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Antiche e moderne passioni

Autore:
Roda, Anna
Fonte:
CulturaCattolica.it
Le proposte di questo numero spaziano in tutto il territorio dello Stivale e spaziano anche nel tempo, dall’antichità classica fino ai nostri giorni. Tanta eterogeneità di iniziative con, a nostro avviso, una costante: la passione per ciò che l’uomo vede attorno a sé o per ciò che lo ha preceduto.

Ad Aosta, presso il Museo Archeologico regionale, una interessante mostra che intende valorizzare le ricchezze di Aosta romana offrendo nel contempo una riflessione sulla complessa linea di sviluppo del gusto antiquario umanista, che vide dopo un primo apprezzamento generico delle antichità romane, un progressivo affinarsi delle conoscenze sino all’affermarsi di un approccio filologico.Fin dal Medioevo, e con un incremento nel Rinascimento e nel primo Manierismo, si assiste a un consapevole reimpiego di materiali costruttivi e di varia natura tratti dalle vestigia antiche esistenti nella penisola e provenienti da scavi archeologici.per lo più occasionali Spesso questi reperti erano ricontestualizzati, fino a formare nuove opere d’arte. In questo contesto Aosta si propone come sede ideale per sviluppare una tematica sullo spoglio collezionistico delle vestigia romane per l’imponente quantità di resti che conserva e per il saccheggio probabilmente sistematico cui deve essere stata soggetta nel tempo proprio a vantaggio dei collezionisti e dei dinasti che attraverso l’aulicità di resti e materiali ammantarono di quella autorità ‘augustea’, che irradiava dal possesso di tali beni, la propria legittimazione all’esercizio del potere. Il visitatore potrà anche ammirare capolavori di pittura e scultura di artisti quali Arnolfo di Cambio, Lorenzo Ghiberti, Filippino Lippi, Sandro Botticelli e Giambologna che dialogheranno con oggetti di arte applicata, manufatti antichi in pietre dure, sculture classiche e frammenti architettonici.

Sempre sul tema dell’antichità classica è la mostra che si tiene a Roma dal titolo La lupa e la sfinge. Roma e l’Egitto dalla storia al mito. Le grandi passioni per le epoche antiche, passioni che diventano talvolta “manie”, sono una costante nella storia dell’uomo, esempio ne è la mostra appena citata. Tra le grandi civiltà e città del passato Roma è certamente quella che ha avuto un rapporto diretto e costante con l’antico Egitto. Fu un amore di straordinaria durata. Nel Seicento Bernini innalzò la Fontana dei Fiumi, ma anche nel secolo successivo il fascino dell’Egitto rimaneva immutabile.Le opere esposte documentano, con qualche straordinaria eccezione, l’ampio arco cronologico che va dal I secolo a.C. sino alla Età dei Lumi, durante il quale l’Egitto da “storia” diventa mito e da “Egittomania” si trasforma in “Egittofilia”. La suggestiva esposizione si conclude, con una chiara allusione alle atmosfere del Flauto Magico, con la ricostruzione della sala egizia della Galleria Borghese, la più nota tra le molte realizzate nel Settecento, presente in mostra con tre interessanti tele di Tommaso Conca, dipinte per il principe Marco Antonio Borghese, e due statue di Antoine-Guillaume Grandjacquet, espressioni di un singolare gusto neoclassico e provenienti dal Louvre.

