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Rassegna stampa, 30 gennaio 2004

Autore:
Scalfi, Romano

Boris Knorre, Ancora sulle dichiarazioni del metropolita Kirill, "portal-credo.ru", 27 gennaio
Nel corso della relazione svolta dal metropolita il 27 gennaio alle "Conferenze natalizie" sul tema "priorità nella sfera dell'attività esterna del Patriarcato di Mosca", oltre a quelle già riportate sulla Chiesa cattolica (cfr. Rassegna 28 gennaio) sono emerse significative dichiarazioni rispetto a Costantinopoli: "Le relazioni più difficili le abbiamo con il patriarcato di Costantinopoli... e non perché questo patriarcato sia particolarmente cattivo in sé", ma perché "Costantinopoli si sente responsabile delle sorti di tutta l'ortodossia e descrive il proprio ruolo in categorie che a parer nostro con corrispondono affatto alla Tradizione ortodossa". E ha concluso: "È qualcosa di desunto dall'idea cattolica del ruolo del vescovo di Roma". Va osservato che queste dichiarazioni vengono ampiamente riprese dalle agenzie (Interfax, newsru.com).
Rispetto alla Chiesa cattolica, Knorre riporta anche queste parole: "Oggi si ha l'impressione che alcuni dei nostri esponenti ortodossi, sacerdoti e personalità pubbliche, cerchino di sfruttare la chiesa cattolica come rifugio per la propria attività, e all'interno di questa proseguire la lotta contro la Chiesa ortodossa russa". Senza fare nomi concreti, Kirill ha però fornito informazioni piuttosto curiose: "Esistono alcuni preti sospesi a divinis, due lavorano qui a Mosca, celebrano in rito orientale, commemorano la gerarchia cattolica, e infangano a più non posso alla Chiesa ortodossa russa". Questo fenomeno, a detta del metropolita, esiste anche ad Omsk e in altre città. Kirill ha aggiunto poi: "non credo sia negli interessi della Chiesa cattolica accogliere al proprio interno questi dissidenti, che in realtà sono avversari e nemici della Chiesa ortodossa russa... operanti nello spirito e nello stile dell'odiosa propaganda atea".

Violente critiche per la presenza di Costantinopoli a Cuba, blagovest-info, 29 gennaio
Le ha espresse l'"Unione dei cittadini ortodossi", criticando aspramente la preferenza accordata da Fidel Castro al "popolo della Turchia... rispetto ai nostri concittadini, che si sono sacrificati per il popolo di Cuba, e che per decenni il nostro popolo ha ritenuto proprio amico". Sottolineando che il patriarca Bartolomeo "ha il primato d'onore, e non di giurisdizione", e che è primate di una delle chiese ortodosse più piccole, l'"Unione dei cittadini ortodossi" ripete curiosamente le parole pronunciate da Kirill, affermando: "L'ideologia del "papismo orientale" del patriarca di Costantinopoli non ha niente in comune con la tradizione della Chiesa, ed è inaccettabile per la maggior parte delle Chiese locali".

Il Consiglio interreligioso della Russia si è espresso circa la costruzione del Centro Hare Krhisna, blagovest-info, 29 gennaio
Il metropolita Kirill ha qui espresso il suo "categorico disaccordo" circa l'attività degli Hare Krishna in Russia e la costruzione di un grande centro a Mosca (il terreno è stato messo a disposizione il 20 gennaio da Lužkov), perché estraneo alle tradizione spirituali della città. Musulmani e buddisti hanno appoggiato questa posizione.

In russo un volume sulla cristologia del card. Schönborn, blagovest-info, 27 gennaio
È uscito nella collana AMATECA edita da Russia Cristiana il testo del card. Schönborn Dio ha mandato il suo Figlio. I lettori conoscevano già questo autore attraverso la pubblicazione in russo della monografia L'icona di Cristo.

A Mosca esposti Chagall e Svešnikov, "Kommersant", 30 gennaio, p. 22
Rispettivamente al Museo di storia contemporanea (ex Museo della Rivoluzione, e alla galleria Fine Art, si sono aperte due mostre: la prima espone 77 litografie eseguite dall'artista per illustrare la Bibbia, la seconda espone pittura e grafica dell'artista (1927-1998), che con la sua arte è tra i maggiori testimoni dei lager sovietici (Su "Nuova Europa" erano apparsi tempo fa dei materiali a lui dedicati).

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