Arte-Mostre: Il trionfo dell’arte nell’Italia centrale
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La prossima festa dell'Immacolata potrebbe essere l'occasione per visitare una delle numerose ed interessanti mostre di questo scorcio del 2005. Le proposte come sempre sono ghiotte ed allettanti; ne proponiamo alcune realizzate nell'Italia centrale… e non solo.
La mostra che sicuramente catalizza l'attenzione per l'importanza dell'autore trattato è Arnolfo di Cambio. Una rinascita nell'Umbria medioevale.
L'esposizione si articola in due sedi, a cui presto se ne aggiungerà una terza: Perugia, Orvieto e Firenze, città in cui Arnolfo (1245-1310) ha prestato la sua opera come scultore ed architetto.
A Perugia, presso la Galleria Nazionale dell'Umbria è stata ricostruita la grande fontana degli Assetati, realizzata dal 1278 e il 1281 nella Piazza Grande (l'odierna piazza IV Novembre) poco distante dalla più nota e successiva fontana di Nicola Pisano. Mentre la fonte del Pisano ancora domina la piazza, quella di Arnolfo venne demolita dopo pochi anni dalla sua costruzione e i pezzi furono smembrati e dispersi.
La fontana consisteva in due vasche, una superiore e una inferiore, che poggiavano su gradini; era posta a muro e sormontata dal Grifo e dal Leone, simboli di Perugia. Accanto ai marmi superstiti, ben poca cosa, la mostra presenta altri oggetti che tentano di testimoniare la ricchezza della città e dell'Umbria tutta, terra di passaggio e soggiorno dei pontefici e terra dove la presenza degli ordini mendicanti (si pensi solo alla Assisi dei francescani e il cantiere della due basiliche) ha inciso nel tessuto urbano e nella temperie culturale dell'epoca.
Nella sede di Orvieto è possibile ammirare un altro capolavoro di Arnolfo: il monumento de Braye, nella chiesa di Sant'Agostino.
Da ultimo a Firenze il 21 dicembre verrà inaugurata presso il Museo dell'Opera del Duomo una mostra per ricordare il VII centenario della morte dell'artista, ideatore della cattedrale di Santa Maria del Fiore. Le opere, circa una novantina cioè la maggior parte della produzione arnolfiana, provengono sia dall'Italia che dall'estero, ma il perno dell'esposizione, unica e prima nel suo genere, è il tentativo di ricostruire la perduta facciata medioevale della cattedrale, capolavoro incompiuto di Arnolfo.
Sempre a Perugia vi è la possibilità di scoprire un artista seicentesco non molto noto, ma di indubbia importanza, Gian Domenico Cerrini, detto il Cavalier Perugino.
Dopo un'organica campagna di restauro e di approfondimento, alcuni studiosi propongono, nella cornice del palazzo Baldeschi, che per l'occasione riapre ufficialmente al pubblico, circa settanta opere del Cerrini ed una decina di quadri di maestri a lui legati, come Guido Reni, Guercino, Domenichino. Dopo l'apprendistato presso la bottega del Reni, il Cerrini (1609-1681) si fece conoscere ed apprezzare in breve tempo, tanto da trasferirsi a Roma per rispondere in modo più adeguato alle richieste e alle esigenze della sua committenza, formata soprattutto dalle ricche e nobili famiglie romane. Significativo, a tale proposito, il legame con il futuro papa Clemente IX, che gli commissionò la decorazione della cupola di Santa Maria della Vittoria a Roma (1654-1655).Tali prestigiose committenze gli provocarono delle critiche così feroci, che il Cerrini dovette trasferii a Firenze per tornare solo più tardi nella Città Eterna.
Interessante notare, e le opere in mostra lo permettono, la parabola artistica del Cavalier Perugino: da un sobrio classicismo alla conversione barocca, con figure caratterizzate da panneggi agitati, forme in movimento e colori decisi e squillanti.
Concludiamo la nostra presentazione con la segnalazione di alcune mostre fotografiche.
A Reggio Emilia, presso Palazzo Magnani, e nel Palazzo dei Principi di Correggio (RE) si tiene un'interessante mostra fotografica dal titolo Il volto della follia. Un secolo di immagini del dolore. In cinquecento scatti viene documentata la vita, la sofferenza, gli ambienti all'interno degli ospedali psichiatrici.
