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La gioia della Pasqua

Autore:
Roda, Anna
Fonte:
CulturaCattolica.it

Il mese di aprile di caratterizza quest’anno per la presenza della festa di Pasqua. Mese di uscite in campagna, in città d’arte o in musei. Ecco allora come sempre le nostre proposte.
Presso il Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo a Roma troviamo una mostra di rara importanza: per la prima volta in Italia è possibile ammirare il tesoro di Morgantina, composto da 16 argenti dorati, con raffinatissime decorazioni figurate realizzate a sbalzo e a cesello, restituiti all’Italia dal Metropolitan Museum di New York. L’insieme comprende pezzi di produzione ed età diverse, acquisiti forse progressivamente, passati poi di anno in anno e tesaurizzati e da ultimo riuniti per essere nascosti in circostanze di pericolo. Gli oggetti recano scritte greche che riportano dediche sacre, notazioni di peso e il nome del presunto proprietario. Tra gli argenti segnaliamo in particolare due grandi coppe con piedi a forma di maschere teatrali che dovevano servire a mescolare il vino con altre sostanze aromatiche. Il luogo di provenienza degli oggetti è da scavi clandestini di Morgantina (località vicino a Enna). I pezzi, databili attorno al III a.C. e ritenuti tra i più raffinati argenti ellenistici conosciuti della Magna Grecia, sono stati restituiti all’Italia grazie ad un accordo tra il nostro Ministero per i Beni culturali e l’importante istituzione museale statunitense.
Giorgione (1478-1510) è uno dei maestri dell’arte italiana del Cinquecento: Castelfranco Veneto (Tv), suo paese natale , gli dedica a 500 anni dalla sua morte un’importante rassegna costituita da ben 18 opere attribuite al Maestro veneto. Giorgione è forse uno degli artisti più enigmatici del Rinascimento, capace di inedite fusioni di significati e grande tecnico nell’uso del colore e di un nuovo equilibrio tra uomo e natura. Dopo un apprendistato veneziano, il giovane Giorgione si fa notare per la frequentazione di letterati, filosofi, uomini di cultura che permeeranno di classicità la sua cultura figurativa. La bellezza dei soggetti e il nuovo uso del colore (a lui si deve l’invenzione della cosiddetta “pittura tonale”) lo renderanno uno dei più richiesti pittori dell’area veneta. La maturità dell’artista si manifesta pienamente con i due capolavori: La Pala di Castelfranco (1502) e La tempesta (1507-1508). Accanto alle emozionanti opere di Giorgione, mai viste tutte insieme, in mostra si possono ammirare altri capolavori dei Maestri veneti suoi contemporanei, come Bellini, Cima da Conegliano e altri che hanno avuto influenza sul nostro artista come Dürer, Sebastiano del Piombo, Perugino e altri a seguire come Tiziano, molto influenzato dall’arte di Giorgione.
Abbiamo già trattato di una mostra dedicata al gesuita Matteo Ricci, ne proponiamo un’altra con sede a Treviso, alla Casa dei Carraresi. Grazie a ben 350 reperti (gioielli, sontuosi abiti di seta, pregiate porcellane, oggetti della vita quotidiana degli imperatori cinesi) è stata ricostruita la vita nella Città Proibita, Pechino, tra il 1406 e il 1421 sotto l’imperatore Yongle, terzo della dinastia Ming. Tra le diverse sezioni che la costituiscono, una è dedicata a Matteo Ricci, il quale contribuì alla vicendevole conoscenza dei due mondi, quello occidentale e quello dell’estremo oriente. Una serie di importanti e rari documenti ricciani fanno capire l’ingegno del gesuita e il suo desiderio a che le due civiltà potessero conoscersi e collaborare. Porpora, giada e oro sono gli elementi che caratterizzarono l’epoca dei Ming, elementi fusi in oggetti diversissimi e per certi aspetti moderni e molto vicini al nostro attuale gusto. Altra importante novità è la presenza di una serie di dipinti che per la prima volta vengono esposti in occidente; si tratta di rotoli di seta con dipinte storie letterarie o descrizioni di vita quotidiana, ritratti e paesaggi diremmo quasi pre-impressionistici, con la sottolineatura del connubio uomo-natura, tipica del pensiero taoista.
Con un salto di quasi quattro secoli arriviamo ad una mostra dedicata all’Ottocento pittorico toscano. A Piacenza presso la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi la rassegna Pittura toscana alla Ricci Oddi. Collezioni a confronto. Il confronto collezionistico proposto è focalizzato intorno agli artisti di ambito toscano presenti con opere di grande rilevanza nella suddetta galleria: grande importanza viene data al movimento macchiaiolo di cui sono presenti opere di Fattori (Sosta di cavalleria, 1861-64), oppure di Telemaco Signorini (Asinello poppante, 1860 ca), troviamo anche quadri di Silvestro Lega, Raffaello Sarnesi e di molti altri. Presenza d’eccezione è il pastello Ritratto di Signora (1880 ca) di Giovanni Boldini. Da segnalare anche un omaggio al macchiaiolo piacentino, Stefano Bruzzi a cui è dedicata un’intera sala. La rassegna si conclude con gli epigoni del movimento, nei quali già si notano accenni al simbolismo come Zandomeneghi e De Nittis.
La vicinanza della Pasqua rende quasi obbligatoria una visita a Bologna, presso la Fondazione Lercaro per ammirare la mostra Georges Rouault. La notte della Redenzione. Attraverso un’ampia selezione grafica di circa un centinaio di fogli vengono presentati i maggiori cicli del pittore francese (1871-1958). Accanto a questo corposo nucleo grafico sono esposti anche alcuni disegni, matrici in rame, lettere e rare prove d’artista, come quelle relative alla grande crocifissione a colori. Rouault è indubbiamente uno dei maggiori pittori del Novecento, testimone del dramma dell’uomo contemporaneo e testimone pure del mistero della Redenzione che porta una inaspettata speranza all’uomo. I temi affrontati dall’artista, infatti, raccontano l’umanità dolente di clown, prostitute, vagabondi, tutte icone dell’uomo d’oggi, le cui maschera attendono la figura luminosa e redentiva del Cristo. Tutto ciò è ben documentato dall’opera Miserere: a partire dalla consapevolezza della condizione di peccato dell’essere umano, delineata nell’esperienza della guerra (il pittore visse su di sé le due guerre mondiali) si giunge poi alla Croce di Gesù, nella quale lo sguardo dell’uomo può trovare misericordia e redenzione.
Tutti conoscono il grande artista e drammaturgo Pirandello, ma quanti sanno che uno dei suoi figli, Fausto, è uno dei pittori più interessanti del Novecento italiano? A Roma, presso la Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea la possibilità di ammirare le opere che Pirandello espose alle Quadriennali del 1935 e del 1939. Fausto nasce a Roma nel 1899 e solo dal 1922 si indirizza definitivamente verso la pittura. A Roma ha l’occasione di incontrare e conoscere artisti come Caporossi e Arturo Martini; nel 1928 parte per Parigi entrando in contatto con i più vivaci ambienti della capitale dell’arte europea. Otterrà sempre numerosi riconoscimenti, pur vivendo un rapporto conflittuale con il famoso padre, un rapporto fatto di rivalità e affetto. Morirà a Roma nel 1975. Tra i ritratti esposti spicca l’unico ritratto del padre, Luigi, ritratto in cui bene emerge la figura poliedrica e tragica dl grande drammaturgo siciliano, altre opere presentano interni quotidiani e dimessi, oppure figure femminili, tra cui spicca Pompilia d’Aprile, modella del pittore e sua futura moglie.
Concludiamo la rassegna pittorica con una mostra dedicata ad un’artista vivente, di cui abbiamo già segnalato alcune iniziative. A Milano troviamo dal 10 aprile la mostra di Anna L’Altrella dal titolo Instancabile allerta. Sara Meda così presenta gli acquarelli luminosi e solari della pittrice: dal suo osservatorio di Varigotti la pittrice Anna L’Altrella contempla il mare in movimento, i colli verdeggianti che si gettano in acqua, le case arrampicate sui versanti. A volte è il paesaggio a entrare dalla finestra spalancata della sua casa, attraverso cui la luce vivifica oggetti quotidiani: un tavolo, alcune sedie, ceste di frutta. Come gli impressionisti dipinge en plein air cogliendo la luminosità e l’energia del reale che trasferisce nei liquidi colori dei suoi acquarelli. Sono colori vivaci, parlanti, un invito guardare con occhi nuovi quanto può passare inosservato, ma che sotto il suo pennello torna stupirci. È soprattutto il mare, con l’incresparsi, l’andare, il tornare, con gli orizzonti infiniti e mai fermi ad attirare la pittrice e il difficile lavoro di fissare sulla carta questo elemento inafferrabile. È la sua bellezza che cattura e ci spinge a correre per ritrovarla ancora.

