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L'ultima speranza

Autore:
Roda, Anna
Fonte:
CulturaCattolica.it ©
Caravaggio, Cattura di Cristo. Gli ultimi anni

Tra i protagonisti di questo autunno di mostre dobbiamo segnalare ancora una volta Caravaggio. Il pittore lombardo viene celebrato con ben due eventi: uno a Milano ed uno a Napoli, entrambi interessanti perché tentano di fare il punto sugli studi relativi ad uno dei più noti e più enigmatici pittori del Seicento italiano.
A Milano, presso il Museo diocesano, all'interno dell'iniziativa "Un capolavoro per Milano" fino al 9 gennaio sarà possibile ammirare la Cattura di Cristo (1603), quadro proveniente dalla National Gallery of Ireland.
L'attribuzione della tela a Michelangelo Merisi, frutto degli studi di Sergio Benedetti, è di poco più un decennio, essendo da sempre attribuita a Gherardo delle Notti.
Il taglio dell'inquadratura con figure di tre quarti e la riduzione dello spazio intorno ai personaggi rendono ancora più drammatico quanto è raffigurato. Dal buio del fondo (si intuisce essere l'orto degli ulivi dalla presenza di foglie dalla forma lanceolata) sbucano sotto la luce della luna alcune figure, sei per la precisione. Alla nostra sinistra, quasi scaraventato indietro dalla furia di Giuda e dei soldati, notiamo Gesù. Cristo ha lo sguardo abbassato, la fronte lievemente increspata da rughe, la bocca semiaperta ("Con un bacio tradisci il Figlio dell'Uomo?"), le mani intrecciata in segno di sottomissione alla volontà del Padre. Con la fermezza della sua decisione Gesù resiste all'ondata del male, della violenza che cieca si scaglia su di lui: la violenza del traditore che, con il gesto più intimo dell'amicizia, un bacio, lo vende; la violenza dei soldati armati di tutto punto ("Siete usciti come contro un brigante con spade e bastoni…"). Il volto, lo sguardo, l'atteggiamento di Giuda dicono della sua grettezza ed avidità, mentre dietro a Gesù un'altra figura emerge in un urlo disperato di paura: è Giovanni, così identificato dal colore dell'abito, che scappa spaventato. Alla nostra destra notiamo un altro singolare personaggio, forse si tratta dello stesso Caravaggio che si fa luce con una lampada. Molte interpretazioni sono state date a questa figura; a nostro avviso può indicare la partecipazione attiva del pittore a quanto sta dipingendo su commissione e la lanterna forse indica la ricerca dell'uomo Caravaggio attorno al Mistero dell'obbedienza del Figlio di Dio per la salvezza di tutti gli uomini.
La rassegna napoletana invece vuole fare il punto sugli ultimi anni di attività del pittore, dal 1606 al 1610, dopo la sua precipitosa fuga da Roma in seguito all'uccisione del Tomassoni.
Nonostante la precarietà della sua situazione (braccato dalla polizia pontificia, lontano da protettori sicuri, senza nulla con sé…) questo è forse il periodo più felice della produzione caravaggesca, quasi la tensione e la concentrazione psicologica fosse il motore dell'ispirazione artistica.
La rassegna napoletana, unica nel suo genere e per questo appuntamento imprescindibile per gli studiosi e per gli estimatori del Merisi, propone una ventina tra le più note opere del nostro autore: quelle ancora oggi situate a Napoli (Madonna della Misericordia o Le sette opere di misericordia; la Flagellazione), a Milano (la Cena di Emmaus, qui raffrontata all'analogo soggetto londinese), quelle siciliane (la Resurrezione di Lazzaro e l'Adorazione dei pastori di Messina) e altre ancora quali: la Crocefissione di sant'Andrea, Salomè con la testa del Battista, Amore dormiente, David con la testa di Golia, la Maddalena penitente fino al Martirio di sant'Orsola, già esposto all'Ambrosiana di Milano quest'estate.
Ognuno di questi quadri meriterebbe un'approfondita analisi ed osservazione per una sua lettura ed interpretazione. Ci riserviamo in un prossimo intervento di proporre alcune brevi note in margine a questa importante mostra.

Caravaggio. Cattura di Cristo
16 ottobre 2004 - 9 gennaio 2005
Museo Diocesano, Cso. Pta Ticinese 95, Milano
orari: da martedì a domenica ore 10 - 18

Caravaggio. Gli ultimi anni
24 ottobre 2004 - 24 gennaio 2005
Museo di Capodimonte, Napoli
Orari: da martedì a domenica ore 8.30 - 19.30

In questa sede vorremmo anche segnalare un'interessante iniziativa di SAT 2000: "Tesori d'Arte Sacra. Itinerari nelle Marche".
Da lunedì 1 novembre fino a mercoledì 24 novembre (alle ore 13.30 e in replica alle ore 16.30 e 20.30) andranno in onda quindici puntate, o forse meglio quindici tappe attraverso le Marche, alla scoperta di luoghi, personaggi, opere note o meno note per conoscere e riscoprire il patrimonio artistico italiano.
Curatore dell'iniziativa è lo storico dell'arte Antonio Paolucci, soprintendente del polo mussale fiorentino; dopo aver presentato in un'analoga produzione il patrimonio artistico toscano, ci guida ora in questo viaggio alla scoperta di un "museo" diffuso sul territorio, ricco di testimonianze che ci rivelano il costante rapporto di storia, fede, arte.
A partire da Montefeltro l'itinerario si è snodato attraverso Urbino, Pesaro, Fano, Ancona e la marca anconetana per giungere a Loreto, Recanati, Tolentino, Camerino e poi le meno conosciute San Severino e Matelica, la suggestiva zona del Metauro, quindi Fermo e il suo territorio, concludendosi sui colli del Piceno.
Gli Itinerari nelle Marche hanno ricevuto la collaborazione della Conferenza Episcopale Marchigiana, della Consulta regionale Beni culturali ecclesiastici e della Film Commission della Regione.
Sat 2000 è presente sul satellite nella piattaforma Sky al canale 818.

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