Tra mimesi e realtà
- Autore:
- Curatore:
- Fonte:

Molte delle ultime tendenze dell’arte moderna e contemporanea oscillano tra la mimesi quasi fotografica del reale o una sua cruda ed espressionistica riproduzione.
Vogliamo in questo scritto proporre un itinerario di mostre e alcune chiavi di lettura per avvicinarci all’arte contemporanea.
Non proseguiamo per ordine cronologico d’autori, ma per città.
Il nostro viaggio inizia da Milano. Finalmente a Palazzo Reale una mostra importante, che supera la frammentarietà e l’esiguità delle proposte fatte fino ad ora ai cittadini del capoluogo lombardo. Giacomo Balla. La modernità futurista, questo il titolo della mostra monografica dedicata ad uno dei protagonisti del Futurismo pittorico italiano.
Realizzata in occasione del centenario del futurismo e del cinquantenario della morte di Balla (1871-1958) Milano dedica a 37 anni dall’ultima retrospettiva romana un omaggi ad uno dei più geniali maestri del movimento d’avanguardia italiano. La rassegna si pone l’ambizioso scopo di mostrare la parabola espressiva di Balla, a partire a partire dalle esperienza divisioniste e futuriste. In cinque sezioni, attraverso quasi 200 opere, il visitatore è condotto per mano alla scoperta dei caratteri di quella che fu l’antesignana di tutti i movimenti dell’arte d’oggi. Il percorso inizia dal divisionismo e la visione fotografica, con opere dei primi anni del Novecento, nelle quali si nota la formazioni artigianale di Balla quale litografo e fotografo, subito dopo i suoi studi d’accademia. Il tentativo dell’artista fu quello di conciliare il linguaggio ella pittura con quello della fotografia, soprattutto utilizzando audaci inquadrature e pennellate veloci e frammentate tipiche del divisionismo.
Nella seconda sezione Analisi del movimento l’artista studia il movimento delle forme e la loro mutevole plasticità (famosissima la serie Mercurio passa davanti al Sole), mentre la terza sezione indaga la ricostruzione che il Futurismo tentò dell’universo, con i manifesti programmatici del movimento che Balla firmò nel 1915 assieme a Depero. Gli artisti affrontarono il tema della trasdisciplinarietà e del complesso plastico, cioè l’assemblaggio di materiali diversi, tentando di superare la bidimensionalità della pittura. Dopo la sezione Arte - azione futurista, dedicata all’opera di diffusione dei principi del movimento, troviamo
Energie e sensazioni, in cui sono raccolte le opere in cui l’artista si concentra sul concetto di energia come forza degli esseri e come essa venga percepita.
Dalla frammentata visione futurista, nella quale Balla cerca di individuare le linee di forza del reale passiamo ad un artista d’oggi, Giovanni La Cognata (1954), siciliano di Comiso, propone alla Galleria Forni una serie di interessanti quadri di figure e paesaggio attraverso i quali vuole l’artista vuole farci percepire la peculiarità della Sicilia e dell’uomo siciliano.
Sono distese riarse dal sole, campi bruciati sotto la calura implacabile del sud, città deserte e desolate, paragonabili ai gloriosi resti archeologici delle antiche città greche, scorci cittadini, dove i palazzi si addossano in dedali senza vie d’uscita e anche il cielo chiaro, pare essere inglobato in un reticolo fitto e soffocante. Le figure umane, per lo più femminili, rivelano invece un aspetto intimo e segreto del pittore, come se La Cognata osasse mettere in piazza i suoi più intimi affetti: la madre, la moglie, altre donne dagli sguardi dolenti, colte in brani di vita quotidiana, quasi sorprese dallo sguardo attento ed affettuoso del pittore, il quale senza falsi sentimentalismi ce le mostra in tutta la loro grandezza e precarietà.
