Bajani, Andrea - Domani niente scuola
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“…è una fissazione degli adulti quella di smettere di cantare a voce alta, o di smettere di correre: o come quella di fidarsi…”: sono le ultime righe della sorprendente esperienza del giovane autore che ha trascorso con una sessantina di studenti palermitani, prima; con altri di un liceo torinese dopo, la gita scolastica a Parigi e a Praga. Siccome era stanco di sentire parlare solo di ragazzi affetti da bullismo e di ragazze vuote e narcisiste, è ritornato “studente” e si è mescolato con loro per un mese. Ha scoperto che gli adolescenti di oggi sono molto di più di quello che appaiono. Essi hanno delle domande nel loro cuore, e nessun genitore o maestro che si faccia incontro per rispondervi (esemplificativa nella sua drammaticità la visita al lager di Mauthausen), e possiedono un’allegria interiore ed una libertà nel vivere i rapporti, che favorisce un’appartenenza. Tutto questo è descritto con una narrazione spigliata, spontanea, divertente. Allo scrittore trentenne, Flavia, una delle ragazze, dice: “….posso chiederti una cosa a nome non solo mio?”. Le ho detto: “Certo”. Mi ha detto: “… ma perché te ne frega così tanto di noi…?”