Russia: Seminari filosofico-religiosi
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Nel 1974 a Mosca e Leningrado, indipendentemente uno dall'altro, nacquero i seminari filosofico religiosi, ai quali, per lo più, partecipavano studenti universitari e giovani intellettuali. In seguito i seminari si diffusero nelle città di Smolensk, Ufa, Kazan', Grodno,, Leopoli, Odessa ed altre località. Fra i partecipanti più noti ricordiamo A. Ogorodnikov, T. Goricheva, G. Gregor'eva, V. Poresh, T Shchipkova, S. Ermolaev. Degli altri centri non possiamo non ricordare Viktor Popkov, membro del Seminario di Smolensk, arrestato l'8 gennaio 1980, ora vicedirettore della 'Biblioteca dello spirito' di Mosca, fondata da 'Russia Cristiana'
Il primo processo contro 'i dissidenti' dei seminari fu celebrato a Leningrado dal 23 – 25 aprile 1980 contro V. Poresh, condannato a 5 anni di lager a regime severo e 3 di confino. Seguirono altri processi ed altre condanne.
Qui presentiamo il seminario filosofico di Leningrado.
Siamo un gruppo di giovani russi che hanno rinnegato i morti dogmi dell'ideologia e, attraverso un lungo vagabondaggio nel terribile caos che lacera il mondo attuale, siamo giunti alla Chiesa e dall'ottobre 1974 abbiamo iniziato a tenere dei seminari filosofico – religiosi. Lo sviluppo degli ultimi avvenimenti ci portò alla necessità di formulare i principi sui quali si fonda la nostra associazione, il nostro lavoro comune, la nostra collaborazione.
I tragici avvenimenti che si sono riversati sulla Chiesa ortodossa russa nel secolo XX e l'esperienza, unica nella storia di male e barbarie, hanno profondamente scosso il suo edificio e lasciato un terribile marchio sul suo immarcescibile volto. La gerarchia ecclesiastica è prigioniera. Gli ateisti hanno 'sistemato' la chiesa con le sue stesse mani. Il sacerdote ha cessato di essere il pastore della parrocchia per diventare un funzionario dei riti. La chiesa si è esclusa dalla storia, e solo su ordine del potere interviene all'estero come esportatrice della ideologia comunista. Nasce una terribile sinfonia fra Chiesa e stato.
L'esperienza spirituale, unica nella storia, fatta dalla Chiesa nel secolo xx ed ora dimenticata, attraverso i nuovi martiri esprime la sua pienezza e si eleva come un interrogativo dei martiri che scuote la coscienza religiosa.
La persecuzione contro la Chiesa ha portato alla soppressione dei principi cristiani nella vita sociale, al peccato dell'assassinio dei fratelli, alla divisione della nostra società in credenti e non credenti ed ha prodotto un vuoto morale mai prima conosciuto, l'ubriachezza, la degenerazione biologica, la scomparsa del senso di misericordia, del dovere di intervenire di fronte allo stato e del venir meno di una predicazione viva della parola di Dio. Tutto questo pone dei problemi seri alla nostra coscienza. Noi siamo figli fedeli della Chiesa ortodossa russa, ci sforziamo, in misura delle nostre forze, di assumere su di noi almeno una piccola parte dei disagi della Chiesa. Pur riconoscendo la nostra debolezza e limitatezza, sentiamo quanto grande sia la nostra responsabilità e il compito di contare su di noi nella scelta delle proprie vie e nella espressione delle proprie energie. Riconosciamo tutta la nostra decadenza: il nostro passato consomoliano forse ha lasciato in noi delle piaghe virulente, siamo però usciti dal periodo infantile tipico dell'intelligencija sovietica. Quanto più penetriamo nel significato della nostra Chiesa e della nostra esistenza storica tento più riconosciamo la necessità morale di operare: collaborare, in misura delle proprie forze, a liberare la Chiesa ortodossa russa dalla dolorosa protezione dello stato, collaborare alla elaborazione di quella energia operativa che si manifesta sempre più chiaramente.
La difficoltà in cui verte la situazione generale della Chiesa impone una particolare responsabilità di ogni nostro passo ed esige una particolare ponderata attenzione nel prendere qualsiasi decisione. Non possiamo essere giudici nei problemi ecclesiastici, ma dobbiamo essere di guardia alle necessità della Chiesa. L'ampiezza dei nostri compiti corrisponde al nostro entusiasmo spirituale, e la peculiarità dei nostri sforzi nell'operare non fa ce sottolineare la necessità della nostra unità.
Sentiamo che nel popolo di Dio si sta accumulando l'energia creativa di processi innovatori che costituiscono la gloria della rinascita religiosa russa.
