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Le prove della fede in Cristo

Fonte:
CulturaCattolica.it
In questo tempo drammatico occorre riscoprire la bellezza e la ragionevolezza della fede in Gesù Cristo

Il Cristianesimo annuncia che l’Essere Infinito ed Eterno, cioè l’Altissimo della storia delle religioni o l’Assoluto ricercato dalla scienza, si è presentato nella storia: Egli, in persona, ha deciso di presentarsi a noi.
E’ un annuncio che non ha paragoni in tutta la storia delle religioni. Il mondo greco-romano ha immaginato spesso la presenza di varie divinità antropomorfiche tra gli uomini, ma mai dell’Assoluto Infinito ed Eterno. La religione induista narra di una apparizione di Visnù, l’Essere Supremo, ad un suo fedele, Arjuna, prima di una grande battaglia, con una serie di insegnamenti da parte del Dio, ma non c’è alcuna incarnazione di Visnù né una sua presenza stabile tra gli uomini. La divinizzazione di Faraoni e imperatori romani o cinesi non ha nulla a che vedere con la rivelazione dell’Essere Assoluto.
Ciò che il Cristianesimo annuncia è un evento che mai era stato ipotizzato o immaginato dall’umanità: l’Incarnazione dell’Assoluto, cioè la sua decisione di assumere la natura umana e di presentarsi come Uomo-Dio in mezzo agli uomini.

Non c’è dubbio che un simile evento sia considerato incredibile e impossibile dall’umanità. Nessuno, sano di mente, crederebbe ad un uomo che dicesse “Io sono Dio, il Creatore dell’Universo, l’Essere Infinito in cui tutto esiste”. Per essere considerato credibile dovrebbe portare delle prove evidenti e inconfutabili. Ma delle prove schiaccianti annullerebbero l’esistenza umana su questa terra, cioè lo stato di transito e di prova verso l’eterno che l’Assoluto stesso ha stabilito per l’umanità.
Allo stesso tempo una Incarnazione senza prove non avrebbe alcuna possibilità di essere presa in considerazione dagli uomini. Deve trattarsi in definitiva di prove reali e allo stesso tempo non schiaccianti.
Il Cristianesimo annuncia l’esistenza di questo tipo di prove. Esse si possono riassumere in estrema sintesi in alcune categorie:

- la prova ‘scritturistica’: tutta la vita di Cristo compie centinaia di profezie presenti nei libri dell’Antico Testamento e illumina tutto il percorso rivelativo preparato e in parte avvenuto nella storia del popolo eletto; non può non far pensare la strana coincidenza che con l’arrivo di Cristo si conclude la Bibbia e gli Ebrei non hanno più avuto autori sacri;

- la prova ‘contenutistica’: gli insegnamenti di Cristo, salvo alcuni elementi in comune con tutte le culture umane in quanto scritti nella ragione e nel cuore di tutti gli uomini, sono unici, coerenti, ‘fontali’ (cioè non conseguenti da altre fonti) e dotati di una luce e di una forza che non si riscontra in nessun altro autore di tutta la storia;

- la prova ‘taumaturgica’: i Vangeli parlano di moltissimi miracoli di guarigione compiuti da Cristo e di intervento sulla natura; oltre alla attestazione di più testimoni di questi fatti (Gesù è citato come taumaturgo anche da fonti non cristiane e a Lui avverse), è sbalorditivo il riaccadere continuo di miracoli nel suo nome nella storia della Chiesa, anche attuale;

- la prova ‘esperienziale’: facendo oggi l’esperienza della sequela di Cristo, nella sua compagnia vivente che è la Chiesa, gli uomini sperimentano una pienezza di vita (il ‘centuplo’ di cui parla il Vangelo) che non è rinvenibile da nessuna altra parte: in termini di gioia di vivere, di amore vero tra uomo-donna-figli, di amicizia vera nella comunità, di comunione ecclesiale universale, di carità verso il prossimo, di operosità comunitaria nel mondo, di cultura piena di verità, di impegno nel lavoro, di missione nel mondo, di costruzione sociale giusta e autentica, di comprensione e accettazione della sofferenza e della morte, di speranza luminosa per l’eternità;

- la prova ‘sacramentale’: vivendo i sacramenti (Battesimo, Eucaristia, Penitenza-Confessione, Cresima, Matrimonio, Ordine Sacro, Unzione degli infermi) si ha un aiuto soprannaturale tangibile, che rafforza l’esperienza sopra accennata; in particolare nel frequentare spesso l’Eucarestia e la Penitenza-Confessione, si fa un cammino sostenuto da una compagnia impressionante con l’Assoluto;



- la prova ‘simbolica’ (o della ‘corrispondenza’): la persona di Cristo, il suo insegnamento, l’immagine di Dio che si riflette in Lui, nei suoi gesti e nelle sue parole, è misteriosamente avvertita naturaliter come pienamente corrispondente all’Assoluto, da noi da sempre atteso;

- la prova ‘storica’: la serietà storica delle fonti (Vangeli, testi di epoca apostolica e post apostolica, dati archeologici, attestazioni pagane, dati della storia universale) mostra la attendibilità letteraria e documentaristica del fatto cristiano;



- la prova ‘agiografica’: l’impressionante numero di santi e beati emersi lungo la bimillenaria storia del Cristianesimo, in ambienti, culture, epoche, sensibilità e condizioni sociali diversissime, con figure eccezionali in umanità e spiritualità che hanno illuminato la vita dei popoli e con un numero altissimo di martiri per la fede, è un fenomeno sconosciuto al di fuori del Cristianesimo, se non in misure molto più limitate;

