Mostre Novembre 2019
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Anche il mese di novembre ci propone numerose e interessanti mostre che, come sempre spaziano in tutti i campi dell’espressione artistica.
Presso il Forte di Bard (Ao) una mostra dedicata all’Abruzzo. A dieci anni dal terremoto del 6 aprile 2009 con la rassegna L’Aquila. Tesori d’arte tra XIII e XVI secolo si presenta una selezione di 14 opere restaurate tra oreficerie, sculture in terracotta, pietra e legno, dipinti su tavola e tela provenienti dalle chiese aquilane e dal Munda, Museo nazionale d’Abruzzo. Dalle Madonne con Bambino del Maestro di Sivignano e di Matteo da Campli a quella detta Delle Grazie; dal grande Crocefisso della Cattedrale alla Croce processionale di Giovanni di Bartolomeo Rosecci; dall’elegante e leggero San Michele arcangelo di Silvestro dell’Aquila allo splendido San Sebastiano di Saturnino Gatti; dal Sant’Equizio di Pompeo Cesura fino alle grandi tele di Mijtens, la mostra è una storia di sopravvivenze, un omaggio alla città dell’Aquila nel decennale del sisma e una testimonianza della grande ricchezza della sua arte. Arriviamo ora a Milano. Nella Sala dei Ducali del Castello Sforzesco accoglie la mostra Intorno a Leonardo. Opere grafiche dalle collezioni milanesi. L’esposizione si concentra sulla fortuna e la diffusione di alcune invenzioni grafiche di Leonardo da Vinci, e s’inserisce all'interno del programma Leonardo mai visto che racchiude tutte le iniziative organizzate al Castello Sforzesco, in occasione delle celebrazioni dei 500 anni della morte del genio toscano. La rassegna presenta nove preziose e rare opere grafiche, realizzate tra gli anni Novanta del Quattrocento e la fine del Cinquecento, che raccontano il successo dei soggetti trattati da Leonardo. Tali soggetti hanno lasciato tracce significative nel lavoro di pittori della cerchia leonardesca e di artisti dei secoli successivi. Il percorso prende l’avvio dalla Testa di Leda (circa 1504-1506), disegno appartenente alle collezioni civiche del Castello Sforzesco. Il foglio, un autografo di Leonardo, successivamente ritoccato dagli allievi, è uno studio a matita rossa che fissa l’immagine del volto della mitica Leda, per amore della quale Giove si trasformò in cigno e dalla cui unione nacquero i Dioscuri, quindi prosegue con tre tavole dei cosiddetti “nodi vinciani”, motivi decorativi incisi a bulino partendo dalle invenzioni di Leonardo, realizzati nell’ambito della sua bottega verso la metà degli anni novanta del Quattrocento e oggi conosciuti in pochissimi esemplari. Peculiari di Leonardo sono, inoltre, le “teste di carattere”, e molto significativo fu l’influsso di queste nella ritrattistica degli artisti del suo tempo. Nel percorso si incontrano un suggestivo disegno con due teste grottesche e uno studio a matita nera di Giovanni Agostino da Lodi (1500-1519 circa), con una testa maschile barbuta, fortemente evocativa delle ricerche sulle espressioni dei volti nel Cenacolo in Santa Maria delle Grazie. La mostra si conclude con un focus sul motivo del cavallo, qui documentato attraverso tre rarissimi bulini, su carte filigranate, realizzati fra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento nell’ambito di Giovanni Antonio da Brescia (attivo tra la fine XV e il primo quarto del XVI secolo). I fogli raffigurano studi di cavalli per monumenti equestri associabili con tutta probabilità ai progetti per Francesco Sforza e Gian Giacomo Trivulzio.
