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Rassegna stampa, 6 maggio 2004

Autore:
Scalfi, Romano



Dialogo ortodosso-cattolico
Conferenza stampa della commissione mista cattolico-ortodossa, "servizio informazioni del patriarcato di Mosca", 5 maggio
Il 6 maggio alle h. 16 nella sala conferenze del Centro pellegrinaggi del patriarcato di Mosca, si svolgerà un incontro con i giornalisti da parte dei membri del Gruppo di lavoro misto per l'esame dei problemi esistenti tra Chiesa ortodossa russa e cattolica. L'incontro sarà dedicato ai risultati della prima sessione, svoltasi a Mosca il 5-6 maggio.

Dichiarazione di un esponente dell'OVCS in merito a un'eventuale visita del Papa in Russia, "portal-credo.ru", 4 maggio
La visita diventerebbe più probabile se riprendessero le trattative tra ortodossi e cattolici, riporta l'agenzia "RNS". Il segretario dell'OVCS per le relazioni tra Chiesa e società padre Michail Dudko ha ribadito gli ostacoli frapposti dalla stessa Chiesa cattolica attraverso la proposta di creare un patriarcato greco-cattolico in Ucraina e la creazione di 4 diocesi cattoliche in Russia. Parlando con i giornalisti, padre Dudko ha tuttavia affermato che, se le due chiese ripristinassero il dialogo, l'incontro diventerebbe "assai probabile".

Stato-Chiesa
Il presidente Putin ha sottolineato il contributo della Chiesa ortodossa russa nella soluzione dei problemi della società russa, "servizio informazioni del patriarcato di Mosca", 5 maggio
Si riporta una notizia di Interfax, secondo cui in visita al distretto autonomo Jamalo-Neneckij, Putin ha avuto parole di riconoscenza per l'attività della Chiesa ortodossa russa e delle altre confessioni tradizionali del paese, sottolineando che "lo Stato farà tutto il possibile per sostenere i fedeli in questo campo".

Auguri del Patriarca al presidente Putin, "servizio informazioni del patriarcato di Mosca", 5 maggio
In occasione dell'atto di accettazione del mandato presidenziale, Aleksij si congratula con Putin affermando che "il popolo della Russia ha fatto una scelta sicura, affidandole le redini della direzione dello Stato", e invocando sul presidente la grazia divina.

L'ortodossia in Europa
A Parigi si è svolta una riunione diocesana dell'esarcato per le parrocchie di tradizione russa, "portal-credo.ru", 5 maggio
L'assemblea si è svolta nella cattedrale di Aleksandr Nevskij a Parigi il 30 aprile-1 maggio.
Oltre a modifiche statutarie interne, resoconti finanziari ecc., il primate arcivescovo Gavriil Komanskij ha fatto una relazione in cui sottolineava che l'esarcato è fiorente, e ha trattato la questione dei rapporti con le altre giurisdizioni ecclesiastiche.
Circa il patriarcato di Mosca, in particolare, Gavriil ha detto di aver scritto al patriarca Aleksij in merito al suo Messaggio del 1° aprile 2003 (che richiamava all'unità delle strutture ortodosse di origine russa sotto l'egida di Mosca), dicendo di essere turbato dal suo contenuto e dalla sua forma, ma esprimendo anche la speranza di poter dare una "risposta consensuale" alla proposta, cercando di rifuggire in primo luogo ogni divisione in seno alla diocesi. Rispetto alla proposta di Mosca, Gavriil ha detto che secondo lui è stata suggerita da Kirill, il quale avrebbe fatto scrivere che l'idea era partita da Parigi, e ha parlato di espansionismo del patriarca di Mosca.
Le elezioni dei membri del consiglio diocesano hanno dimostrato che la maggioranza condivide le posizioni di Gavriil, cioè non sono stati eletti quelli che un anno fa avevano appoggiato la proposta del patriarca Aleksij e neppure quelli che recentemente hanno creato un movimento per il riavvicinamento delle giurisdizioni e la creazione di una Chiesa ortodossa locale (cfr. Rassegna 26 aprile).

Costantinopoli e Atene: chi è più saggio?, "blagovest-info", 5 maggio
Il 3 maggio è giunta ad Atene una delegazione del patriarcato di Costantinopoli per incontrare esponenti del governo greco ed esporre la posizione di Bartolomeo circa il passo compiuto da Cristodulo eleggendo nuovi metropoliti senza aver avuto il suo placet scritto.
Secondo un sondaggio svolto alla fine di aprile, la maggioranza dei credenti greci sostiene Cristodulo, e il 50% degli interpellati ha dichiarato per la prima volta che la Chiesa dev'essere separata dallo Stato.

Commento del giorno: la crociata di Costantinopoli ad Atene, "portal-credo.ru", 5 maggio
La sospensione della comunione eucaristica tra i due primati non è un fatto strano, e neppure sensazionale. Almeno, non è il primo.
Costantinopoli sta attraversando l'ennesimo attacco di "imperialismo costantinopolitano", malattia di cui soffre quanto più viene meno il suo gregge di fedeli (oggigiorno circa 3000 persone), dal momento che a partire dal 1920 circa la sua è più che altro una struttura virtuale.
In ogni caso, quali sono i motivi di questo conflitto? L'arcivescovo Cristodulo guida una Chiesa nazionale, sorta nel XIX secolo contemporaneamente al nuovo Stato greco indipendente e rimasta per quasi un secolo in rotta con Costantinopoli che non ne ammetteva l'autocefalia, una Chiesa che ha uno status di religione di Stato. Lo stesso Cristodulo è una personalità importante a livello sia religioso che nazionale, che nel suo operato tenta di consolidare le posizioni della sua Chiesa nazionale contro le rivendicazioni di controllo da parte di Costantinopoli.
È un dato di fatto che oggi non solo i territori canonici di Costantinopoli, ma anche gli altri hanno un carattere sempre più composito: sia la Chiesa russa, che quella di Antiochia, di Serbia e Bulgaria hanno diocesi e parrocchie in tutto il mondo, e si crea così il fenomeno di "giurisdizioni parallele". Cade così gradualmente il principio territoriale, i fedeli ortodossi scelgono la giurisdizione soprattutto in base alla tradizione cui appartengono, come si vede bene sia in Europa che in America.
Per molte Chiese nazionali, ad esempio per quella russa, è un'ottima occasione per dispiegare un'espansione transnazionale, visto che la tradizione ortodossa russa gode di grande stima e autorevolezza in tutto il mondo. In questo senso, la Chiesa greca è perdente, perché nel mondo la Chiesa greca è già subordinata a Costantinopoli, e non ad Atene: l'unica possibilità che si offre oggi a Cristodulo è quella di raccogliere la sfida di Costantinopoli e di combattere con essa per il diritto a rappresentare la tradizione greca e bizantina in tutto il mondo.

Gli oppositori del patriarcato di Kiev protestano contro la visita di Filaret a Odessa, "portal-credo.ru", 5 maggio
Oltre 2000 fedeli ortodossi di Odessa (clero e laici) si sono radunati il 5 maggio davanti alla chiesa del patriarcato di Kiev in segno di protesta contro la visita in città del patriarca Filaret, con cartelli e slogan ingiuriosi.
"Diciamo fermamente "no" all'idea del distacco della Chiesa ortodossa ucraina dal patriarcato di Mosca, e "sì" all'unione di chi condivide la stessa fede e ha lo stesso sangue dell'antica Rus' nelle vene - Russia, Ucraina e Bielorussia", ha dichiarato a Interfax il direttore della principale organizzazione ortodossa ucraina "Una sola Patria", Valerij Kaurov.

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