- la prova ‘eroica’: riguarda fenomeni impossibili sul piano umano che si verificano a causa della fede: oltre ai santi e ai martiri appena citati, va considerata la grandissima quantità di missionari che, pur senza caratteristiche di eccezionalità personali, hanno dedicato e dedicano tutta la loro vita alla missione nei luoghi più poveri e pericolosi della terra, passando 40 o 50 o più anni in questi luoghi, spesso conclusi con il martirio; è un fenomeno che non si verifica mai al di fuori della missione cristiana, se non per tempi molto ridotti; allo stesso modo si assiste a testimonianze eroiche di innumerevoli famiglie cristiane in termini di fedeltà, di dedizione ai figli e alla comunità, di educazione alla fede, oppure da parte di innumerevoli persone consacrate nella clausura o nella vita apostolica;

- la prova ‘morale’: la concezione morale del Cristianesimo (amore a Dio e al prossimo, secondo i Comandamenti, le Beatitudini e tutti gli insegnamenti apostolici), arricchita da innumerevoli testi di approfondimento, è avvertita da tutti come una meraviglia, anche se molto impegnativa, con frutti straordinari sul piano personale e sociale;

- la prova ’teologica’: gli insegnamenti di Gesù sul mistero di Dio, compresi quelli contenuti nelle lettere apostoliche e nell’Antico Testamento, sono fondamentalmente gli unici che riflettono e rispettano il suo Essere Infinito e non lo riducono o contraddicono, come sempre avviene nelle teorie umane;

- la prova ‘antropologica’: gli insegnamenti di Gesù sull’uomo, compresi quelli contenuti nelle lettere apostoliche e nell’Antico Testamento, sono illuminanti per la comprensione di noi stessi, che non avviene mai in modo completo in altre sedi;

- la prova ‘magisteriale’: la successione apostolica ha sviluppato due millenni di pastori che hanno continuato l’opera degli Apostoli; in particolare i successori di Pietro, cioè i Papi, nonostante le loro fragilità personali talvolta molto rilevanti o gravi, hanno sviluppato una imponente tradizione di testi magisteriali in campo dottrinale, sia ontologico che etico, che stupisce per la sua unità nel tempo, la sua sistematicità e la sua profondità;



- la prova ‘sinfonica’: la Bibbia è stata scritta da un numero di autori probabilmente non inferiore a cento; essa appare come un’orchestra sinfonica, dove tutti collaborano alla esecuzione di una sinfonia proporzionata in modo sublime, avendo Cristo stesso come punto focale; la sinfonia si allarga poi nelle opere dei Padri della Chiesa, dei grandi pensatori e scrittori cristiani, dei Santi di ogni categoria, delle grandi mistiche; infine si allarga a comprendere le scoperte scientifiche che mostrano la razionalità stupefacente della realtà e dell’Universo;

- la prova ‘artistica’: il Cristianesimo ha fatto fiorire una quantità enorme di opere d’arte, di opere architettoniche, di opere musicali, di opere letterarie, in cui la bellezza dell’avvenimento cristiano ha trovato inesauribili espressioni;

-la prova ‘scientifica’: è un fatto che la scienza moderna è sorta nelle nazioni cristiane, soprattutto a partire dalla invenzione medievale della università, ma grazie soprattutto al fatto che l’Incarnazione del Logos ha indicato il grande valore della realtà cosmica e materiale;

- la prova ‘mariologica’: la persona di Maria Vergine, Madre di Cristo, appare sempre più come fondamentale in tutto quanto detto finora, con una relazione con il popolo cristiano che coinvolge con fervore i popoli di tutta la terra, anche con il fenomeno molto indicativo delle apparizioni mariane, specialmente negli ultimi due secoli.

Tutte queste ‘prove’, oltre ad altre che si potrebbero citare, mostrano la ragionevolezza dell’incredibile annuncio cristiano: l’Incarnazione dell’Essere Infinito ed Eterno.
Questa Incarnazione ha messo l’umanità di fronte ad un volto inimmaginabile dell’Assoluto: Egli, infatti, si è presentato come un bambino in una culla e in braccio a sua madre, come un operaio in mezzo al suo popolo, come un maestro in mezzo alla gente ... Soprattutto Egli si è manifestato al mondo in un gesto sconvolgente: salendo sulla Croce con le braccia allargate, in un atto di amore sconcertante verso l’umanità che lo colpiva. La sua Resurrezione, che è l’espressione della sua illimitabile forza creatrice, lo ha visto ancora una volta come proteso verso gli uomini, ai quali ha voluto dare tutto se stesso nel gesto permanente dell’Eucaristia. Allo stesso tempo Egli non ha voluto che l’ostinazione nel male fosse tollerabile per sempre: per questo, con tutta la sua sconcertante bontà, ha ammonito gli uomini che Egli sarà anche Giudice severo di chi ha scelto definitivamente il male.

Questo, dunque, è l’Essere Infinito ed Eterno. Di fronte a questo volto straordinario, il mistero della realtà indagato dalla scienza riceve il suo autentico significato.
Benedetto XVI ha sintetizzato tutto questo con grande chiarezza:


Sì, credo che il mondo e la mia vita non provengono dal caso, ma dalla Ragione eterna e dall’Amore eterno, sono creati dal Dio onnipotente. Sì, credo che in Gesù Cristo, nella sua incarnazione, nella sua croce e risurrezione si è manifestato il Volto di Dio; che in Lui Dio è presente in mezzo a noi, ci unisce e ci conduce verso la nostra meta, verso l’Amore eterno. Sì, credo che lo Spirito Santo ci dona la Parola di verità ed illumina il nostro cuore; credo che nella comunione della Chiesa diventiamo tutti un solo Corpo col Signore e così andiamo incontro alla risurrezione e alla vita eterna. (22.3.2008)

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