Facciamo ora uno stacco e dedichiamo alla fotografia. Sempre a Milano presso la piccola, ma molto graziosa galleria Ca’ di Fra’troviamo una mostra dedicata a Mario Giacomelli. Lo stesso Giacomelli così racconta la sua opera fotografica: Per me che uso la macchina fotografica è interessante uscire dal piano orizzontale della realtà, avere la possibilità di un dialogo stimolante perché le immagini abbiano un respiro irripetibile. Riscrivere le cose cambiando il segno, la conoscenza abituale dell’oggetto, dare alla fotografia una pulsazione emozionale tutta nuova….nelle mie foto vorrei che ci fosse una tensione tra luce e neri ripetuta fino a significare prima di ogni scatto che c’è uno scambio silenzioso tra oggetto e anima, c’è un accordo perché la realtà non esca come da una fotocopiatrice, ma venga bloccata in un tempo senza tempo per sviluppare all’infinito la poesia dello sguardo che è per me forma e segno dell’inconscio. Tra le immagini in mostra segnaliamo Lourdes (1954), alcuni scatti di Scanno con la sua malinconia (1957), ai ritratti di Ninna nanna fino alla foto notissima Non ho mani che accarezzino il volto, conosciute dal grande pubblico come “i pretini”.
Ancora fotografia, ma questa volta al Museo della Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (Mi). Le sperimentazioni fotografiche raccolte in mostra si nutrono delle parallele indagini della poetica della materia, cercando di sventare il pregiudizio che la fotografia sia più realistica di altre tecniche artistiche. Eloquente esempio sono le immagini di OlivoBarbieri che lavora sul potenziale della macchia coniugato alla tecnica scultorea della brûlure, i cui effetti di colatura e fusione avvicinano le pellicole all’estetica della Plastiche di Burri. L’astrattismo fotografico del Novecento vuole guardare l’oggetto comune per far emergere da esso un ‘altro’ oggetto, scoprendo nella banalità una inedita novità. In questa prospettiva gli scatti di Franco Fontana operano una riduzione dei paesaggi al loro ‘grado zero’, mettendo a frutto la forza del taglio fotografico per estrarre dalla natura la sua struttura geometrica. L’immancabile Mario Giacomelli invece osserva il paesaggio coltivato come una serie di piani e figure geometriche di perfetta fusione.

