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Comunicato n° 2 - PIME delle Filippine

Fonte:
CulturaCattolica.it

29 giugno, 2007

Il Signore disse a Caino: “Dov’è Abele, tuo fratello?”
Egli rispose, “ Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?”.
(Gen 4,9)

Noi, missionari del PIME nelle Filippine, ora chiediamo: “Dov’è nostro fratello Giancarlo Bossi?”

Egli è stato rapito lo scorso 10 giugno in Payao, Zamboanga, Sibugay. Da allora ci è stato detto che sarebbe stato rilasciato entro poche ore, entro pochi giorni…
Ci è stato detto che sia le forze governative che i contatti del MILF stavano sorvegliando tutte le aree possibili, tutti i possibili gruppi armati, e tutti i possibili testimoni, perfino i nascondigli più segreti, usando strumenti tecnici di ultima tecnologia.
Ci è stato detto che emissari sono stati mandati con cellulari per verificare se Giancarlo fosse vivo, ci è stato detto che sono state procurate medicine per la sua ipertensione, ci è stato detto che sta bene e si sposta a cavallo. Ci è stato detto che i sequestratori chiedono 15 millioni di pesos…

Ma quando noi cerchiamo di verificare tutte queste notizie, noi siamo arrivati alla conclusione che sono tutte false notizie.

Militari, civili e autorità religiose chiedono una “prova di vita”, ma fino ad ora non abbiamo prove (che sia in vita), non c’è chiara identificazione dei sequestratori, non c’è conferma di avvistamento, non c’è richiesta di riscatto, non c’è rivendicazione e motivazione del suo improvviso rapimento. Noi sappiamo che Giancarlo non può sparire come un fantasma. E’ troppo grosso e deve essere difficile nasconderlo.

Noi siamo molto preoccupati per lui.

Dai fatti sappiamo che i suoi sequestratori sono un numeroso gruppo armato che certamente ha cellulari e connessioni con varie personalità influenti e organizzazioni. Perché non possono essere identificati? Perché non dichiarano il loro scopo?
A questo punto, noi crediamo che si tratti di una perversa messa in scena, le false notizie sono parte di questa messa in scena, e coloro che fabricano queste notizie sanno che stanno solo ingannando la pubblica opinione. Perché?

Si tratta di un tentativo per coprire qualche altro scopo?

Abbiamo ricevuto molte dichiarazioni di preoccupazione (solidarietà) e molta gente sincera di tutte le fedi sono uniti in preghiera. Siamo molto grati a ciascuno di loro. Siamo stati toccati dalla dichiarazione del Consortium of the Bangsamoro Civil Society (CBCS) che ha posto una domanda: “Chi ci guadagna dal rapimento di un prete?” La loro domanda certamente merita una risposta. La gente comune già capisce, al di là delle molte bugie.

Noi siamo convinti che parecchia gente ed organizzazioni conoscano la verità
. Perché essi rispondono come Caino, “NON LO SO. SONO FORSE IL GUARDIANO DI MIO FRATELLO?” Sono forse loro i responsabili di quanto è successo a Giancarlo, come Caino era responsabile di ciò che era successo ad Abele?

Noi ancora crediamo, speriamo e preghiamo che Giancarlo sia vivo. Preghiamo anche che fra quelli che conoscono cosa è veramente successo ci sia qualcuno che possa dire la verità. Gesù ha detto “ la verità vi farà liberi”. Allo stesso modo Allah, il Misericordioso e il Clemente, non può sopportare i falsi, perché Egli è un amante della verità.


I missionari del PIME delle Filippine

29 giugno, 2007

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Statement 2 - PIMEPhilippines

June 29th, 2007 by pimefilippine

GOD ASKED CAIN, “WHERE IS YOUR BROTHER, ABEL?

He answered, “I don’t know, am I my brother’s keeper? (Genesis 4:9)

We, the PIME Missionaries in the Philippines, are asking now “Where is our brother Giancarlo Bossi?”

He was abducted last June 10 in Payao, Zamboanga, Sibugay. Since then, we were told that he would be released within few hours, within few days…

We were told that both the government forces and the MILF contacts have been monitoring all possible areas, all possible armed groups, and all possible witnesses, even the most secret hide outs, using the latest high-tech devices.

We were told that emissaries were sent with cell phones to verify if he is alive, we were told that medicines had been provided for his hypertension, we were told he is well alive riding a horse. We were told that the kidnappers are asking for 15 million pesos…..

But when we tried to verify all these reports we have come to the conclusion that they are all false reports.

Military, civilian and religiuos authorities asked for a “proof of life”, but so far there is no proof of life, no clear identification of the kidnappers, no confirmed sighting, no demand for ransom, no declaration of purpose for this sudden abduction.

We know that Giancarlo cannot disappear like a ghost. He is too big and must be difficult to hide him.

We are very worried about him

We know for a fact that his captors are a large armed group who certainly have cell phones and connections with various influential personalities and organizations. Why can’t they be identified? Why can’t they declare their purpose?

By now, we feel this is a vicious drama, the false reports are part of the drama, and those who make these stories know that they are only deceiving the public. Why?????

Is this an attempt to cover up for some other purpose?

We have received many statements of concern and many sincere people of all faiths are joining in prayer. We are very grateful to everyone of them. We were touched by the statement of the Consortium of the Bangsamoro Civil Society (CBCS) who asked a question “Who gains from the kidnapping of a priest?”

Their question certainly deserves an answer. The common people can already see through so many lies.

We are convinced that several people and organizations know the truth. Why do they reply like Cain, “I DON’T KNOW! AM I MY BROTHER’S KEEPER?” Or are they the ones who are responsible for what happened to Giancarlo, as Cain was responsible to what happened to Abel?????

We still believe, hope and pray that Giancarlo is alive. We pray also that among those who know what really happened, someone can tell the truth. As Jesus said “the truth will make you free”. Likewise Allah, the Merciful and the Beneficent, cannot stand deceivers, he is a lover of truth.

The PIME Missionaries

June 29,2007

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