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Ancora modernità

Autore:
Roda, Anna
Fonte:
CulturaCattolica.it
Il numero che proponiamo indaga ancora l’arte moderna e contemporanea, indaga alcuni grandi artisti o movimenti d’avanguardia, per concludere con una coda su alcune rassegne d’arte antica che prossimamente chiuderanno.

Ad Orta San Giulio (No) fino al 16 novembre sarà possibile visitare l’interessante esposizione del capolavoro incisorio di Chagall, Le anime morte. Tale opera artistica commenta l’omonimo romanzo incompiuto di Gogol, che narra del truffatore Čičicov che tenta di fare fortuna con mezzi disonesti e percorre la campagna per comperare “anime morte” cioè i servi della gleba.
Le tavole di Chagall rileggono il testo gogoliano e ne disegnano il lungo viaggio nei territori dell’umanità, con ampi richiami ai paesaggi russi e ai personaggi che lo stesso pittore conobbe nella sua patria d’origine. Fu proprio Chagall che nel 1923 a Parigi propose all’editore Vollard, noto promotore degli impressionisti e post-impressionisti, di corredare con le sue incisioni la pubblicazione del testo di Gogol. Chagall incise le prime lastre nel 1924, concludendole verso il 1925 e stampandole nel 1927. Vollard, pur entusiasta del risultato ne rimandò la pubblicazione, che venne portata a termine solo dopo la sua morte dall’editore Tériade nel 1948.

Il manifesto pubblicitario è certamente invenzione moderna; esso nasce con la seconda rivoluzione industriale nella seconda metà dell’Ottocento. Fin dalle sue origini gli artisti, anche per sbarcare il lunario, si dedicarono a questa espressione artistica. Forlì dedica forse la più ampia rassegna dedicata all’arte della pubblicità dal titolo L’arte della pubblicità. Il manifesto italiano e le avanguardie 1920-1940. La mostra comprende cinque sezioni e presenta circa 200 pezzi di oltre sessanta autori. Si prende avvio con la sezione Richiami classici e nuovi modelli, la donna e l’uomo moderni, poi La meccanizzazione e il gioco della figura umana dove troviamo opere di Depero, Dudovich e altri interpreti. Molti manifesti, in tema futurista, sono dedicati alla velocità con la celebrazione delle grandi imprese automobilistiche e aeronautiche (equi troviamo opere di Lucio Fontana, Balla, Di Lazzaro). I cartellonisti avevano anche commissioni ufficiali dallo Stato e dal Regime: ecco allora le opere sulle Italiche Virtù. Un’ultima sezione è dedicata alla Astrazione della forma con opere di Sironi, Boccasile, Bertelli.
Il periodo di massimo sviluppo del cartellone pubblicitario in Italia fu tra le due guerre mondiali; esso divenne il veicolo prediletto dagli imprenditori e dal pubblico per dare un’idea nuova dell’Italia, che si vuole dinamica, veloce, arguta e nel contempo sicura ed assertiva. A dialogare con i manifesti troviamo anche sculture, bozzetti, riviste fotografie, libri illustrati per dimostrare il continua trasmigrare di idee e soluzioni figurative da un campo all’altro delle arti.

A Perugia nella prestigiosa sede di Palazzo Baldeschi è possibile ammirare una nutrita serie di importanti opere d’arte, frutto della passione collezionistica di dell’italiano Giuseppe Ricci Oddi e dei coniugi americani Duncan e Elisa Phillips.
Della collezione americana si presenta una selezione dei maggiori artisti del Novecento europeo, come Corot, Courbet, Manet, Monet, Bonnard, Van Gogh, Cezanne, Modigliani, Kandinsky, Braque, Picasso. Dalla collezione italiana troviamo invece opere di maestri dell’Otto-Novecento italiano tra cui Fattori, Casorati, Carrà, De Pisis.
Questa è sicuramente un’importante occasione per ammirare opere dei più grandi artefici dell’arte europea.

