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Maestri dell’arte moderna e contemporanea

Autore:
Roda, Anna
Fonte:
CulturaCattolica.it
Vogliamo iniziare il 2008 all’insegna dell’arte moderna e contemporanea, quasi un modo per propiziare l’anno e per guardare con speranza alle possibilità che il panorama dell’arte di oggi ci può offrire.

Vogliamo iniziare il 2008 all’insegna dell’arte moderna e contemporanea, quasi un modo per propiziare l’anno e per guardare con speranza alle possibilità che il panorama dell’arte di oggi ci può offrire.

Iniziamo da Milano con una mostra di Walter Lazzaro, il poeta del silenzio. Quella in questione si intitola Trascolorare e fa parte della serie che si concluderà nel 2009, anno del ventennale della morte dell’artista. Il cielo è il soggetto di questa rassegna, un cielo indagato in tutte le sue innumerevoli sfumature cromatiche e reso nei diversi modi di stendere le pennellate. In Lazzaro il cielo non è mai semplice sfondo, ma è chiave di volta nel passaggio tra terra e mare, altro grande tema della sua pittura; la ricerca dell’armonia tra questi tre elementi, ricerca di una originale spazialità che tende all’infinito, utilizzando anche per la costruzione degli oggetti la dualità luce-ombra.

Follonica (Gr)
rende omaggio a uno dei grandi pittori italiani viventi, Trento Longaretti. Fino al 27 gennaio si potranno ammirare 40 opere del maestro trevigliese, tutte intessute sulla tavolozza dei vermiglio, oltremare, verdi, terra bruciata.
I personaggi di Longaretti sono rappresentazioni di taciturne fatiche e sofferenze esistenziali, le sorti di un’umanità vagabonda, errante, alla ricerca del suo destino di felicità. Vi sono rappresentati infatti: famiglie dai pastrani colorati, viandanti, musicisti, bambini e zingari. La continua ricerca dell’indefinito è descritta dalla camminata stanca, espressa da pennellate di colore vivo e deciso che definiscono i tratti somatici, vesti povere e fondali mistici che avvolgono i personaggi, attori inconsapevoli del teatro della vita. Molti sono gli accostamenti artistici che i diversi critici hanno proposto: da Schiele a Van Gogh, da Klimt a Chagall, fino a Rouault… ma nessuno di questi sa dire la poesia tutta personale che promana dai quadri di Humana Pictura di Longaretti. Questo è proprio il suo stigma: una dolente dolcezza, una intensa e insieme pacata drammaticità.

Presso il Museo del Vittoriano di Roma circa 150 opere tra oli, disegni, sculture e ceramiche documentano il percorso umano ed artistico di Paul Gauguin, uno dei maestri del post-impressionismo francese.
Uno dei temi più ricorrenti nell’arte di Gauguin è il riferimento al mito e al sogno, non in senso accademico o convenzionale, ma come esperienza personale a partire dagli antichi eroi della terra bretone fino ai mondi esotici delle Isole Marchesi e di Tahiti.
Stanco della vita parigina, l’artista lascia il mondo occidentale, ricco e disperato, per ricercare la purezza del mondo primitivo e realizzare il suo sogno di una vita libera. Dopo la parentesi bretone ecco l’artista tra gli indigeni dell’Oceania, eppure lì l’artista non trova quell’ordine primitivo vagheggiato, ma una realtà ancora più affascinante pur nella sua complessità che lo ispira e stimola alla creazione di opere di inaudita originalità.
Nel 1893 fa ritorno in Francia nella speranza di trarre vantaggio dalla sua nuova ed esotica esperienza; realizza una mostra con le opere tacitiane e riceve recensioni contrastanti, tanto che nel complesso vende poco.
Deluso, nel 1901, riparte per Atuona, nelle Isole Marchesi, dove costruisce e decora una casa in stile locale chiamandola ”Casa del piacere”; la casa ed il terreno circostante sono di per sé opera d’arte, con stipiti ed architravi intagliati, decorazioni scolpite in giro per la proprietà. Ma la sua visione onirica diventa sempre più incubo, segnata da malattie, alcolismo, sifilide, da un tentativo di suicidio. Muore da solo nel 1903 tra il malumore e le i diverbi nati dalla sua contraddittoria presenza tra gli indigeni.