Presso la Casa Museo Villa Bassi di Abano terme (Pd) abbiamo una mostra monografica dedicata alla fotografa Eve Arnold (1912- 2012). Che si tratti delle donne afroamericane del ghetto di Harlem, dell’iconica Marilyn Monroe, di Marlene Dietrich o delle donne nell’Afghanistan del 1969, poco cambia. L’intensità e la potenza espressiva degli scatti di Eve Arnold raggiungono sempre livelli di straordinarietà. La fotografa americana ha sempre messo la sua sensibilità femminile al servizio di un mestiere troppo a lungo precluso alle donne e al quale ha saputo dare un valore aggiunto del tutto personale. Eve Arnold, nata Cohen, figlia di un rabbino emigrato dalla Russia in America, contende ad Inge Morath il primato di prima fotografa donna ad essere entrata a far parte della Magnum. Furono infatti loro due le prime fotografe ad essere ammesse a pieno titolo nell’agenzia parigina fondata da Robert Capa nel 1947. Un’agenzia prima di loro, riservata solo ai grandi fotografi uomini come Henri Cartier-Bresson o Werner Bischof. A chiamare Eve Arnold in Magnum fu, nel 1951, Henri Cartier-Bresson, colpito dagli scatti newyorkesi della fotografa. Erano le immagini di sfilate nel quartiere afroamericano di Harlem, a New York. Quelle stesse immagini, rifiutate in America per essere troppo “scandalose”, vennero pubblicate dalla rivista inglese Picture Post. Fra il 1969 e il 1971 realizza il progetto “Dietro al velo”, che diventa anche un documentario, testimonianza della condizione della donna in Medio Oriente. «Paradossalmente penso che il fotografo debba essere un dilettante nel cuore, qualcuno che ama il mestiere. Deve avere una costituzione sana, uno stomaco forte, una volontà distinta, riflessi pronti e un senso di avventura. Ed essere pronto a correre dei rischi». Così Eve Arnold definisce la figura del fotografo. Benché il suo lavoro sia testimonianza di una lotta per uscire dalla definizione limitante di “fotografa donna”, la sua fortuna fu proprio quella capacità di farsi interprete della femminilità, come “donna fra le donne”.
Alla Fondazione Magnani-Rocca di Traversetolo (Pr) troviamo la rassegna Carosello. Pubblicità e Televisione 1957-1977. Il visitatore troverà tantissimi, celebri manifesti di quel periodo, affiancati ai bozzetti e agli schizzi, e insieme avrà la possibilità, grazie a una serie di schermi distribuiti nelle sale espositive, di ripercorre l’unicità e l’innovazione degli inserti pubblicitari di Carosello, vincolati al tempo a rigide regole di novità e lunghezza. Si scoprirà così l’universo dei personaggi animati che sono nati con la televisione, come La Linea di Osvaldo Cavandoli, Re Artù di Marco Biassoni, Calimero di Pagot o Angelino di Paul Campani, fino alla moltitudine di personaggi nati dalla matita di Gino Gavioli. Bozzetti, schizzi, rodovetri, storyboard sono gli elementi a complemento della serie di cartoni animati presentati in mostra a cui si aggiungono gli inserti pubblicitari in cui sono protagonisti i più importanti cantanti dell’epoca da Mina (Barilla) a Frank Sinatra, da Patty Pravo a Ornella Vanoni e Gianni Morandi o grandi attori come Totò, Alberto Sordi, Virna Lisi, Vittorio Gassman e grandi registi come Luciano Emmer, Mauro Bolognini, Ettore Scola, i fratelli Taviani, oltre a personaggi tv popolarissimi come Mike Bongiorno, Pippo Baudo, Raffella Carrà, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.
A Firenze, presso il Museo di Santa Maria Novella nei 500 anni dalla morte di Leonardo un ulteriore mostra sul genio toscano dal titolo La botanica di Leonardo. Per una nuova scienza tra arte e natura. L’esposizione delinea il contesto filosofico e tecnico del tempo di Leonardo per approfondire i suoi studi sulle forme e sui processi del mondo vegetale, attraverso il suo sguardo di pensatore “sistemico”, evidenziando le connessioni fra arte, scienza e natura e le relazioni fra i diversi ambiti del sapere. La botanica di Leonardo diventa così un punto di osservazione privilegiato per aprirsi ad un discorso contemporaneo sull’evoluzione scientifica e la sostenibilità ecologica. Dalla fillotassi alla dendrocronologia, gli scritti e i disegni di Leonardo registrano infatti intuizioni di assoluto rilievo nella storia della botanica, generate dal suo acuto spirito di osservazione e dalla sua continua attività sperimentale, che vanno a delineare una visione dinamica della scienza, inscindibile dall’arte e dalla tecnica e ricca di implicazioni e riferimenti anche nella contemporaneità. Nell’intreccio tra fogli originali, elementi naturali e installazioni interattive, la mostra offre così al pubblico l’occasione di approfondire un importante terreno d’indagine di Leonardo e di apprezzarne gli altissimi esiti raggiunti.
