La storia e la cronaca
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Numerose e tutte interessanti le proposte che caratterizzano la seconda metà del mese di febbraio. Ci soffermeremo questa volta su ben tre eventi: due a Roma e uno a Milano.
Dall’11 febbraio nel polo espositivo vaticano del Braccio di Carlo Magno è aperta la mostra “Una donna vestita di sole. L’Immacolata Concezione nelle opere dei grandi maestri”. In occasione dei 150 anni della proclamazione del dogma (da Pio IX nel 1854 con la Costituzione Apostolica Ineffabilis Deus), la Pontificia Commissione per i Beni Culturali ha promosso tale interessante e ricchissima esposizione.
Il percorso iconografico sull’Immacolata viene sviluppato attraverso più di 100 opere: circa 60 opere pittoriche, 12 scultoree e numerosi manoscritti, oggetti liturgici e devozionali provenienti dall’Italia e da altri paesi europei.
Il percorso della mostra è condotto su due binari, uno cronologico ed uno tematico, sviluppati in ben sei sezioni.
A partire dalle più antiche raffigurazioni mariane della Donna dell’Apocalisse, si passa poi a rappresentazioni più raffinate e teologiche come quella di Maria, radice di Jesse. La storia di Maria prende origine nell’incontro tra Anna e Gioacchino alla Porta Aurea: dal casto bacio tra i due sposi nascerà una fanciulla non toccata da peccato originale.
La disputa sull’Immacolata ha diviso per lungo tempo la Chiesa, influenzando anche le arti figurative, fino al suo trionfo (tele di Barocci, Murillo, Guercino, Ribera, Tiepolo, Piazzetta) e alla canonizzazione dell’iconografia: la Vergina poggiata su uno spicchio di luna, mentre schiaccia la testa del serpente.
Una sezione è dedicata agli sviluppi della simbologia mariana attraverso quadri famosi, tra cui la Vergine delle rocce di Leonardo (versione Chéramy) e alle opere e documenti relativi alla proclamazione del dogma.
Nello stesso giorno, sempre nella capitale, avveniva la presentazione della “Deposizione” di Daniele da Volterra, al termine dell’intervento di restauro e ricollocazione. Promotori dell’intervento conservativo l’ambasciata di Francia presso la Santa Sede e i Pii Stabilimenti della Francia a Roma e a Loreto (una fondazione francese costituitasi nel corso del tempo da donazioni e legati di francesi noti o sconosciuti, diretta dall’ambasciata francese accreditata in Vaticano; essa è responsabile delle chiese di San Luigi dei francesi, di Trinità dei Monti, da San Nicola dei Lorenesi, di Sant’Ivo dei Brittoni, di San Claudio dei Borgognoni e di un piccolo immobile a Loreto).
Il restauro ha permesso il recupero di un’opera fondamentale del manierismo italiano, visitata, copiata e descritta dai giovani artisti che soggiornavano a Roma durante il loro “Grand Tour”, come ad esempio Barocci, Caravaggio, Bernini, Poussin, David. Daniele da Volterra, allievo prediletto di Michelangelo, realizzò questa Deposizione nel 1545, nella prima cappella Orsini, a Trinità dei Monti, su commissione di Elena Orsini, che scelse il tema iconografico legato alle storie della vera croce. Il crollo delle volte della cappella nel 1800, reco gravissimi danni all’affresco, miracolosamente salvato grazie all’intervento di Pietro Palmaroli che lo staccò dal muro trasportandolo su supporto di tela. Tale operazione, molto innovativa per quei tempi, non si rivelò efficace a lungo andare, finché nel 2002 per iniziativa del Pio Stabilimento, si iniziarono studi e ricerche per un nuovo restauro. Ora, dopo due secoli, la “Deposizione” risplende nei suoi colori più belli nella sua originaria collocazione
Dopo la “storia” la “cronaca”: a Milano invece vogliamo segnalare una rassegna fotografica legata all’oggi.
All’Arengario, in Piazza Duomo, dal 1 febbraio è aperta la mostra “Renè Burri. Retrospettiva 1950-2005”. Burri (Zurigo, 1933) è uno dei fotografi più importanti del Novecento, testimone degli eventi che hanno caratterizzato lo scorso secolo. Da giovane entra a far parte dell’Agenzia Magnum, per la quale girerà il mondo come fotoreporter e giornalista. La mostra milanese permette di prendere visione di gran parte della produzione di Burri attraverso circa 200 immagini, alcune delle quali celeberrime come il ritratto con sigaro del Che, o le istantanee di Picasso, Giacometti, Cartier-Bresson, Chagall, solo per citare i più noti. A differenza di Bresson per il quale la fotografia è un “istante decisivo”, Burri propone una visione del mondo decomposta in una successione di istanti, una modalità suggestiva che tenta di riprodurre l’effetto del movimento, rendendo più vivi e vicini i personaggi fotografati.
Accanto ai ritratti di grandi personaggi, vi è una serie di immagini che testimoniano le grandi trasformazioni sociali del Novecento (costruzione di Brasilia, la società americana, quella cinese) e, da ultimo, i conflitti che hanno insanguinato la seconda metà del secolo scorso.
Una testimonianza lucida, vera, attenta all’umanità degli anonimi come dei grandi protagonisti dei nostri tempi, rispettosa delle sofferenze umane, viste non come occasione di scoop, ma con occhio commosso e partecipe.
Una donna vestita di sole. L’Immacolata Concezione nelle opere dei grandi maestri
Città del Vaticano, Braccio di Carlo Magno
11 febbraio – 13 maggio 2005
orari: domenica – giovedì 10.00 – 19.00; venerdì e sabato 10.00 – 20.00;
mercoledì 13.00 – 19.00
biglietti: 9 € intero; 6 € ridotto
Il restauro della Deposizione di Daniele da Volterra
Roma, Trinità dei Monti
Dall’11 febbraio 2005
Renè Burri. Retrospettiva 1950 – 2005
Milano, Arengario
2 febbraio – 3 aprile 2005
orari: da martedì a domenica 9.30 – 23; lunedì chiuso
biglietti: 6 € intero; 5 € ridotto.