Eluana ti ringrazio
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Come cittadina non mi sento rappresentata da nessuno di quelli che hanno decretato la morte di Eluana.
Come donna non mi sento rappresentata da quelle donne che hanno considerato una massa vegetale il corpo vivo e pulsante di Eluana.
Come cristiana non mi sento rappresentata da quei cristiani che hanno invocato il rispetto umano di fronte ai diffusori di una cultura di morte che contraddice intrinsecamente la fede.
Come cittadina mi sento rappresentata da tutti quelli che hanno avuto il coraggio della verità chiamando la morte di Eluana col suo nome: assassinio. E li ringrazio.
Come donna mi sento rappresentata da quelle donne, tra cui le suore misericordine, che hanno difeso la vita con tutto di sé. E le ringrazio.
Come cristiana mi sento rappresentata da tutti quelli che hanno offerto sacrifici e preghiere, che hanno sfilato silenziosamente davanti a una Quiete ‘infernale’, che si sono battuti con ogni mezzo per impedire lo scempio avvenuto. E davvero li ringrazio.
Cara Eluana soprattutto te ringrazio: con la tua morte, ci hai aperto gli occhi sulla vera morte che ci circonda: quella della civiltà.