Dire Brescia da alcuni anni è sinonimo di arte moderna, anzi di impressionismo. Grazie alla macchina organizzativa bene oliata di Goldin e di Linea d’Ombra, ogni evento bresciano è stato un successo con migliaia e migliaia di visitatori.
Spesso le mostre, dobbiamo confessarlo, non erano di grande qualità: accanto ai tre-quattro capolavori ruotavano poi una miriade di quadri secondari, poco belli e poco interessanti. Anche questa volta Goldin deve andare alla ricerca di opere minori di Van Gogh, o per lo meno opere di un Van Gogh poco noto al grande pubblico. Ammetto che la mia preferenza va a questa produzione sconosciuta del grande maestro olandese: opere di piccolo formato, su carta, quasi appunti e bozzetti, scarsità di colore e tinte forti, ma soprattutto matita e carboncino.
Un Van Gogh irriconoscibile per la stragrande maggioranza dei suoi cultori.
Forse però sono tra le opere più intime e personali dell’artista, testimoni del periodo da lui passato come predicatore nella zona mineraria del Borinage o a Nuenen. La mostra consta di 85 opere disegnate e oltre dieci quadri per seguire la vicenda artistica di Van Gogh, dalle prove pittoriche nelle zone minerarie, fino allo schiarirsi della tavolozza verso la maturità della sua vita.

Facciamo ora un salto di tempo e argomento, solo per non mancare di segnalare alcune importanti rassegne che stanno per chiudere.
A Fermo (AP) sta per chiudersi la mostra dedicata a Vincenzo Pagani (1490-1568) un maestro ingiustamente trascurato dagli studi e dal pubblico, di cui questa è la prima mostra monografica. Un itinerario ricco ed interessante costituito da cinquanta opere, molte provenienti dall’estero. La mostra vuole seguire il percorso artistico del Pagani evidenziando come l’artista marchigiano fosse riuscito a bilanciare e a mediare le diverse tendenze pittoriche della sua epoca, trovando una sua strada personale che lo colloca tra il fasto suggestivo di Crivelli e il classicismo di Raffaello. Dietro alle sue pale troviamo incantevoli squarci di paesaggi collinari del fermano, notiamo l’attenta resa di colori e panneggi, i tratti dei personaggi in bilico tra idealità e realismo. La maggior parte della produzione dell’artista fu di carattere sacro, per tutta la sua vita decorò pale d’altare destinate a chiese, conventi, cappelle private, motivo che da un lato denota la sua operosità e notorietà e dall’altra la sua autentica e convinta devozione personale.

Chi è appassionato dell’esotico e del lontano non può lasciarsi scappare la mostra che sta per chiudersi a Torino, presso il Museo di Antichità. Attraverso 200 pezzi, tra cui sei soldati di terracotta, si potrà scoprire il gusto, l’estetica e le capacità artistiche dell’arte cinese.
Il curatore, Maurizio Scarpari, in un’intervista ha evidenziato come si sia voluta mostrare la cina nel suo momento più alto, dal primo al secondo impero, seguendo un percorso cronologico e talvolta scenografico. Le opere provengono da 36 dei principali musei cinesi e sono rappresentative di delle diverse arti: lacche variopinte e bronzi dorati dell’epoca Han, gres invetriati della dinastia Wu, pietre calcaree e marmi della dinastia Tang, tra cui un prezioso Buddha in pietra calcarea che si trova proprio all’ingresso della rassegna, quasi a presidiarla.

