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L'Incarnazione come la fecondazione artificiale?

Fonte:
CulturaCattolica.it ©

"…d'altro canto, se l'annunciazione a Maria fosse trasportata ai nostri giorni, che differenza ci sarebbe con la fecondazione in vitro?"
Queste parole sono state le ultime di uno dei tanti servizi assurdi che abbiamo visto in questi giorni alla televisione e che avevano la pretesa di spiegare a tutto il mondo civile quale è il problema della fecondazione in vitro: il problema è quello di una legge, di uno stato che si fa condizionare dal parere della Chiesa sulla stesura di una legge che è sua, perché la Chiesa non può e non deve intervenire nelle leggi dello stato… ma chi ha fatto questi servizi sa almeno di che cosa si parla in questa legge, quali sono i punti affrontati, quali sono i ragionamenti, il tempo impiegato nelle varie commissioni a discuterla, a stenderla? non c'è un servizio che sia uno che l'ha analizzata per quello che è; quando vengono citati i punti, non vengono mai citati tutti, ma soprattutto vengono subito accompagnati dal giudizio negativo di chi la vede come una sconfitta per la libertà dell'uomo.
Viene sempre citata questa parola "limite": la legge mette dei "limiti" alla libera iniziativa dell'uomo, e visto che la legge dicono sia stata fatta dai cattolici, allora bisogna dire che è la Chiesa che mette i limiti…
Un illustre filosofo in un recente programma televisivo che affrontava la discussione della legge prima della sua approvazione, ha definito come la nostra epoca sia l'epoca del "senza limite", dove l'uomo ha scoperto che si può fare tutto senza limite… e quindi può e deve farlo, è l'epoca in cui può e deve fare tutto ciò di cui è capace… e la Chiesa invece, fondata sulla vecchia tradizione cristiana, impone all'uomo dei limiti al suo agire…
Caro filosofo, meno male che ci sono dei "limiti" nella vita! mi spieghi, allora, perché non si può ammazzare chi è diverso da noi e ci dà fastidio? Perché facciamo tutto il gran parlare che abbiamo fatto per la guerra, se non esistono limiti, se non esiste il limite imposto dalla pace, quindi, il limite del rispetto della dignità dell'altro… soprattutto perché devo porre limite al mio sfrenato desiderio di non ascoltare più ciò che reputo un'idiozia e quindi farti tacere utilizzando ogni metodo che la mia "libertà" senza limite ritiene più opportuno?
E' difficile guardare, ascoltare la TV in questi giorni senza percepire un moto di ribellione dell'animo; cosa sta succedendo a questo nostro mondo che non ricorda più neanche perché si festeggia il Natale?
Quest'anno mi pare ancor più difficile trovare simboli cristiani che ricordino il vero e unico significato del Natale (la nascita di Gesù Cristo) tra le mille bancarelle e i mille negozi… quanti pochi presepi si vedono in giro, quanti sempre più alberi di Natale e Babbi natale… Eccezion fatta dei simboli cristiani che vengono usati ad uso e consumo pubblicitario per vendere, come la pubblicità all'interno di una grande libreria del centro di Milano che consiste in un dipinto raffigurante un presepe dove ogni personaggio della sacra famiglia ha sovradisegnato grottescamente un libro tra le mani, con la scritta pubblicitaria: a Natale ognuno ha il suo libro… (o qualcosa di simile…)
Senza pensare al commento blasfemo di paragonare l'annuncio a Maria e l'Incarnazione alla tecnica di fecondazione in vitro…
Cari cattolici, non permettiamo che il nostro Gesù venga così usato e preso in giro, ne va della possibilità per ogni uomo, e quindi nostra, di essere serio e vero con la propria vita e quindi di scoprire l'Amore che lo ha creato e che gli permette di vivere, di vivere felice...

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