La Regione Marche con la Comunità Montana Esino-Frasassi ha realizzato un’interessante mostra dedicata al monachesimo marchigiano. Si tratta di una mostra itinerante costituita da più di 20 pannelli e oltre 100 foto raccontano le origini, le vicende, i luoghi, le tradizioni ed i tanti volti del fenomeno monachesimo che, a partire dal VII-VIII secolo, ha interessato tutta la nostra regione, penetrando attraverso i percorsi vallivi lungo gli antichi tracciati viari romani. Un fenomeno che ha modificato non solo i paesaggi, con le imponenti opere di bonifica attuate dai monaci, ma anche il tessuto economico, sociale e culturale del nostro territorio. L’ambiente, l’arte, il folclore, ma anche la tradizione eno-gastronomica rivelano ancora oggi, infatti, il legame profondo con una tradizione religiosa e spirituale che trova le sue radici principalmente nella matrice benedettina e nella diffusione della sua regola.
Le quasi 100 abbazie - presenti nelle Marche durante il periodo di massima espansione del monachesimo (IX-XIV sec.) ed ancora in buona parte visitabili – divennero nel tempo veri e propri “centri di potere” e “centri di propulsione culturale”, per i legami mai interrotti con le rispettive chiese madri e per il ruolo che gli stessi monaci ebbero nella diffusione dei testi scritti come anche dei saperi pratici (tecniche agricole, medicina, cucina, ecc.), condivisi con le locali comunità. Ma le stesse abbazie sono anche capolavori di architettura, un’architettura sobria che, nello spirito del monachesimo, ben si inserisce nel paesaggio divenendone parte integrante. La rassegna è stata realizzata a più mani, articolandosi in sei sezioni espositive, che evidenziano, in forma sintetica e divulgativa, il ruolo e l’importanza degli insediamenti benedettini nelle Marche. Oltre a fornire le caratteristiche generali del fenomeno, tra gli aspetti peculiari particolare spazio è stato riservato agli elementi costruttivi, planimetrici e tipologici che caratterizzano tali complessi architettonici; agli apparati decorativi, comprendenti il corredo scultoreo e pittorico; alla descrizione degli scriptoria, luoghi del monastero deputati alla scrittura e alla decorazione dei codici, nonché alla loro conservazione. Un tema specifico è dedicato al fenomeno del monachesimo al femminile, che vanta nelle Marche rilevanti presenze e una lunga tradizione, mentre un’altra sezione fa riferimento alle tipologie iconografiche dei principali santi e beati benedettini raffigurati nell’arte marchigiana.

All’interno della manifestazione, un Capolavoro per Milano, presso il Museo Diocesano di Milano dal 1 ottobre si potrà ammirare la stupenda tavola di Sandro Botticelli, Giuditta. La tavola si data intorno al 1470, in quella fase in cui Botticelli elimina progressivamente il chiaroscuro, proponendo una particolare interpretazione delle leggi prospettiche rinascimentali, cercando la definizione del movimento delle figure tramite eleganti evoluzioni dei panneggi. Le figure, in questo modo, grazie alla particolare e raffinata incidenza della luce e alla ricercatezza ornamentale basata su un accentuato uso degli elementi lineari e cromatici, appaiono come eleganti silhouette più che corpi tridimensionali, aprendo a quella svolta stilistica che caratterizzerà l’arte del maestro fiorentino nei suoi anni maturi. Per l’occasione, sarà esposta anche un’altra tavola del Botticelli, La scoperta del cadavere di Oloferne, sempre proveniente dagli Uffizi, che completa idealmente il progetto narrativo dell’artista.
Sempre nel capoluogo lombardo un’interessante rassegna proposta dal Museo Popoli e Culture del Pime. I missionari nei loro impegnativi viaggi in terre lontane furono non solo i promotori di una nuova religione, ma anche gli educatori e i civilizzatori di popolazioni che spesso vivevano allo stato primitivo. Questi religiosi erano anche uomini di cultura, scienziati e persone curiose di ciò che c’era attorno a loro. Il Pime con la mostra Missione e Natura, vuole far conoscere al grande pubblico anche questa attività dei missionari milanesi. La mostra ruota attorno all’interessante collezione entomologica di padre Carlo Brivio, studioso di entomologia recentemente scomparso, che ha donato la sua raccolta al Museo di Storia Naturale di Milano. L’esposizione è inoltre arricchita da una selezione dell’erbario del Museo Etnografico e di Scienza Naturali dei Missionari della Consolata di Torino. In mostra si potranno ammirare antichi testi contenenti le osservazioni dei missionari sulla flora e la fauna dei paesi extra-europei e i loro contributi alla divulgazione scientifica.

