Blacker, William - Lungo la via incantata. Viaggi in Transilvania

“…non riuscivo a togliermela dalla testa la Romania. Era come l’ala di un castello lasciata chiusa per un secolo: dovevo assolutamente esplorarla, prima che la gente cominciasse a cambiare posto alle cose dovevo esplorarla a fondo, fermarmici almeno un anno, osservare il ciclo delle stagioni, studiarne in ogni dettaglio l’antico stile di vita…”. Che cosa c’è d’interessante in questo libro? E’ come se un esploratore per la prima volta capitasse in un territorio a tutti ignoto e scoprisse un tesoro. Ed è ciò che accade allo scrittore quando arriva in questa valle della Romania di oggi, dove sembra che il tempo si sia fermato e che neanche i quarant’anni del regime comunista di Ceausescu siano riusciti a cancellare le tracce di un passato rimaste intatte sia come tradizioni che nella lingua, nella vita sociale e nell’educazione delle generazioni. Blacker ne è talmente colpito che si assume il compito di difendere questo mondo, prima che la globalizzazione e la modernità lo travolgano. In tutto il reportage si avverte un grande amore per questi luoghi e per il popolo che egli ha incontrato.