Concludiamo con due mostre un po’ particolari. La prima si svolge a Torino, presso il Borgo medioevale ed è dedicata all’uomo che viaggia. L’esposizione vuole fare riferimento al tema del viaggio e al necessario di cui il viaggiatore non può fare a meno. Il bagaglio quindi diventa protagonista assoluto con varie valenze, sia pratiche che psicologiche. L’arco temporale considerato inizia dalla metà dell’Ottocento per giungere fino ad oggi, oltre ad una sezione dedicata al periodo medioevale. Quando si abbandona la propria casa, talvolta per mesi, si tende a portare con sé quegli oggetti che rappresentano i rassicuranti simboli del nostro mondo conosciuto e che fungono da raccordo tra mondo materiale e spirituale, il bagaglio è quindi specchio del viaggiatore, specchio delle sue paure e delle sue inclinazioni. La rassegna è dislocata in diversi ambienti del Borgo ed è costituita da varie sezioni, tra cui: i diversi tipi di bagaglio, oggetti del viaggiatore, , fino al bagaglio medioevale. Uno speciale approfondimento riguarda il baule, bagaglio principe del viaggiatore fino al trionfo del trasporto aereo.

Da ultimo a Firenze una serie di mostre all’interno della manifestazione Firenze Scienza. Le collezioni, i luoghi e i personaggi dell’Ottocento. Si tratta di quattro mostre che intendono presentare alcuni aspetti della scienza fiorentina del secolo XIX. Presso Palazzo Medici Riccardi troviamo la mostra Firenze 1829. Arte, scienza e società. In nove sezioni, attraverso sculture, dipinti, disegni e suppellettili varie, anche scientifiche, viene presentata la situazione urbanistica della Firenze pre-risorgimentale, il gusto e gli interessi collezionistici dell’epoca, gli aspetti filantropici e di progresso che caratterizzarono la società ottocentesca. Presso il Museo di Storia della Scienza – Museo Galileo troviamo la mostra La Fisica a Firenze nell’Ottocento e modelli da utilizzare. In essa viene ripercorso lo sviluppo delle discipline fisiche nell’Imperial Regio Museo di Fisica e Storia Naturale tra il 1829 e il 1859, con protagonisti quali Vieusseux, Amici, Gazzeri. In mostra sono presenti anche modelli di macchine fisiche utilizzate per alcuni esperimenti. Nella sezione Specola del Museo di Storia Naturale viene allestita la rassegna, La Tribuna di Galileo e la Specola fiorentina. In occasione delle celebrazioni galileiane è stata riallestita l’antica specola con relativi telescopi, modelli in cera e testi dei primi congressi scientifici ottocenteschi. Da ultimo presso la Fondazione Scienza e Tecnica – gabinetto di Fisica la mostra La didattica delle scienze nell’800: sono esposte macchine e attrezzature delle collezioni dei Lorena utilizzate per l’insegnamento delle scienze.

