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Perché in tempo di crisi conviene amare la vita

Fonte:
CulturaCattolica.it

Raccontare che oltre 2 mila residenti pavesi hanno sottoscritto una petizione promossa da un Comitato, “Pavia Città per la Vita”, sorto spontaneamente, può sembrare un fatto curioso. Soprattutto di questi tempi in cui ogni aspetto del vivere è sottoposto a un calcolo spietato e spesso cinico. Eppure, martedì 18 maggio il Consiglio comunale ha approvato il conferimento della cittadinanza onoraria di Pavia a Massimiliano Tresoldi ed ai suoi genitori, con 26 voti favorevoli su 27 votanti. Un gesto simbolico, gratuito, più importante di tutti i nostri calcoli, quelli che la vita scombussola sempre, perché straripa, testarda, da ogni angolo. A 19 anni la vita di Max sembrava essersi fermata, bloccata in quella misteriosa condizione che lascia sgomenti e che la medicina non sa ancora qualificare fino in fondo. Stato vegetativo. Ma, contro ogni previsione, Max si è svegliato dopo 10 anni, nel frattempo è diventato un uomo e ora comunica, seduto sulla sedia a rotelle, con la mamma e il papà che non lo hanno mai lasciato, nemmeno un secondo. Per amore a lui, per quell’ostinata passione per la vita che ci portiamo dentro e che non ci abbandona, nemmeno di fronte a un corpo inerte. Chi li ha conosciuti, chi ha visto Max alzare il braccio per salutare, chi lo ha ascoltato mentre articola con fatica una risposta, ha capito che non si trattava solo di lasciarsi colpire da un fatto pur commovente. C’è di più in questa storia. C’è tutta la ragionevolezza di una posizione umana, la stessa che la Dottrina Sociale della Chiesa propone quando affronta il tema della difesa della vita umana in ogni stadio e condizione. Benedetto XVI ha recentemente affermato che “ciò che è fondamentale e prioritario, in vista dello sviluppo dell’intera famiglia dei popoli, è l’adoperarsi per riconoscere la vera scala dei beni-valori. Lo sviluppo integrale è dato specialmente dall’incremento di quelle scelte buone che sono possibili quando esista la nozione di un bene umano integrale, quando ci sia un telos, un fine, alla cui luce viene pensato e voluto lo sviluppo. La nozione di sviluppo umano integrale presuppone coordinate precise, quali la sussidiarietà e la solidarietà”. Questa scelta buona per la vita che ci porta simbolicamente ad accogliere Max è per tutti. nella seduta del consiglio, il Sindaco Alessandro Cattaneo ha dichiarato: “stasera abbiamo parlato del valore della vita umana; ricordiamoci che tutto ciò che trattiamo in questa aula dovrebbe essere a servizio della persona. Sono contento di votare a favore di questa iniziativa e ringrazio il Comitato di cittadini. Non si fa mai abbastanza per le famiglie in difficoltà, occorre rinnovare il nostro impegno in tale settore. Ma, con questo gesto, sono certo che d’ora in poi le famiglie pavesi sentiranno le istituzioni un po’ più vicine”.

La cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria è prevista per venerdì 28 maggio, ore 17, presso la sala consiliare del Comune. Alle 21 la famiglia Tresoldi ringrazierà la popolazione pavese e darà ancora la propria testimonianza all'Happening dei giovani presso il Castello Visconteo. Tutta la cittadinanza è invitata.

Conferimento cittadinanza onoraria
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