Perfetti sudditi inglesi
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Mi ha colpito la descrizione degli attentatori che hanno fatto esplodere gli ordigni a Londra.
Gente che generalmente i vicini di casa descrivono come “brave persone”, ragazzi comuni, cordiali, amanti del calcio e del cricket, ragazzi che sembrano integrati nella società in cui sono nati o cresciuti.
Credo che questo ci debba far riflettere, forse ci siamo illusi che bastasse la tolleranza, a far convivere gente di paesi, tradizioni, religioni differenti.
Di sicuro sino a prima dell’attentato i Britannici erano convinti che da loro si potesse parlare di una perfetta integrazione, ora si scopre che il fondamentalismo fa breccia nelle seconde e nelle terze generazioni, in quei figli che non hanno memoria delle loro radici e che forse ne sentono la nostalgia e la mancanza, sino a diventare vittime di un terrorismo che recluta le sue prede tra questi giovani, pronti a tutto anche ad esplodere in mezzo alla gente con cui ogni mattina prendevano l’autobus.
Shehzad Tanweer
Tanweer, 22 anni, di Beeston, laureato in scienze motorie, figlio del proprietario di un negozio di fish and chips. Si è fatto saltare in aria sul treno della Circle Line ad Aldgate. Viveva con padre, madre, due sorelle e un fratello minore.
Suo padre Mohammed, 56 anni, è arrivato 30 anni fa in Gran Bretagna. Lo zio Bashir Ahmed, 65 anni, è convinto che il nipote sia stato costretto a partecipare all’attentato, quasi sotto minaccia. “Nessuno può credere che Shehzad abbia a che fare con quanto successo. Era un ragazzo normale che non ha mai mostrato alcun interesse per l’estremismo”, ha dichiarato al Daily Mail Mohammed Afzal, un amico della famiglia.
Un altro amico lo ha descritto come un giovane sempre sorridente, amante del calcio e del cricket come un perfetto suddito del Regno Unito. Circa sei mesi fa era tornato a casa da un viaggio all’estero. Aveva raccontato di essere stato due mesi in Afghanistan e tre in Pakistan, a Lahore.
Hasib Mir Hussain
Aveva 19 anni, il più giovane. Si ritiene che sia l’attentatore dell’autobus 30. Uscendo di casa la mattina ha detto alla famiglia che andava a Londra con degli amici. Alle 10,20 la madre, preoccupata, ne ha denunciato la scomparsa. Viveva a Holbek con i genitori che abitano lì da oltre vent’anni. Chi lo conosce dice che Hasib Mir Hussain era diventato più religioso negli ultimi due anni e meno scapestrato.
Mohammed Sadique Khan
Aveva 30 anni, era sposato e padre di un bimbo di otto mesi. Abitava a Dwesbury da cinque mesi. Suoi documenti sono stati trovati sul treno della Circle Line esploso a Edgware Road. I vicini dicono che era impegnato con i bambini disabili e sua moglie era un’educatrice. Una coppia normale, tranquilla, a detta di tutti.
E’ stato in Pakistan alcune volte, ma sempre per brevi periodi”.
Eliaz Fiaz
L’identità del quarto attentatore suicida è ancora avvolta nel mistero, le autorità non hanno finora fornito troppe informazioni. Di lui si conosce solo il nome, l’età e la provenienza. Il nome non è stato ancora confermato dalla polizia: secondo diversi giornali si tratterebbe di Eliaz Fiaz, conosciuto anche come Jacksey, che ha 30 anni ed è anche lui è di Leeds come gli altri attentatori.
E’ lui che avrebbe fatto esplodere la bomba tra King’s Cross e Russell Square.