Sempre della scuderia Forni e Luciano Ventrone (1942), che a Bologna presenta le sue ultime fatiche con il titolo L’eterno presente. Ciò che caratterizza la pittura di Ventrone è uno sguardo mimetico verso il reale, una mimesi che pare fotografia, tanto è fine la pennellata e oggettiva, fino quasi all’iperrealismo, la sua visione.Dopo la serie ormai notissima delle Nature morte, molte anche in questa rassegna, il pittore romano accanto ai nudi femminili, alcuni di indubbia grazia che richiamano alla mente tele di Tiziano o dei pittori seicenteschi, troviamo alcuni paesaggi del deserto. La veduta del pittore si allarga, dal chiuso interno atemporale, caratterizzato da luci chiare e diffuse e da soggetti ben circoscritti, passiamo ora ad ampie e solari visioni: il deserto e le dune modellate dal vento, un apertura verso gli orizzonti sterminati e sconfinati.
Avvalendosi di tecniche raffinate mutuate dagli antichi maestri, ha perseguito il grande obiettivo di portare fino all’estremo i principi della mimesis, nel tentativo di superare in perfezione ed armonia la natura stessa. Ma Ventrone ha modernizzato questa ricerca sia nella scelta dei soggetti sia nella scelta della luce fredda, impersonale che inonda senza pietà le cose e le persone svelandone ogni particolare.
Soggetti prediletti,come già accennato sono frutti o foglie, disposti in cesti o ciotole di legno e pietra, nudi femminili su sfondo neutro, motivo che esclude qualsiasi tipo di suggestione di spazio facendo concentrare lo sguardo dello spettatore sul centro della composizione, con caratteri di incredibile perfezione.
Ottone Rosai e Luciano Minguzzi vengono celebrati in due importanti mostre a Firenze.
A Palazzo Medici Riccardi fino al 25 marzo una mostra monografica dedicata ad Ottone Rosai (1895-1957) a cinquant’anni dalla sua scomparsa. La rassegna è costituita da circa 50 dipinti, provenienti da raccolte pubbliche e private, che raccontano l’attività di Rosai dagli anni ‘10 agli anni ‘50; un percorso che in modo sintetico ci mostra lo sviluppo del linguaggio pittorico dell’artista toscano. Nudi, ritratti, monumenti, strade, interni, colline e paesaggi, nature morte interpretati con un tratto caratteristico per armonia e dolcezza, pur nella sinteticità moderna e che noi oggi nel 2000 sentiamo ancora attuale, denso di energia espressiva e di carica umana. Tra le opere esposte, alcune poco note, altre celeberrime, troviamo: L’uomo della panchina del 1930, Ritratto del padre e Via Toscanella del 1922, Vallesina del 1916 quando il pittore era soldato nella Grande Guerra; poi quadri tratti dai drammatici corpi elastici come Nudo disteso del 1947, Atleta del 1948, Nudo di ragazzo del 1950, campioni di figuratività monumentale che collocano Rosai al vertice delle arti del XX secolo. Documenti, lettere e disegni corredano i quadri, quale utile strumento per approfondire la conoscenza del pittore e proporlo alle ultime generazioni.
A Palazzo Vecchio troviamo invece una rassegna dedicata a Luciano Minguzzi (1911-2004) a pochi anni dalla scomparsa.
L’esposizione intende ripercorrere con opere e disegni la lunga attività dello scultore, a partire da Acrobata del 1950 e Donna con gufo del 1051, opere che mostrano l’amore dello scultore bolognese per la primordiale arte etrusca; si passa poi con l’omaggio di Minguzzi agli arcani animali anticamente ritenuti sacri come Civetta con gabbia del 1952, Due colombe e Due pesci del 1987-89, Gallo del 1999, Oronte del 1970, quest’ultimo è un animale inquietante e metamorfico, quasi una rilettura dell’etrusca Chimera di Arezzo. Si ammirano poi gli studi in legno della seconda opera monumentale dello scultore: la Porta del Bene e del Male in San Pietro in Vaticano del 1977, con le formelle di Sant’Andrea, Giovanni che battezza l’eremita, Tobia e l’angelo, Caino e Abele, Lazzaro risorto ed altre. La mostra si chiude con il bozzetto per Uomini del lager del 1957 e altri disegni che rievocano gli orrori dell’ultima guerra mondiale, con altre opere nate per ricordare la lotta per la liberazione come Impiccati di Casalecchio del 1981, Il grande urlo del 1985 e La fucilazione di Giovanni Minguzzi del 1991.