I nostri compiti
I. Credere in Dio, confessare la religione e vivere secondo i dettami della coscienza cristiana è un diritto inalienabile di ogni uomo. Questo diritto racchiude in sé il diritto di riunirsi per motivi religiosi e per discutere di problemi religiosi
II. La Chiesa. Accettando la pienezza della Rivelazione di Cristo, presente e permanente nella Chiesa ortodossa russa, noi vediamo nella Chiesa la verità non soltanto del cielo. A noi è estraneo lo spiritualismo, purtroppo oggi tanto popolare, che separa il cielo dalla terra e racchiude l'uomo nell'ambito della propria coscienza. Non è lecito opporre Cristo al mondo…Vedere nel cristianesimo esclusivamente l'attenzione alla vita d'oltre tomba, significa escludere la pienezza dei compiti della Chiesa dimenticando che l'uomo non è soltanto spirito; egli è immagine di Dio ed in quanto tale è degno di amore, di libertà e di una esistenza dignitosa. Noi siamo uniti nella coscienza di essere in comunione con la Chiesa, non solo come sacrario, ma come fonte vitale di ogni forza creatrice e rinnovatrice, i cui segni di rinnovamento noi troviamo nel corpo del fermento spirituale odierno
III. Noi sogniamo che la nostra Chiesa, ispirando ed alimentando con le energie divine l'attività dell'uomo, uscirà da questa terribile crisi e si rafforzerà in tutta la terra russa portando alla trasfigurazione cristiana anche gli altri popoli…
Vediamo che la crisi globale abbraccia tutte le sfere della vita. Cerchiamo che la nostra concezione del mondo, accogliendo tutta la cultura, raggiunga una nuova profondità fondata sulla fedeltà dell'esperienza cristiana…
Scopi del seminario
- Una fraterna comunità cristiana d'amore. Ideale della Chiesa è la comunità. Nella Chiesa attuale è stata distrutta la secolare tradizione della forma di comunità, la parrocchia. Il sacro ed organico carattere della comunità si attua nei sacramenti e nelle virtù. Con il sacramento della confermazione e gli altri sacramenti i fedeli si uniscono maggiormente nella Chiesa, vengono gratificati con la forza dello Spirito e si formano come veri testimoni di Cristo per diffondere e difendere la fede con la parola e le opere. Consideriamo insignificante la libertà interiore che non trova esternamente la sua espressione.. Il seminario vuol essere una forma dell'esistenza della comunità, la sua attualizzazione. Il seminario organizza la comunità e la comunità si riconosce nel seminario.
- Formazione della concezione ortodossa e lo studio della teologia. Noi, quasi tutti, siamo cresciuti in famiglie atee o areligiose e siamo stati educati nello spirito dell'ateismo o indifferentismo religioso
- Il dovere della missione. Grazie al sacramento del battesimo e della cresima i laici sono designati all'apostolato dallo stesso Signore. Nella Chiesa esistono molte forme d servizio, ma un'unità di missione apostolica. I laici sono le membra più libere della Chiesa…
- La libertà religiosa e la difesa dei credenti. Il diritto alla libertà religiosa è fondato nella stessa dignità della persona umana. Cristo ha acquistato la sacra libertà della Chiesa sulla Croce del Golgota e l'ha lavata con il suo Sangue. In quanto la gerarchia ecclesiastica non è interessata a difendere i credenti, venendo meno in questo modo alle disposizioni del Concilio locale del 5 aprile 1918, questo fatto ci obbliga a prendere su noi stessi la difesa della fede…
IV. L'uomo. Ci poniamo il problema di educare l'uomo nuovo, membro della Città di Dio e della città umana. Siamo per l'integrità della persona che nelle sue azioni deve essere guidata soltanto dalla coscienza cristiana zelante dell'unica concezione cristiana del mondo.
V. La Russia. Al centro degli interessi del Seminario poniamo il problema della storia e del futuro destino della Russia e della Chiesa ortodossa russa. L'immarcescibile bellezza della Chiesa ci ha fatto scoprire la Russia e il dovere di amarla. Amare la vera Russia significa prendere su di sé la sua croce. E' giunto il tempo che la gioventù russa prenda su di sé 'il dolce peso della libertà e della responsabilità'. La Russia, che ha passato la terribile esperienza della violenza, si prepara a dire la sua ultima e grande parola.
VI. Politica. Le convinzioni politiche dei membri del seminario non possono essere un ostacolo
al lavoro nel seminario (secondo le disposizioni del Concilio locale del 2 agosto 1919). Come eccezione non possono essere ammessi a membri del seminario coloro che sono iscritti al Partito comunista sovietico, a causa della loro sfrenata propaganda ateistica e per molti altri motivi morali.
VII. Prima di entrare nel Seminario le persone devono essere battezzate. Ogni membro deve
cercare di comunicarsi prima della prossima riunione del Seminario.
Conclusione
Garanzia e conferma di queste nostre dichiarazioni è il nostro profondo desiderio di professare questi nostri principi di fronte ad ogni istanza, sia statale che personale, obbligandoci, in caso di necessità, a sacrificare la propria libertà, l'onore e perfino la vita.
E' giunto il tempo di assumerci 'il dolce peso della libertà e della responsabilità', questo è un dono eccelso dell'amore di Dio all'uomo. Per comprendere la Russia occorre amarla, ed amare significa prender su di sé la sua croce. La santa Russia è il santo dei santi della nostra coscienza nazionale.
(da Vol'noe Slovo –La parola libera – Samizdat n. 39 pp. 67- 77. Francoforte 1981)