No alla propaganda alla pornografia!
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Forse parlarne può liberarci da queste violente intromissioni nelle coscienze

Siamo arrivati alla propaganda omosessualista e allo sdoganamento della pornografia (in questo caso specifico gay).
Non sono io che lo dico, ma la curatrice della performance per le strade di San Marino, che così presenta l’iniziativa: «Adottando una polifonia di media, Valerio Conti indaga il corpo e la sua rappresentazione al di fuor del canone normato. Nei suoi lavori spesso, attraverso processi di astrazione e riformulazione, la sfera pubblica e quella privata si dissolvono per dare vita a un'intimità condivisa. Ex Corpore _Ostensio è un’opera d’arte pubblica, diffusa sulla superstrada di San Marino. Immagini pornografiche gay stampate su manifesti di grande formato sono ingrandite fino a deflagrare nell’astrazione, costituendo un corpo collettivo sincopato che si imprime nella nostra memoria inconscia.
(Giulia Gregnanin)».
Ma è possibile che in un paese dove non si possono esibire immagini crude di quanto avviene per l’aborto, dove si esige il rispetto per il cittadino, soprattutto se minore, si possa fare questa esibizione di immagini senza evidente significato, che si devono imprimere nella nostra memoria inconscia? Per cui accade che i piccoli, che non sono abituati a queste immagini che, nel particolare, sembrano senza senso, continuino a chiedere che cosa significano?
Chi ha permesso (sui social si dice addirittura che le istituzioni culturali della Repubblica si sono congratulati con gli autori di tale iniziativa) questo turpe spettacolo?
E non mi si dica che dai particolari non emerge nulla di sconcio, le allusioni sono molto vaghe e quindi non scandalizzerebbero i piccoli. Basta guardare la prima immagine, quella che ci accoglie a San Marino e non mi si dica che è un esercizio ginnico!
Non sarebbe ora di avere cura dei nostri piccoli, che, se scandalizzati, esigerebbero la famosa macina da mulino…, sapendo che l’educazione è il compito più avvincente per ogni società, e che le ferite della coscienza lasciano segni e cicatrici che faticano a guarire?
Quando alcune persone si fanno paladine del rispetto denunciando i gravi episodi di pedofilia che sconvolgono la coscienza delle vittime, in modo difficilmente recuperabile, non pensano che queste offese al pudore e alla castità (e alla dignità della persona, come pure alla bellezza del rapporto sessuale) chiederebbero un maggiore impegno e una capacità di correzione, subito, senza se e senza ma? Non si può pensare che anche questa «ostensione» di immagini pornografiche gay configuri un modo nuovo di realizzare questa offesa all’innocenza dei piccoli configurabile come «pedofilia dell’anima»?
La pornografia è la forma più abietta di sfruttamento della persona (che sia donna o uomo, allo stesso modo). E il famoso discorso d’odio ha qui le sue radici.
Tacere significa essere complici!
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