Agli Uffizi segnaliamo invece la mostra I cieli in una stanza. Soffitti lignei a Firenze e a Roma nel Rinascimento. Elementi costruttivi e ornamentali dello spazio interno, i soffitti sono un compendio di tecnica, di arte e di rappresentazione simbolica, che attualizza la cultura antica, nella rifondazione che tra Quattro e Cinquecento interessa chiese e palazzi a Firenze e a Roma.
In mostra sono esposti disegni in gran parte provenienti dalla raccolta degli Uffizi, che illustrano prototipi antichi, dalla Domus Aurea al tempio di Bacco a Roma; progetti dei Sangallo, di Vasari e bottega, di Michelangelo, di Zucchi, di Maderno e altri; le monumentali capriate portanti.
IL tutto arricchito con dipinti, incisioni, modelli e autentici lacunari rinascimentali.
Dal Rinascimento all’’800 presso Palazzo Antinori ma mostra La Firenze di Giovanni e Telemaco Signorini. La scoperta del carteggio inedito tra Telemaco Signorini, il padre Giovanni e il fratello minore Paolo, ha condotto a ideare questa raffinata esposizione che vanta due protagonisti, i Signorini da un lato e la loro Firenze dall’altro. Alle suggestive immagini della “città gioiello” è dedicata questa mostra che vede, per la prima volta, affiancate le opere di quella che, nel clima culturalmente fecondo di menti brillanti come Giovan Pietro Vieusseux, Pietro Giordani e Niccolò Tommaseo, Diego Martelli e Carlo Lorenzini, si è imposta come una vera e propria dinastia pittorica. Oltre a fare rivivere l’affascinante scenario entro cui si è dipanata la loro vicenda artistica, la mostra si prefigge sia di fare emergere le ascendenze del capostipite sul figlio pittore, sia di documentare l’evoluzione della pittura di paesaggio in Toscana, dalla raffigurazione tardo romantica, secondo i modelli di Claude Lorrain e Nicolas Poussin, alla moderna estetica figurativa del periodo di maggior combustione della macchia, di cui Telemaco è stato tra gli sperimentatori più audaci, promuovendone un’inedita interpretazione, anticipatrice dell’aggiornamento della cultura figurativa del XIX secolo.
Torna a Taranto una parte importante dello straordinario patrimonio archeologico della Puglia con la mostra MitoMania. Storie ritrovate di uomini ed eroi, che si svolge al Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA). Sono esposti, per la prima volta tutti insieme nella sede museale preziosi vasi di produzione italiota attribuiti ai più grandi maestri della ceramografia apula, provenienti da scavi clandestini in territorio pugliese e recentemente restituiti all’Italia da importanti musei esteri quali il J. Paul Getty Museum di Malibu, il Cleveland Museum of Art, il Museum of Fine Arts di Boston e il Metropolitan Museum di New York. Il percorso di visita si articola in tre sezioni, le prime due dedicate ad approfondimenti tematici e la terza alle attività investigative che hanno consentito di risalire alla provenienza dei reperti e di riportarli in Italia.
Da ultimo eccoci a Trapani per un’ampia riflessione sul tema del ritratto nel corso dei secoli, dal Quattrocento di Antonello da Messina ai Maestri del XX secolo. Si tratta di un filo rosso, impalpabile, che cuce insieme i secoli e le figure che, ciascuno a suo modo, hanno affrontato il modus del ritratto, diverso da sé, incline al racconto per particolari, padrone di uno sguardo che ora scompone ora si ricompone sia esso una sperimentazione di Modigliani o l’intenso autoritratto di Fausto Pirandello o ancora il calco in gesso di un busto del Gagini. Il percorso tra i capolavori della ritrattistica del Novecento prende il via alle soglie del secolo con un confronto tra due opere prefuturiste come il Ritratto di Nunzio Nasi del 1902 di Giacomo Balla, ideale “padrone di casa” dalla Collezione del Museo Pepoli di Trapani; e il malinconico Ritratto della madre del 1907 di Umberto Boccioni. Gli esordi futuristi di Mario Sironi - di cui è presente in mostra la Testa futurista del 1913 - e le sperimentazioni di Amedeo Modigliani con il Ritratto di Béatrice Hastings del 1915 - uno dei 15 che dedicò alla sua musa ed amante nei due anni della loro burrascosa storia d’amore - introducono alle opere del cosiddetto “Ritorno all’ordine” come il purissimo Busto di ragazzo del 1921 di Arturo Martini - forse l’opera in mostra che più annoda stilemi con il Quattrocento antonelliano -, Autunno del 1935 di Giorgio de Chirico, omaggio al Rinascimento attraverso il ritratto della compagna, lsabella Far Pakszwer; o la celebre Margherita del 1936, simbolo del Realismo magico di Antonio Donghi. Accanto a questi completano il panorama delle esperienze artistiche degli anni tra le due guerre, l’intenso e impietoso Autoritratto del 1940 di Fausto Pirandello e l’arcaicizzante Ritratto della Signora Sachs, sempre del 1940, di Corrado Cagli. Il percorso si chiude con l’Homme assise (Le Fumeur) del 1967, una delle prime opere del ciclo dei Moschettieri dove, lontano dalle ricerche cubiste, un Picasso ormai anziano e stanco, immalinconito dai ricordi irrealizzati, riesce a dare nuova vita e significato al genere del ritratto ideale.
