Non solo design
- Autore:
- Curatore:
- Fonte:

Fino al 21 aprile Milano è la capitale italiana del design, un’espressione artistica tipica della moderna società di massa.
Eppure Milano non è solo design, sono aperte in queste settimane mostre di grande interesse e grande respiro, quindi in questo numero vogliamo condurvi alla scoperta di alcune mostre d’arte moderna e contemporanea aperte nella metropoli lombarda.
Iniziamo con uno dei maestri dell’arte del Novecento Odilon Redon (1840-1916). Presso lo spazio espositivo Siniscalcoarte fino al 31 maggio una mostra sul maestro del simbolismo francese dal titolo Odilon Redon. Sogni, chimere e misteri. Nell’universo creativo di Redon la grafica occupa uno spazio privilegiato, infatti fino agli anni ‘90 del XIX secolo egli si dedica prevalentemente alle incisioni e ai disegni, in particolare a disegni a carboncino singolari e rarefatti, che sono esposti a Parigi e da cui nasceranno poi le incisioni e le litografie.
Tema ricorrente è il fantastico, il mondo del sogno e dell’irreale che si lega ai motivi della mitologia e della agiografia, fino al tentativo di riprodurre l’interiorità insondabile dell’uomo. In mostra si potranno ammirare le rae tirature delle illustrazioni de I fiori del male di Baudelaire o quelle de Le tentazioni di sant’Antonio di Flaubert.
Giacomo Balla (1871-1958) è uno dei protagonisti dell’arte futurista, arte d’avanguardia che proprio in Milano si sviluppa e lascia i suoi più significativi esempi. Palazzo Reale dedica un’importante mostra monografica a questo artista, ripercorrendo tutte le diverse fasi della sua produzioni pittorica.
Finalmente a Palazzo Reale una mostra importante, che supera la frammentarietà e l’esiguità delle proposte fatte fino ad ora ai cittadini del capoluogo lombardo. Giacomo Balla. La modernità futurista, questo il titolo della mostra monografica dedicata ad uno dei protagonisti del Futurismo pittorico italiano.
Realizzata in occasione del centenario del futurismo e del cinquantenario della morte di Balla (1958) Milano dedica a 37 anni dall’ultima retrospettiva romana un omaggi ad uno dei più geniali maestri del movimento d’avanguardia italiano. La rassegna si pone l’ambizioso scopo di mostrare la parabola espressiva di Balla, a partire a partire dalle esperienza divisioniste e futuriste. In cinque sezioni, attraverso quasi 200 opere, il visitatore è condotto per mano alla scoperta dei caratteri di quella che fu l’antesignana di tutti i movimenti dell’arte d’oggi. Il percorso inizia dal divisionismo e la visione fotografica, con opere dei primi anni del Novecento, nelle quali si nota la formazioni artigianale di Balla quale litografo e fotografo, subito dopo i suoi studi d’accademia. Il tentativo dell’artista fu quello di conciliare il linguaggio ella pittura con quello della fotografia, soprattutto utilizzando audaci inquadrature e pennellate veloci e frammentate tipiche del divisionismo.
Nella seconda sezione Analisi del movimento l’artista studia il movimento delle forme e la loro mutevole plasticità (famosissima la serie Mercurio passa davanti al Sole), mentre la terza sezione indaga la ricostruzione che il Futurismo tentò dell’universo, con i manifesti programmatici del movimento che Balla firmò nel 1915 assieme a Depero. Gli artisti affrontarono il tema della trasdisciplinarietà e del complesso plastico, cioè l’assemblaggio di materiali diversi, tentando di superare la bidimensionalità della pittura. Dopo la sezione Arte - azione futurista, dedicata all’opera di diffusione dei principi del movimento, troviamo
Energie e sensazioni, in cui sono raccolte le opere in cui l’artista si concentra sul concetto di energia come forza degli esseri e come essa venga percepita.
Sempre a Palazzo Reale un altro gigante della pittura contemporanea, Francis Bacon (1909-1992). Irlandese di origine, approda al successo solo nei primi anni Cinquanta con una pittura basata su una forte carica drammatica ed emotiva che distorce la realtà e l’umanità, conferendo così un volto “non-volto” alla tragedia dell’uomo contemporaneo, che stenta, schiacciato dalla tecnologia, dalla storia, dalla incomunicabilità a trovare una sua identità, invano ricercata e mutuata dai grandi esempi del passato. La sua opera, dai piccoli intensissimi ritratti ai monumentali trittici, risulta contraddistinta da valenze simboliche personali, ricche anche di allusioni cinematografiche, letterarie e religiose, ed è sostenuta da un’eccezionale perizia esecutiva e da profonda partecipazione emozionale.
Gli esseri che Bacon dipinge sono quindi immagini della sua vita tormentata e immagini dell’uomo d’oggi, schiacciato e deformato dall’inconsistenza e insignificanza del vivere, perché catturato dalla rete del benessere che mutila le sue più profonde esigenze umane, in un anelito disperato di felicità.
Presso il Palazzo delle Stelline un altro grande artista italiano Mario Siron(1885-1961). Attraverso 50 dipinti si percorre la parabola artistica ed umana di Sironi: dagli entusiasmi del fascismo fino al crollo delle ideologie e gli anni drammatici della Seconda Guerra Mondiale. Gli ultimi anni della sua vita furono funestati anche da gravi lutti familiari e dallo smarrimento di tutte le sue convinzioni politiche ed artistiche. Questa drammaticità trova eco nelle opere di questo ultimo decennio di vita con i mesti e cupi paesaggi urbani, con la serie delle figure inginocchiate come La penitente, o la lieve serenità de Tre cime di Lavaredo, fino all’opera Apocalisse con la visione tragica di un crolla metafisico e irreversibile che colpisce non tanto la natura quanto gli uomini e che viene accolto con silenzio e rassegnazione.