Il tesoro di Morgantina
Roma – Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo
20 marzo 2010 – 23 maggio 2010
Orari: tutti i giorni 9.00- 19.45 Biglietti: 7€ intero, 3,5 € ridotto

Giorgione
Castelfranco Veneto (TV) – Museo Casa Giorgione
12 dicembre 2009 – 11 aprile 2010
Orari: tutti i giorni 9.00-19.00
Biglietti: 10€ intero, 8€ ridotto
Informazioni: www.giorgione2010.it

I segreti della città proibita – Matteo Ricci alla corte dei Ming
Treviso – Casa dei Carraresi
24 ottobre 2009 – 9 maggio 2010
Orari: martedì - mercoledì e giovedì 9.00-19.00; venerdì - sabato e domenica 9.00-20.00
Biglietti: 10€ intero, 8€ ridotto
Informazioni: www.laviadellaseta.info

Pittura toscana alla Ricci Oddi. Collezioni a confronto
Piacenza – Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi
13 settembre 2009 – 2 maggio
Orari: tutti i giorni 10.00-13.00/15.00-18.00, chiuso il lunedì
Biglietti: 6€ intero, 4,5€ ridotto, 3€ scuole
Informazioni: www.riccioddi.it

Georges Rouault. La notte della Redenzione
Bologna – Raccolta Lercaro (Via Riva di Reno 57)
23 gennaio 2010 – 27 giugno 2010
Orari: tutti i giorni 11.00-18.30 Ingresso libero
Informazioni: www.raccoltalercaro.it

Fausto Pirandello alle Quadriennali del 1935 e del 1939
Roma – Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea
18 marzo 2010 - 2 maggio 2010
Orari: martedì – domenica 8.30-19.30, chiuso il lunedì Biglietti: 10 € intero, 8€ ridotto
Informazioni: www.gnam.beniculturali.it

Instancabile allerta. Acquarelli di Anna L’Altrella
Milano - Spazio Lumera (Via Abbondio Sangiorgio 6)
10 aprile 2010 – 30 aprile 2010 Ingresso libero
Orari: lunedì, martedì, giovedì e venerdì 16.00-19.30; sabato 10.30-12.30/16.00-19.30
Informazioni: www.lumera.it

Mario Giacomelli
Milano – Ca’ di Fra’ Arte Contemporanea (Via Farini 2)
11 aprile 2010 – 17 aprile 2010 Orari : lunedì – sabato 10.00-13.00/15.00-19.00 Ingresso libero

Fotografia astratta. Dalle avanguardie al digitale
Cinisello Balsamo (Mi) – Museo di Fotografia Contemporanea (Villa Ghirlanda)
Orari: da mercoledì a venerdì 15.00-19.00, sabato e domenica 11.00-19.00 Ingresso libero
Informazioni: www.museofotografiacontemporanea.org

L’uomo con la valigia. Piccola storia del bagaglio
Torino – Borgo medioevale 14 febbraio 2010 – 10 maggio 2010
Orari: martedì – domenica 10.00-18.00, chiuso il lunedì
Biglietti: l’esposizione si svolge in parte a libero accesso e in parte con biglietto d’ingresso 5€ intero, 4€ ridotto
Informazioni: www.borgomedioevaletorino.it

Firenze Scienza. Le collezioni, i luoghi e i personaggi dell’Ottocento

Firenze – diverse sedi 8 novembre 2009 – 9 maggio 2010
1829 Arte, scienza e società (Palazzo Medici Riccardi; tutti i giorni 10.00-18.00)
La Tribuna di Galileo e la Specola fiorentina (Museo di Storia Naturale sezione di Zoologia “La Specola; tutti i giorni 9.30-16.30, domenica 10.00-18.00, chiuso il lunedì)
La fisica a Firenze nell’Ottocento. Macchine e modelli da utilizzare (Museo della Scienza; lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì 9.30-18.00; martedì e sabato 9.30-13.00, domenica 10.00-18.00)
La didattica delle scienze nell’Ottocento (Fondazione Scienza e Tecnica – gabinetto di Fisica; visite solo su prenotazione)
Biglietti: 10€ card tariffa intera, 7€ card tariffa ridotta, 4,5€ card scuole
Informazioni: www.firenzescienza.it

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