Bellaspiga, Lucia - Dio, che non esisti, ti prego…
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Il titolo allude alla frase di una delle ultime pagine del diario dello scrittore Dino Buzzati e sintetizza tutta la drammatica ricerca, attesa e desiderio che il Mistero si riveli nel quotidiano, una fede supplicata, ma incapace d’abbandono. Vi è contenuto tutto il senso religioso di questo giornalista de “Il Corriere della Sera” e del grande scrittore de “Il deserto dei Tartari”, ma l’oggetto principale di questo saggio è proprio l’indagine delle tematiche del percorso esistenziale e spirituale. Si legge agilmente a causa dell’evidente passione che l’autrice ha per le opere di Buzzati. “…ma se non esiste perché lo preghi? Non esiste fino a quando io non ci credo, finché continuo a vivere come vivono tutti, desiderando, desiderando, ma se io lo chiamo… se lo chiamo, verrà, per la forza terribile dell’anima mia, vile, trascurabile in sé, però anima…” Così si conclude la “preghiera” laica del titolo del libro, ultimo grido di questo grande ed inquieto scrittore.