Arriviamo ora ad artisti contemporanei come ad esempio Pino Pedano
(1944). Presso la chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa si tiene un’iniziativa di forte valore simbolico con la mostra Luce, grazie all’allestimento di 12 grandi sculture lignee valorizzate dalle installazioni luminose di Dan Flavin. Queste sculture si arricchiscono sotto la luce iridescente di Flavin e il legno grezzo e materiale si trova dinamicamente in sintonia con l’immaterialità della luce. Dice lo scultore “La mia arte è ora tutta rivolta al recupero delle nostre radici, per liberarci dalla paura e dall’isolamento a cui i falsi bisogni della società dei consumi ci portano e, spezzano tutti i legami con gli altri e con Dio, ci schiacciano nella solitudine e nella paura interiore.” Nelle opere di Pedano si può trovare la ricerca di una nuova “arte spirituale” e i valori profondi dell’esistenza, legati al rispetto dell’uomo e della natura, dove il legno e la luce diventano espressione di un’armonia e di una catarsi in cui trovare un nuovo equilibrio.
Sempre molto interessanti le mostre presentate nella piccola galleria Previtali, sui Navigli. In queste settimane sarà possibile ammirare i quadri di Yoon Si Young di origine coreana nella mostra monografica Milano, New York, Seul. L’artista ci propone la visione di tre metropoli: Milano, New York e Seul. Nessuna differenza appare tra le prime due città: i tagli delle strade, la gente indaffarata. L’occhio lucido ed attento di Soon sa cogliere l’ansia di chi vive in città, la vita frenetica, la rifrazione della realtà negli specchi delle vetrine, eppure la veduta non è fredda registrazione del dato, ci pare un occhio attento, garbato anche se non incantato dalle allettanti proposte del mondo moderno. Di Seul ci viene proposta la nascosta vita musicale, gli spettacoli di quel lontano oriente che viene colto dall’artista in modo semplice e concreto.
Da ultimo una mostra fotografica dell’artista- regista iraniano Abbas Kiarostami (1940) dal titolo Snow White.
Viene presentata alla galleria Ciocca la serie di immagini in bianco e nero realizzate nel 1978, già esposte nei principali musei del mondo. Si tratta di visioni naturali, con una particolare attenzione agli alberi e ai motivi che4 essi disegnano con le loro forme, con le ombre dei tronchi e dei rami sulla superficie abbagliante e irregolare della neve. Il risultato è quasi astratto e invita al silenzio ed alla riflessione, ad un immergersi in questa purezza di linee e colori. Talvolta il tutto è spezzato dalla presenza di figure in lontananza, un cane o un cavallo o uno stormo d’uccelli in volo, quasi a creare uno spaesamento. Il paesaggio è spoglio e crudo, ancor più essenziale nella scelta della gamme dei colori: tutte tonalità di grigio e bianco sporco. Scrive l’artista: “Adoro guardare. Guardare in silenzio, soprattutto la natura. Quando si ama qualcuno lo si fotografa, non avete che da vedere il vostro album di famiglia. Il mio album di famiglia è pieno di foto della natura…”.
Odilon Redon. Sogni, chimere e misteri.
Milano - Siniscalco Arte (Via Friuli 34)
28 febbraio 2008 - 31 maggio 2008
Orari: martedì - sabato 10.00-13.00/15.30-19.30
Ingresso libero
Informazioni: www.siniscalcoarte.com
Balla. La modernità futurista
Milano - Palazzo Reale
15 febbraio 2008 - 2 giugno 2008
Orari: tutti i giorni 9:30-19:30, giovedì 9.30-22.30; lunedì 14.30-19.30
Biglietti: € 9,00 intero, € 7,00 ridotto
Informazioni: www.mostraballa.it
Bacon
Milano - Palazzo Reale
5 marzo 2008 - 29 giugno 2008
Orari: tutti i giorni 9.30-19.30, giovedì 9.30-22.30; lunedì 14.30-19.30
Biglietti: € 9,00 intero, € 7,00 ridotto
Informazioni: www.francisbacon.it
Sironi. Gli anni ‘4’ e ‘50. Dal crollo dell’ideologia agli anni dell’Apocalissi
Milano - Palazzo delle Stelline
28 febbraio 2008 - 25 maggio 2008
Orari: martedì- domenica 10.00-20.00
Biglietti: € 6 intero, €4 ridotto
Informazioni: www.stelline.it
Pino Pedano.- Luce
Milano - Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa (Via Neera 24)
19 marzo 2008 - 19 ottobre 2008
Orari: tutti i giorni 8.00-12.00/16.00-19.00
Ingresso libero
Informazioni: www.pinopedano.it
Yoon Si Young. Milano, New York, Seul
Milano - Galleria Previtali (Via Lombardini 14)
Orari: tutti i giorni tranne lunedì e domenica 16.00-19.30
Ingresso libero
Informazioni: www.galleriaprevitali.it
Abbas Kiarostami - Snow White
Milano - Ciocca Arte Contemporanea (Via Lecco 15)
Orari: tutti i giorni 14.00-19.30 tranne lunedì e domenica
Ingresso libero
Informazioni: www.rossanaciocca.it