Già abbiamo parlato da questo spazio di Raffaella Surian. In questo mese di ottobre, per chi sta a Milano, è possibile ammirare, presso la Galleria Mercante di Stampe la mostra Un mondo altro. Il curatore del catalogo, Marco Fragonara, così introduce la mostra:” Sulla lunga scia del meraviglioso, che ha attraversato i secoli e la storia, si situa anche il lavoro recente, incline alle ampie fughe fantastiche del Surrealismo, di Raffaella Surian, in cui il colore è vero protagonista. Sono i colori della meraviglia, dei luoghi più nascosti dell’Io. Sono essi a non mascherare la realtà, quanto piuttosto a farla apparire, dandole forma e materia, per mettere in evidenza il continuo morire e risorgere dell’essere. Un inno alla vita, quindi, che passa attraverso la morte. Un lungo viaggio nell’immaginario, dove l’artista esprime non tanto la felicità, che resta sempre irraggiungibile, quanto piuttosto la gioia che supera l’intensità di un’esperienza vissuta, inducendoci a guardare la realtà con occhi diversi. I lavori recenti di Surian esprimono il senso di quella gioia essenziale che è in noi, là dove luce, dinamismo e slancio riescono a superare ogni contrarietà, dato che la gioia, come diceva Bernanos, è ‘la forma carnale della speranza’“.
Da ultimo sempre nel capoluogo lombardo una mostra presso la Galleria Forni per festeggiare i dieci anni di apertura 1998-2008. Nel corso di questo decennio si sono susseguite mostre di pittori e scultori, di diverse generazioni, carattere ed ispirazione, ma il punto di contatto che la Galleria ha sempre voluto mantenere è stata ed è l’attenzione alla linea figurativa. Questo elemento, di fatto, di pone come anello di congiunzione con l’arte del passato, senza per questo essere un nostalgico ritorno all’antico, ma uno spunto e stimolo per trovare nuove strade anche nell’arte contemporanea. Tra gli artisti in mostra troviamo quelli che fanno parte della scuderia Forni: Ventrone, Velasco, Corona, Bottoni, La Cognata, Tonelli e molti altri.

Chagall. Le anime morte di Gogol
Orta San Giulio (No) - Palazzo Penotti Ubertini
27 luglio 2008 - 16 novembre 2008
Orari: martedì - giovedì 10.00-22.00; venerdì-domenica 10.00-23.00
Biglietti: intero 7 €, ridotto 5€

L’arte della pubblicità. Il manifesto italiano e le avanguardie 1920-1940
Forlì - Musei di San Domenico
21 settembre 2008 - 30 novembre 2008
Orari: martedì- venerdì 9.30-13.00/15.00-17.30; sabato e domenica 10.00-18.00
Biglietti: intero 6€, ridotto 4€, gratuito scolaresche

Da Corot a Picasso, da Fattori a De Pisis
Perugia - Palazzo Baldeschi al Corso
15 settembre 2008 - 15 gennaio 2009
Orari: tutti i giorni 10.00-18.00
Biglietti: intero 8€, ridotto 6€, scuole 3€
Informazioni: www.fondazionecrpg.it

Van Gogh. Disegni e dipinti. Capolavori dal Krōller-Müller Museum
Brescia - Museo di Santa Giulia
18 ottobre 2008 - 25 gennaio 2009
Orari: lunedì- giovedì e domenica 9.00-19.00; venerdì e sabato 9.00-20.00
Biglietti: intero 10€, ridotto 8€

Vincenzo Pagani. Un pittore devoto tra Crivelli e Raffaello
Fermo (AP) - Palazzo dei Priori
31 maggio 2008 - 9 novembre 2008
Orari: feriale 10.00-13.00/15.30-18.00; festivi 10.00-13.00/15.30-19.00
Biglietti: intero 8€, ridotto 5€
Informazioni: www.vincenzopagani.it

Il Celeste Impero
Torino - Museo di Antichità
11 luglio 2008 - 13 novembre 2008
Orari: martedì- domenica 10.30-19.30
Biglietti: intero 4€, ridotto 2€
Informazioni: www.museoantichita.it

Raffaella Surian. Un mondo altro
Milano - Il Mercante di Stampe (Foro Bonaparte 54)
9 ottobre 2008 - 31 ottobre2008
Orari: martedì- sabato 10.00-13.00/14.30-19.00
Ingresso gratuito

10 anni pittorici
Milano - Galleria Forni (Via Fatebenefratelli 13)
15 ottobre 2008 - 9 novembre 2008
Orari: tranne domenica e lunedì 10.00-13.00/16.00-19.30
Ingresso gratuito.

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