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Rassegna stampa, 30 marzo 2004

Autore:
Scalfi, Romano



P. Korobov, S. Petuchov, La Chiesa ha cominciato a costruire l'eurortodossia, "Kommersant", 29 marzo, p. 7
Il Santo Sinodo ha deliberato di subordinare direttamente la parrocchia di Strasburgo al patriarca Aleksij e di creare presso la parrocchia una rappresentanza stabile della Chiesa ortodossa russa, a cui ha affidato il compito di rappresentare le posizioni del Patriarcato di Mosca al Consiglio Europeo. Questa nuova iniziativa diplomatica della Chiesa è stata una totale sorpresa per il MID e la rappresentanza della Federazione Russa al Consiglio Europeo. Uno dei funzionari (che ha voluto conservare l'anonimato) di tale Rappresentanza ha dichiarato ai corrispondenti che, indipendentemente dalle decisioni del Sinodo, se il suo rappresentante non sarà invitato direttamente dal Consiglio Europeo, non verrà ammesso alle riunioni, ad eccezione delle manifestazioni pubbliche a cui possono partecipare tutti coloro che lo desiderano.

Aleksandr Adamskij, La religione nella scuola è diventata un progetto innovativo, "Izvestija", 27 marzo, p. 14
Le conclusioni di un seminario sul problema dello studio della religione organizzato a Tver' dall'Istituto di politica educativa "Evrik" (con la partecipazione di esponenti della diocesi ortodossa locale e dell'amministrazione provinciale), sono state esposte del rettore dell'Istituto stesso.
Questi fa rilevare di essere colpito dal gran numero di scuole di carattere religioso che sta nascendo, e a cui passano insegnanti delle statali, e dall'interesse per il problema; anche le autorità sia laiche che ecclesiastiche constatano che esiste un forte bisogno di un'altra educazione.
Aggiunge poi: "Al seminario ho incontrato molti esponenti ecclesiastici che dicevano a una sola voce: non bisogna insegnare l'ortodossia come materia obbligatoria nella scuola. Il problema dell'insegnamento religioso non si esaurisce nell'insegnamento dell'ortodossia, - prosegue - consiste invece nella domanda se occorra costruire la scuola su base religiosa. Io resto convinto che l'insegnamento della religione nella scuola nuoce all'ortodossia, perché provoca negli scolari una repulsione nei suoi confronti... Tuttavia, per quanto possa sembrare paradossale, posso dire che la religione per l'istruzione è diventata il progetto innovativo in cui hanno ripreso vita i migliori aspetti pedagogici dell'istruzione russa". L'autore fa notare l'interesse dei genitori per il problema, sebbene l'insegnamento della religione non apporti nessun vantaggio economico, evidentemente le famiglie capiscono la necessità di un'educazione a valori morali e spirituali ("per l'anima", come dice), che invece la scuola di Stato non fornisce.

Incontro tra il Patriarca e il ministro della cultura
L'incontro, svoltosi lunedì 29 marzo, è ricordato brevemente da "Kommersant" (30 marzo, p. 8), e con grande risalto in prima pagina da "Nezavisimaja gazeta". Ci sono state mutue promesse di collaborazione perché, come ha detto Sokolov, "in questa sfera il servizio alla cultura e il ministero spirituale della Chiesa sono inscindibili. Abbiamo uno scopo e un'opera comune".
Tra i problemi posti sul tappeto c'è quello della restituzione alla Chiesa di icone, edifici sacri di interesse storico ecc., e la Chiesa non aveva trovato un linguaggio comune con il ministro precedente, Shvydkov.

Boris Knorre, La FSB comincia a "tastare il polso" ai protestanti, "portal-credo.ru", 25 marzo
Il metropolita Kirill ha recentemente dichiarato che nel Consiglio interreligioso della CSI non ci saranno religioni "d'importazione"; inoltre va rilevata l'attività dei funzionari locali che hanno deciso di "fare il censimento dei cristiani evangelici" e hanno inviato alle rispettive chiese la prescrizione di fare avere informazioni riguardanti anche l'attività imprenditoriale e le fonti di finanziamento. In caso di rifiuto, i pastori vengono convocati dall'FSB e minacciati della chiusura delle chiese.

Michail Dunaev, Tentazione di superbia. Il primo umanista è stato il diavolo, "Trud", 25 marzo
Sul quotidiano a larghissima tiratura (ci scrive spesso anche il metropolita Kirill), è apparso un articolo di Dunaev, docente dell'Accademia teologica di Mosca.
Interrogandosi sulle domande ultime dell'umanità e sulle "responsabilità" della situazione attuale, spesso riversate su politici di destra o di sinistra, dai comunisti ai riformatori, Dunaev fa rilevare che in tanto chi fa le spese di tutto è questo è la gente, il popolo. Il nostro peccato è che abbiamo ceduto alla tentazione umanistica, che pone l'uomo come misura di tutte le cose, conclude l'autore (con molte citazioni letterarie), abbiamo dimenticato Dio, abbiamo imboccato il vicolo cieco del liberalismo. La soluzione è ripudiare ateismo e liberalismo.

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