De Luca, Erri - In nome della madre
- Curatore:
- Fonte:
“... Shalom Miriam… sono rimasta muta, era tutta l’accoglienza che gli serviva, mi ha annunciato il figlio, destinato a grandi cose, a salvezze... in corpo nel mio grembo si era fatto spazio: una piccola anfora d’argilla ancora fresca si è posata nell’incavo del mio ventre...”
Se Giuseppe è il grande ed indiscutibile protagonista del romanzo di G. Donna D’Oldenico “Giusto”, l’adolescente palestinese di nome Miriam attraversa le pagine bellissime di questo lungo racconto di De Luca. Come? Con tutto l’impeto, la dolcezza, i timori, le attese, i sogni della giovinezza piena di sorpresa, ma anche di gioia per l’Evento che le è accaduto e ben decisa a portarlo a compimento. Maria, immediatamente dopo l’Annuncio, coltiva nel suo seno una grande tenerezza per questo Bambino, espone il suo corpo alla carezza del sole e al luccichio delle stelle, perché l’Eterno possa già intuire la Bellezza che lo circonderà quando “si farà carne e porrà la Sua tenda in mezzo a noi…”. Due libri, quello di D’Oldenico e di De Luca, che dovrebbero essere letti da tutti coloro che s’impegnano a fare catechesi ai giovani, perché c’è più Cristianesimo in questi due testi che in certe omelie domenicali o meditazioni spiritualistiche.