l'incendio e successiva ristrutturazione del Maneggio), e mostra un conflitto di competenze tra le autorità federali e municipali.
Irina Smirnova, Inchiesta nelle scuole di Kaliningrad, "Trud", 23 aprile
In provincia di Kaliningrad 55 scuole partecipano all'esperimento di insegnare i fondamenti di cultura ortodossa. I risultati si vedono in un'inchiesta condotta su 1800 scolari delle prime 5 classi. La materia è largamente apprezzata (dal 90%), anche se i personaggi preferiti sono quelli degli altri ragazzini (Harry Potter), e inattesa è stata la risposta circa le qualità morali più apprezzabili: circa il 40% degli interpellati considera sentimenti come pietà, sensibilità di coscienza, umiltà, pazienza, onestà come caratteristiche negative.
Janina Sokolovskaja, Incontro tra presidenti, "Izvestija", 23 aprile
All'incontro tra Kucma e Putin si è deciso che Kiev non estrometterà la lingua russa dalla capitale né le truppe dall'Iraq. Inoltre, i presidenti hanno ratificato gli accordi sul mar d'Azov, laddove le nuove linee di confine saranno specificate ormai con il nuovo presidente ucraino.
Per quanto riguarda la lingua russa, Kucma ha decretato "non costituzionale" il passaggio della televisione e della radio al solo ucraino, dicendo di non saperne niente. Putin gli ha consigliato un atteggiamento di apertura al russo, dicendo che a sua volta incoraggerà l'ucraino nella Federazione Russa. Si è parlato di "nuova fase nei contatti russo-ucraini", che dovrebbe por fine a quella di "guerra fredda" interna tra i due Stati.
Questo incontro dovrebbe essere inoltre una sorta di preparazione all'incontro dei quattro paesi del Nuovo Spazio economico, che si terrà intorno al 20 maggio.
L'accordo però non è piaciuto agli USA, che l'hanno definito in contrasto con l'integrazione europea dell'Ucraina, facendo capire che il paese deve scegliere tra Nuovo Spazio Economico e NATO.
Stanislav Belkovskij, Alleanze strategiche dello Stato, "religare.ru", 23 aprile
Si tratta di un'intervista concessa dal presidente dell'Istituto di strategie nazionali, molto influente nelle cerchie governative, al sito "pravoslavie.ru" il 15 aprile.
La tesi di Belkovskij è che lo Stato abbia bisogno assoluto di allearsi alla Chiesa ortodossa e all'esercito per creare una nuova élite in grado di reggere il paese.
Per assolvere il suo compito la Chiesa, che gode di un'autorità morale e spirituale e può dare un reale aiuto al popolo, deve però promuovere un processo di rinascita al suo interno per continuare ad essere il sostegno che è stato nel corso della storia (cita il patriarca Germogen nel XVII sec., con l'invasione polacca, e il metropolita Sergij Stragorodskij nella seconda guerra mondiale).
Occorre in certo qual modo una "clericalizzazione" della società, nel senso di una maggior presenza della Chiesa a livello politico e nella scuola. Secondo lui, oggi Putin è favorevole a un corso del genere e a un sistema di "protezionismo" della Chiesa da campagne anticlericali e secolariste che non sono infrequenti nella società russa. L'importante è combattere il vacuum spirituale e ideologico esistente nel paese, e questo può essere colmato solo dall'ortodossia.
Andrej Zajcev, Tolleranza, pluralismo, religioni non tradizionali (sui materiali della stampa), "religare.ru", 23 aprile
Il 21 aprile si è svolto a Mosca il funerale religioso di Sergej Averincev (cremato a Vienna). Moltissimi articoli e necrologi sono apparsi in questi mesi, ma particolarmente interessante è un'intervista apparsa ora postuma ("Kontinent", n. 119, 2004) sul problema della "fede personale" e della "posizione del cristianesimo nell'Europa odierna", in cui dichiarava la sua paura dei fenomeni religiosi di massa, facilmente strumentalizzabili e trasformabili in ideologia: "Sono diffidente nei confronti dei tentativi di dichiarare in massa ortodosso un popolo allo stesso modo in cui solo qualche anno fa, lo stesso popolo si proclamava la roccaforte dell'ateismo". Il rischio è di costruire chiese, strutture, anziché porsi il problema di parlare all'uomo, alla persona, di Cristo, e costruire una sorta di "ortodossia stilizzata" sul modello di quella che doveva essere tra la fine dell'800 e l'inizio del '900, senza attingere per nulla all'esperienza delle comunità ortodosse che in Europa si sono sviluppate nell'arco del XX secolo.
Nella sua rassegna, Zajcev passa poi a esaminare i dibattiti sulle organizzazioni non tradizionali, prendendo spunto dalle recenti polemiche sulla costruzione del centro Hare krishna a Mosca, e sottolineando come ortodossi e musulmani cercano di usare il proprio status di religioni tradizionali per influire sulle decisioni delle autorità laiche (in particolare, riprende l'articolo di O. Nedumov, Fede nella legge, uscito su "Nezavisimaja gazeta", cfr. Rassegna 22 aprile).
Da ultimo, Zajcev riporta una dichiarazione del Vice Mufti capo dei musulmani della Russia Muhammedgal Chuzin, che aveva proposto di introdurre la pratica di punire i parenti dei terroristi, e le reazioni della stampa. Su "Novye Izvestija", 22 aprile, Michail Pozdnjaev (l'articolo si intitola "Occhio per occhio") cita la dichiarazione di "uno dei leader informali dell'islam politico russo Gaidar Dzhemail", che si esprime nettamente contro, dicendo che perfino un criminale come Stalin non ammetteva (teoricamente) quest'idea. Anche O. Nedumov, in un intervento uscito su "Nezavisimaja gazeta", 22 aprile, si pronuncia decisamente contro.