A Rivarolo Mantovano, uno sperduto paese tra il Po e l’Oglio, si apre un’interessante rassegna dedicata alla nobile famiglia dei Gonzaga, famiglia che fu una delle più importanti committenti d’arte nel Rinascimento italiano. Rivarolo ritornerà così ad essere un centro di arte e di cultura, dopo i secoli di buio e dimenticanza. L’itinerario di visita, diviso in tre sezioni, è preceduto da una introduzione affidata ad un video documentario girato per l’occasione. La prima sezione, è costituita dalla cosiddetta “ Sala delle Città “ in cui troveranno posto mappe o vedute antiche delle città dominate da questi rami Gonzaga (Gazzuolo, Bozzolo, Rivarolo, S. Martino, Sabbioneta, Commessaggio, Pomponesco, Ostiano, Isola Dovarese ecc.) oltre a dipinti e incisioni in cui compaiono scorci o visioni di insieme delle stesse. La seconda proporrà una straordinaria sequenza di dipinti, sculture, medaglie, incisioni riguardanti i Gonzaga di Rivarolo e Sabbioneta (da Gianfrancesco a Isabella, figlia di Vespasiano) mentre la terza sezione ospiterà le effigi dei Gonzaga di Rivarolo, Gazzuolo, Bozzolo e San Martino.La mostra idealmente continua nel territorio con visite ai luoghi gonzagheschi che coinvolgono Sabbioneta ma anche le molte altre località che conservano testimonianze importanti dei “Gonzaga delle nebbie”. La vita di corte e di popolo tra Rinascimento e Barocco verrà fatta rivivere, oltre che dalla mostra, da una serie di proposte turistiche, manifestazioni storiche e culinarie che uniranno le terre intorno a Rivarolo Mantovano, riproponendo l’ospitalità che le aveva rese celebri ai tempi dei Gonzaga e delle loro corti.



Augusta Fragmenta.
Vitalità dei materiali dell’antico da Arnolfo di Cambio a Botticelli a Giambologna
Aosta – Museo Archeologico
13 giugno-26 ottobre 2008
Orari: tutti i giorni dalle 9 alle 19
Biglietti 5€ intero, 3.50€ ridotto
Informazioni: www.regione.vda.it

La lupa e la sfinge. Roma e l’Egitto dalla storia al mito
Roma – Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo
11 luglio -9 novembre 2008
Orari: martedì – domenica 9.00- 19.00, chiuso il lunedì
Ingressi: integrato Mostra / Museo 8.50€ intero, 6€ ridotto
Informazioni: www.castelsantangelo.com

Monachesimo nelle Marche. Segni e suggestioni
Offida – Abbazia Santa Maria della Rocca
27 settembre 2008 – 19 ottobre 2008
Serra San Quirico – Abbazia di Sant’Elena
25 ottobre 2008 – 16 novembre
Informazioni: www.cmesinofrasassi.it

La Giuditta di Sandro Botticelli
Milano – Museo Diocesano
1 ottobre 2008 – 14 dicembre 2008
Orari: tranne il lunedì 10.00-18.00
Biglietti: 8€ intero, 5€ ridotto, 2€ scuole
Informazioni: www.museodiocesano.it

Missione e Natura. Contributi missionari alle scienze naturali e alla difesa dell’ambiente
Milano – Museo Popoli e Culture (Pime)
21 settembre 2008 – 31 ottobre 2008
Orari: lunedì-sabato 9.00-12.30/14.00-18.00
Ingresso libero
Informazioni: www.pimemilano.com

I Gonzaga nelle nebbie. Storia di una dinastia cadetta nelle terre tra Oglio e Po.
Rivarolo Mantovano – Palazzo Pubblico
13 settembre 2008 – 30 novembre 2008
Orari: tutti giorni 10.00-19.00
Biglietti: 5€ intero, 3€ ridotto
Informazioni: www.igonzagadellenebbie.it
Ingresso libero.

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