L’Aquila. Tesori d’arte tra XIII e XVI secolo
Bard (Ao) – Forte
31 maggio 2019 - 17 novembre 2019
Orari: tutti i giorni 10.00- 18.00, sabato, domenica 10.00- 19.00; lunedì chiuso
Biglietti: 5€ intero, 3€ ridotto
Informazioni: www.fortedibard.it
Intorno a Leonardo. Opere grafiche dalle collezioni milanesi
Milano – Castello Sforzesco
11 settembre 2019 – 15 dicembre 2019
Orari: martedì-domenica 9.00-17.30; lunedì chiuso
Biglietti: 10€ intero, 8€ ridotto
Informazioni: www.milanocastello.it
Eve Arnold. Tutto sulle donne. All about women
Abano terme (Pd) – Casa Museo Villa Bassi
17 maggio 2019 – 8 dicembre 2019
Orari: giovedì, venerdì, sabato 16.00 – 19.00, domenica 10.00 – 12.30/ 16.00 – 19.00
Biglietti: 11€ intero, 8€ ridotto
Informazioni: www.museovillabassiabano.it
Carosello. Pubblicità e televisione 1957-1977
Mamiano di Travesetolo (Pr) – Fondazione Magnani Rocca
7 settembre 2019 – 8 dicembre 2019
Orari: martedì- venerdì 10.00-18.00, sabato, domenica 10.00-19.00; lunedì chiuso.
Biglietti: 12€ intero, 10€ ridotto
Informazioni: www.magnanirocca.it
La botanica di Leonardo. Per una nuova scienza tra arte e natura
Firenze – Museo di Santa Maria Novella
13 settembre 2019 – 15 dicembre 2019
Orari: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e sabato 9.00-17.30; venerdì 11.00-17.30; domenica 12.00-17.30
Biglietti: 10€ intero, 7,50€ ridotto
Informazioni: www.labotanicadileonardo.it
I cieli in una stanza. Soffitti lignei a Firenze e a Roma nel Rinascimento
Firenze – Gallerie degli Uffizi
30 agosto 2019 - 1 dicembre 2019
Orari: martedì – domenica 8.15-18.50; lunedì chiuso
Biglietti: 20€ intero, 2€ ridotto
Informazioni: www.uffizi.it
La Firenze di Giovanni e Telemaco Signorini
Firenze – Palazzo Antinori
19 settembre 2019 – 10 novembre 2019
Orari: martedì - domenica 10.00-18.00; lunedì chiuso
Biglietti: 13€ intero, 10€ ridotto
Informazioni: www.antinori.it
MitoMania. Storie ritrovate di uomini ed eroi
Taranto – Museo Archeologico
10 aprile 2019 - 10 novembre 2019
Orari: martedì- sabato 8.30-19.30, domenica 9.00-13.00/15.30-19.30; lunedì chiuso
Biglietti: 8€ intero, 2€ ridotto
Informazioni: www.museotaranto.beniculturali.it
Il ritratto del Novecento
Trapani – Museo Agostino Pepoli
9 agosto 2019 – 10 novembre 2019
Orari: martedì – sabato 9.00-17.30, domenica 9.00-12.30; lunedì chiuso
Biglietti: 6€ intero, 3€ ridotto
Informazioni: www.regione.sicilia.it