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Brigandì, Ottavio e Cavallari, Fabio - Fuori dalla metafora del volo

Fonte:
CulturaCattolica.it
Viaggio dialettico dentro Libertà Alienazione Desiderio

Ed. Giuseppe Laterza, Euro 10.00

La prima impressione che suscita questo serrato dialogo di due amici, avente per tema la possibilità di una autentica libertà in un contesto sociale alienante, è – come nota anche Luigi Amicone nella sua Prefazione al volume – quello di una totale inattualità. Mentre il pianeta è alle prese con il terrorismo fondamentalista e la globalizzazione, due giovani si interrogano sulla possibilità di un “altro mondo possibile”, basato su una radicale rivoluzione dei rapporti di produzione e della condizione del lavoratore sfruttato ed alienato. Questo era il fuoco dei dibattiti post ’68, dell’ansia di una trasformazione globale che aveva contagiato migliaia di giovani, attirati dalla chiave interpretativa che il pensiero di Karl Marx forniva loro. Ma il crollo dei sistemi socialisti, il fallimento del tentativo di costruire una società dove il marxismo fosse punto di riferimento, hanno finito per mandare in soffitta, assieme alle ideologie dimostratesi inadeguate, anche le riflessioni e le acquisizioni meno effimere. Non è possibile però fuggire dai problemi reali: questo sembrano dirci i due amici (che scelgono i nomi simbolici di Tuono e Fante) in dialogo aperto e senza rete, a bordo di un immaginario aereo che riprende la metafora del volo: le ali della libertà, appunto.
Si parte dalla “Questione ebraica” di Marx, nel tentativo di definire e comprendere che cosa sia la libertà, ci si impatta con il problema del lavoro e delle sue condizioni, si tenta la ricerca di un “soggetto” adeguato che possa guidare ad una novità radicale (e qui entrano in gioco i tentativi reali pur iniziali e minuscoli: il lavoro in cooperativa, i sindacati, le banche del tempo, il commercio equo solidale...), ma poi inevitabilmente il discorso si allarga, l’orizzonte si espande. Le domande si fanno sempre più profonde, ed entrano in gioco termini come popolo, gratuità, ideale, mistero... la condizione umana, caratterizzata da un desiderio di pienezza totale e dal limite del male, si delinea nettamente sullo sfondo. L’immensità di tali problematiche fa rimanere senza fiato: da un lato si invoca la necessità di nuovi strumenti concettuali, di una nuova più adeguata “cassetta degli attrezzi”. Ma sono infine dei richiami poetici, un’esperienza “estetica” della realtà, la luce delle stelle, a indicare - nella provvisorietà di conclusioni che vogliono semplicemente “arrivare sempre più vicino al Vero”- un Oltre che l’uomo desidera ma che non riesce a raggiungere con le proprie forze.

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