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Camus, Albert - Il primo uomo

Autore:
Mocchetti, Giovanni
Fonte:
CulturaCattolica.it
Bompiani 2001, € 10,50

“… Caro signor Germain, ho aspettato che si spegnesse il baccano che mi ha circondato in questi giorni, prima di venirle a parlare con tutto il cuore. Mi hanno fatto un onore troppo grande, ma quando mi è giunta la notizia, il mio primo pensiero, dopo che per mia madre, è stato per lei. Senza di lei, senza la mano affettuosa che lei tese a quel bambino povero che ero io, senza il suo insegnamento non ci sarebbe stato nulla di tutto questo… questa lettera e questo premio è un’occasione per dirle che cosa è stato e continua ad essere per me….”. Nello stralcio di questa lettera, inviata da Camus subito dopo aver ricevuto il Nobel per la letteratura (1957), lo scrittore rende omaggio al suo primo maestro, colui che lo ha introdotto alla realtà, che ha scoperto la sete di conoscenza e valorizzato il talento di un ragazzino poverissimo. Il maestro che gli ha dato la possibilità di frequentare le scuole superiori nell’Algeria di un secolo fa. Veri protagonisti di questo straordinario libro, pubblicato postumo, sono: il sole abbacinante e il mare dai mille colori di Algeri; l’infanzia e l’adolescenza dello scrittore; il maestro Germain; il padre, che Camus non ha mai conosciuto, morto in trincea durante la I Guerra Mondiale, la madre e la nonna. Tutto il testo è una ricerca intensa e tenace del volto del “primo uomo”, cioè di quel papà che non ha mai visto. Lo scrittore va sulle sue tracce sia in Francia che in Algeria, nei luoghi in cui il papà ha vissuto la sua giovinezza e cerca le persone che lo hanno conosciuto. E il viaggio diventa un pretesto per conoscere la verità di se stesso.

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