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Gabriele Kuby, In politica da cristiani. Criteri & princìpi

Ares, Milano 2021, pp. 80, euro 9
«Gabriele Kuby è una donna coraggiosa che lotta contro quelle ideologie che, in ultima analisi, conducono alla distruzione dell’essere umano». Joseph Ratzinger-Benedetto XVI

Questo libro è rivolto in particolare al cristiano impegnato in politica e nelle sfide culturali in un tempo che pare dimentico di Dio e che, spezzando il rapporto fra Creatore e creatura, si muove senza princìpi assoluti né verità condivise. In ultima analisi, senza quella pienezza di significato e di speranza che secondo l’autrice, nel maturare della sua conversione in età adulta, solamente il cristianesimo possiede. Perché non c’è salvezza, non c’è vita eterna nella scienza, nella tecnologia, negli uomini che pensano di bastare a sé stessi.
Queste pagine richiamano chi ha il dono della fede a comunicarla in ogni àmbito della società in cui è chiamato a spendersi: «Si tratta di messaggi estremamente importanti per chi nella battaglia politica e giuridica si confronta con resistenze inaudite», ha scritto Johannes Hartl nel suo invito alla lettura, sottolineando come l’arma imprescindibile con cui scendere in campo sia, evangelicamente, l’amore per i propri avversari. E poco importa se oggi la presenza cristiana è fortemente minoritaria, poiché, come evidenzia l’autrice, «i trend sociali non sono irreversibili», ma soprattutto chi crede sa che Cristo ha già vinto il mondo e vive, pertanto, nella prospettiva dell’eternità, preoccupandosi unicamente di ciò che davvero conta davanti a Dio.

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