Da ultimo a Roma la mostra di una giovane artista dallo sguardo intenso e drammatico, Elena Pinzati con Hurt. Da una pittura con ascendenze astratte resa con grandi spatolate alla Congdon, La pittrice in questi anni si è misurata con la figura umana, giungendo a risultati di forte tensione drammatica. In questa serie di lavori Elena Pinzati delinea dei volti, non semplici ritratti ma ritratti interiori, moti dell’animo costruiti con una materia liquida, a tratti nitida a tratti soffusa ed evanescente, una sorta di dissolvenza dell’immagine. L’artista, partendo da scatti fotografici, rielabora poi sulla tela quanto ha visto, fissando quei particolari che l’occhi asettico del fotografo non saprebbe dare. Gli incarnati dei volti, cosi opalescenti, danno l’idea di figure sospese tra reale e immaginario, ora si presentano su sfondi indefiniti, altre volte paiono confondersi con il fondo stesso, i volti dai tratti irregolari si fondono, si liquefano e diventano simbolo della nostra esistenziale inconsistenza.
Ma nel volto sono gli occhi che netti si stagliano e muti ci interrogano, ci attraggono e chiedono a noi, non neutrali spettatori una possibile risposta.
La drammaticità delle tavole viene bene resa non solo dai soggetti ma anche dal modo di stendere la materia pittorica, liquida, come già si è accennato, e quasi sfuggente. A sé stante è la serie dei bambini morti. “…eram quasi agnus…” recita un responsorio della Settimana Santa: come non vedere, in queste tavole, tutta l’innocenza martoriata di oggi? Dai bambini di Beslan, fino alle violenze che ogni giorno si perpetuano sugli innocenti, fino ai bambini che non vedranno mai la luce.
Una visione di alta tensione tragica, se non fosse per la luce che inonda le tele e pare quasi foriera di pace e resurrezione.
Giacomo Balla. La modernità futurista
Milano - Palazzo Reale
15 febbraio 2008 - 2 giugno 2008
Orari: lunedì 14.30-19.30; martedì - domenica 9.30-19.30; giovedì 9.30-22.30
Biglietti: 9€ intero, 7€ ridotto, 4,50€ scuole
Informazioni: www.mostraballa.it
Giovanni La Cognata - Storie e ritratti di Sicilia
Milano - Galleria Forni (Via Fatebenefratelli 13)
14 febbraio 2008 - 22 marzo 2008
Orari: 10.00-13.00; 16.00-19.30 lunedì e domenica chiuso
Ingresso libero
Informazioni: www.galleriaforni.it
Luciano Ventrone - L’eterno presente
Bologna - Galleria Forni (Via Farini 26)
19 gennaio 2008 - 5 marzo 2008
Orari: 9.30-13.00; 16.00-19.30 chiuso lunedì e domenica
Ingresso libero
Informazioni: www.galleriaforni.it
Ottone Rosai
Firenze - Palazzo Medici Ricccardi
26 gennaio 2008 - 25 marzo 2008
Orari: tutti i giorni 9.00-19.00
Biglietti: 5€ intero, 3,50€ ridotto
Informazioni: www.palazzo-medici.it
Minguzzi sculture e disegni
Firenze - Palazzo Vecchio
31 gennaio 2008 - 24 febbraio 2008
Orari: 10.00-13.00; 15.00-19.00 chiuso il lunedì
Ingresso libero
Informazioni: www.lucianominguzzi.it
Elena Pinzuti - Hurt
Roma - Galleria Le Opere (Vicolo della Campanella 10)
7 febbraio 2008 - 29 febbraio 2008
Orari: da mercoledì a sabato 16.00-20.00
Ingresso libero
Informazioni: www.gallerialeopere.it