La rassegna si dipana in quattro sezioni: nella prima sono presentate foto, scattate tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, ai ricoverati di San Lazzaro, il grande manicomio reggiano che arrivò ad ospitare fino a 2000 malati. Accanto a queste immagini vi sono le foto degli ambienti e della vita che in essi si svolgeva e il confronto degli stessi dopo la chiusura dei manicomi. La seconda sezione presenta foto d'autore (Berengo Gardin, Scianna, Cerati…) dei manicomi italiani, immagini che contribuirono a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema dell'esclusione e delle condizioni di vita di questi malati. La terza parte vede protagonista una serie di immagini scattate dopo la chiusura di questi luoghi di ricovero e la documentazione dei difficili tentativi di dare risposte alternative al problema dello squilibrio psichico delle persone. L'eposizione si chiude con fotoreportage di questi ultimi anni che documentano la condizione, spesso disumana, in cui sono tenuti i malati di mente nei diversi paesi del mondo.
Un'occasione, quella di Reggio, per una riflessione realistica e disincantata di questo problema, carica però di pietà e umana condivisione.
Anche a Milano abbiamo l'occasione di vedere due mostre fotografiche particolarmente significative. Presso Forma, Centro Internazionale di Fotografia, è stata allestita la rassegna Storie di Sguardi. La fotografia da Nadar a Erwitt, una panoramica su un secolo e mezzo d'invenzione e creazione fotografica, un modo diverso ed accattivante per esplorare i diversi modi di vedere, attraverso la presentazione di immagini chiave. Tale mostra, come suggeriscono i curatori, non vuole e non può essere esaustiva, ma ha solo l'intento di incitare a vedere. In 122 immagini dei più grandi maestri fotografi di tutti i tempi, oltre ad una storia della fotografia, viene proposto anche un modo di osservare il reale, l'uomo e le diverse situazioni che può vivere. Tra i maestri in mostra troviamo: Capa, Ray, Nadar, Doisneau, Cartier-Bresson, Giacomelli, Erwitt, Newton e molti altri, le cui immagini sono corredate da brevi didascalie perché si vuole proprio lasciare totale libertà al visitatore di gustare ed osservare quanto esposto.
Sempre a Milano presso lo spazio della Fondazione Corrente una piccola ma intensa esposizione fotografica, Le Stagioni dei Navigli. In 25 fotografie in bianco e nero, scattate da Toni Nicolini, è possibile osservare i cambiamenti che la città meneghina ha subito. I Navigli, luogo-topos di una città che non c'è più, possono essere splendidi sotto la luce del sole quando il cielo azzurro di manzoniana memoria, oppure possono anche essere malinconici e misteriose con le brume autunnali che tanto ricordano la Parigi di Maigret.
Arnolfo di Cambio. Una rinascita nell'Umbria medioevale
Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria – Orvieto, Chiesa di Sant'Agostino
Dal 24 giugno 2005 all'8 gennaio 2006
Orari: Perugia: 8.30-19.30 tutti i giorni
Orvieto: 9.30-13.00/14.00-17.00
Biglietti: Perugia: 4€ intero, 2€ ridotto
Orivieto: 5€ intero, 4€ ridotto
www.arnolfodicambioinumbria.it
Firenze, Museo dell'Opera del Duomo
Dal 21 dicembre 2005 al 21 aprile 2006
www.arnolfoafirenze.it
Gian Domenico Cerrini. Il "Cavalier Perugino" tra classicismo e barocco
Perugia, Palazzo Baldeschi al Corso
Dal 17 settembre 2005 all'8 gennaio 2006
Orari: tutti i giorni 10.00-19.00
Biglietti: 8€ intero, 6€ ridotto
www.mostracerrini.it
Il volto della follia. Un secolo di immagini del dolore
Reggio Emilia, Palazzo Magnani – Correggio (RE), Palazzo dei Principi
Orari: Reggio Emilia: 9.30-13.00/15.00-19.00 chiuso il lunedì
Correggio (RE): 10.00-13.00/ 15.00-19.00 mercoledì, sabato e domenica; martedì, giovedì e venerdì su prenotazione, lunedì chiuso.
Biglietti: unico per le due sedi, 6€ intero, 4€ ridotto
www.palazzomagnani.it
Storie di sguardi. La fotografia da Nadar ad Erwitt
Milano, Forma Centro Internazionale di Fotografia
Dal 12 ottobre 2005 al 15 gennaio 2006
Orari: tutti i giorni 10.00-20.00; giovedì 10.00-22.00, lunedì chiuso
Biglietti: 6,50€ intero, 5€ ridotto, 3€ scuole
Le stagioni dei Navigli
Milano, Fondazione Corrente
Dal 16 novembre 2005 al 26 gennaio 2006
Orari: 16.00-19.00 il mercoledì e il giovedì
Ingresso gratuito.