Alba (CN), città natale di Roberto Longhi, grande storico dell’arte, rende omaggio al suo illustre cittadino con l’esposizione della Collezione che anno dopo anno lo stesso raccolse. Negli spazi della Fondazione Ferrero si potranno ammirare 71 opere che coprono un arco molto ampio dello svolgersi della storia dell’arte italiana.
La mostra, che vuole evidenziare le scoperte e le tendenze dell’operato di Longhi, inizia con i cosiddetti primitivi del Due-Trecento Italiano (Vitale da Bologna, Simone dei Crocefissi, Jacopo di Paolo) per arrivare poi al Tardogotico con Jacobello del Fiore e Stefano da Ferrara.
Nella sezione dedicata al Quattrocento troviamo maestri come Butinone, Borgognone o Defendente Ferrari, mentre del Cinquecento Longhi si interessò agli ”eccentrici padani” come Lorenzo Lotto o Dosso Dossi.
Sei e Settecento vedono artisti del calibro di Caravaggio, con il celeberrimo quadro Ragazzo morso dal ramarro, del napoletano Battistello Caracciolo o del veneziano Pietro Longhi e dei lombardi Fra Galgario e Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto.
Infine l’interesse di Longhi per l’arte contemporanea è documentato dalle opere di Carlo Carrà, Filippo De Pisis e Giorgio Morandi.

Da ultimo una mostra fotografica sempre a Milano presso lo spazio Forma dal titolo Milano ritratto in movimento. La metropoli che cambia. Un secolo di vita cittadina raccontato dagli archivi fotografici.
Milano e i milanesi sono i protagonisti di questa mostra curata da Denis Curti: un viaggio nella memoria che ci trasporta dalla Milano in bianco e nero della fine dell’800 alla contemporanea ed espressiva metropoli di oggi. Un progetto che attinge a quattro importanti archivi fotografici, primo fra tutti l’archivio storico Fotografico di AEM, storica società elettrica del capoluogo lombardo.
Le immagini di Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, Luigi Ghirri, Joel Meyerowitz, Martin Parr, Gianni Berengo Gardin interpretano la ”milanesità” come sentimento metropolitano declinando l’aggettivo secondo i propri personali modi di leggere la città.
L’archivio Contrasto affianca la sensibilità di nomi storici della fotografia ad altri più giovani, in una sequenza di fotografie di autori quali Giancolombo, Federico Garolla, Gianni Berengo Garden a Daniele Dainelli.
Suggestive atmosfere urbane sono registrate nelle immagini dell’Archivio del Corriere della Sera: istantanee divertenti di una Milano in bianco e nero così lontana da noi eppure così riconoscibile nelle fotografie di cronaca di tutti i giorni che provengono dall’archivio storico Corriere della Sera, conservate dalla Fondazione Corriere della Sera.
Infine l’archivio ATM, che presenta una serie di scatti storici dalla fine dell’Ottocento ai primi anni ’70: l’archivio racconta la storia dell’azienda in stretta relazione con la città, dai mezzi di trasporto al personale aziendale, dalle località alle panoramiche urbane.
La mostra si articola quindi in 4 sezioni, una per ogni archivio, che si snodano partendo dal nucleo principale di AEM nella Sala delle Colonne e continuano all’interno delle altre sale, delineando un percorso narrativo che, senza ricercare un ordine cronologico, indaga il quotidiano della Milano di ieri e di oggi.

Trascolorare. Walter Lazzaro
Milano - Galleria Corsi (Via Broletto, 39)
Fino al 13 gennaio 2008
Orari: martedì-sabato 10-13/15-19.30
Ingresso libero

Trento Longaretti. Antologica
Follonica (Gr) - Pinacoteca Civica A. Modiglioni
28 ottobre 2007 - 27 gennaio 2008
Orari: tutti i giorni 15.30 - 19.30
Ingresso gratuito
Informazioni: www.provincia.grosseto.it

Paul Gauguin. Artista di mito e sogno
Roma - Complesso del Vittoriano
5 ottobre 2007 - 3 febbraio 2008
Orari: lunedì - giovedì 9.30-19.30; venerdì - sabato 9.30-23.30; domenica 9.30-20.30
Biglietti: 10€ intero, 7,50€ ridotto
Informazioni: www.ambienterm.arti.beniculturali.it/vittoriano/#

La Collezione di Roberto Longhi. Dal Duecento a Caravaggio a Morandi
Alba (CN) - Fondazione Ferrero
13 ottobre 2007 - 10 febbraio 2008
Orari: lunedì- venerdì 15-19; sabato e festivi 10-19
Ingresso libero

Milano ritratto in movimento. La metropoli che cambia. Un secolo di vita cittadina raccontato dagli archivi fotografici.
Milano - Spazio Forma (Piazza Tito Lucrezio Caro)
6 dicembre 2007 - 20 gennaio 2008
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20; Giovedì dalle 10 alle 22
Biglietti: 7,50€ intero, 6,00€ ridotto, 4,00€ scuole

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