USAID: La Mano Invisibile della Propaganda Americana che Tutti Fingono di Non Vedere
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L’USAID è l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale, ufficialmente nata per promuovere lo sviluppo economico e l’assistenza umanitaria ma, come spesso accade, dietro le nobili intenzioni si nascondono pratiche ben più oscure. Per anni, soprattutto sotto le amministrazioni democratiche, quest’agenzia ha saputo trasformare l’arte della “cooperazione internazionale” in una macchina ben oliata di propaganda globale, utilizzando i soldi dei contribuenti americani per finanziare attività che definire “controverse” sarebbe un eufemismo.
Il Cuore dello Scandalo:
Recenti inchieste hanno rivelato che l’USAID ha finanziato oltre 6.200 giornalisti in 707 testate e 279 ONG mediatiche, coprendo il 90% dei reportage provenienti dall’Ucraina. Inoltre, l’agenzia ha speso migliaia di dollari per finanziare l’istruzione universitaria di Anwar al-Awlaki, un cittadino americano che in seguito è diventato un noto terrorista di al-Qaeda.
E non finisce qui: l’USAID ha distribuito miliardi di dollari senza trasparenza né controlli adeguati, finanziando progetti che spaziano dalla promozione dell’ideologia “woke” a iniziative LGBTQ+ in tutto il mondo. Il tutto deciso in maniera totalmente arbitraria e insindacabile, senza alcun riguardo per la volontà dei contribuenti americani, per non parlare di quella dei popoli bersagliati dalla propaganda made in USA.
La Reazione di Trump:
Di fronte a questo scenario, il presidente Donald Trump ha deciso di intervenire drasticamente. Ha avviato una riorganizzazione dell’USAID, con l’obiettivo
dichiarato di ridurre il numero di dipendenti da oltre 10.000 a meno di 300, ritenendo che l’agenzia fosse gestita da “un gruppo di fanatici radicali”. Questa mossa mira a smantellare quella che Trump considera una macchina propagandistica finanziata con i soldi dei contribuenti, cercando di riportare trasparenza e responsabilità nell’uso dei fondi pubblici.
L’Ipocrisia delle Ingerenze:
Ma attenzione, quando la Russia viene accusata di ingerenze, tutti si indignano. Tuttavia, quando gli Stati Uniti finanziano giornalisti in tutto il mondo per diffondere propaganda pro-USA, il silenzio è assordante. E ora che il presidente Trump cerca finalmente di fare luce su questo scandalo antidemocratico e imperialista, chi viene attaccato? Non certo i responsabili di queste operazioni opache, ma lo stesso Trump, bersagliato da giudici e media che sembrano più interessati a mantenere lo status quo che a promuovere trasparenza e democrazia.
Il Silenzio dei Media Italiani:
E i media dei paesi coinvolti in questa corruzione totale? Perché in Italia nessuno si chiede chi siano i giornali e i giornalisti pagati con fondi USAID, e cosa abbiano scritto o detto in favore degli Stati Uniti solo perché pagati per farlo? Forse perché ammettere che la propria indipendenza è stata compromessa da dollari americani sarebbe troppo imbarazzante? O forse perché la verità è troppo
In conclusione, mentre ci indigniamo per le ingerenze altrui, forse dovremmo guardare più da vicino le nostre stesse istituzioni e chiederci quanto della nostra informazione sia realmente libera e indipendente, e quanto invece sia stata comprata e pagata da interessi stranieri travestiti da aiuti allo sviluppo. È ora di riconoscere che l’America, con la sua capacità di stampare dollari a volontà, ha corrotto tutto e tutti, ovunque, Italia compresa. E mentre Trump cerca di fermare questa macchina infernale, viene ostacolato da coloro che dovrebbero invece sostenere la trasparenza e la democrazia. Una vergogna senza fine.
Luca Costa