Campagner, Luigi - Figli! O Del vantaggio di essere genitori
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Il testo dello psicoanalista Luigi Campagner si presenta come un percorso atto a evidenziare come l’attitudine e il vantaggio dell’essere genitori risieda anzitutto nell’essere figli, ossia madri e padri che abbiano vissuto tale esperienza di figliolanza tanto da poter, a loro volta, porsi come genitori.
Di fatto, la nascita di un figlio non dovrebbe comportare un porsi statico nel proprio ruolo, con i relativi doveri e atteggiamenti, bensì proprio la presenza del figlio, come specchio di sé, risulta essere l’occasione migliore per riscoprire la propria esperienza originaria e sanare quei punti di scissione tra l’io –adulto e l’io-bambino, tra l’esperienza attuale e la propria esperienza di figlio.
Di grande interesse e attualità è anche l’asserzione che l’io psico-fisico del bambino si costituisca come rapporto, anzitutto con la madre come soggetto di soddisfazione dei bisogni primari, e, successivamente, come frutto del rapporto con e tra i genitori. Infatti, afferma Campagner, il punto generativo del figlio è il rapporto curato tra i genitori.
Per questo, il rapporto sano e riuscito tra un uomo e una donna sarà l’humus in cui figlio potrà affondare le proprie radici e crescere fino alla piena maturità. Altrimenti, come troppo spesso accade, i figli saranno chiamati al compito impossibile di colmare le lacune nel rapporto tra i coniugi.
L’invito del libro è quello di riappropriarsi del valore dell’essere genitori come possibilità di riscoperta della propria identità di figli, e della coscienza che la positiva e piena maturazione dell’individuo si svilupperà a partire da un sano contesto familiare.
Troppo spesso il figli sono chiamati ai compito impossibile di colmare le lacune nel rapporto tra i coniugi. Che il figlio sia il frutto del rapporto riuscito tra un uomo e una donna è inoltre un'affermazione posta in discussione a livello europeo anche dalle recenti determinazioni del Governo spagnolo e di altri che hanno decretato la legittimità per le coppie omosessuali di adottare un figlio. Questo atto, che considero puramente ideologico, ha inoltre inteso risolvere per via legislativa quella profonda contraddizione che per la coppia omosessuale è rappresentata dal desiderio di paternità o maternità; indebolendo così uno degli spunti per l'elaborazione individuale di una condizione pensata forse troppo frettolosamente come definitiva e stabile. |