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Giacobazzi, Laura - Più di mille soli a mezzogiorno

Fonte:
CulturaCattolica.it ©
Mursia

Milano, 2001

Pagine: 155

Prezzo: € 8,01

È la storia di Michele, un ragazzo del XIII secolo che, dopo la morte del nonno, parte alla ricerca del padre, non più ritornato dalla Francia dove anni prima si era recato per adempiere un voto. Il viaggio di Michele avviene al seguito di un gruppo di pellegrini lungo la direttrice della via Francigena che, attraverso il Gran San Bernardo, conduce a Mont Saint Michel. Esso si svolge in un arco di tempo relativamente breve e, tuttavia, è per il ragazzo occasione di maturazione.
Le numerose avventure e gli incontri con i personaggi più disparati in situazioni sempre nuove, lo mettono ripetutamente alla prova, tanto che alla fine egli si ritrova inevitabilmente cambiato.
Fa da sfondo alla vicenda il mondo medioevale del XIII secolo, ritratto con abilità e con rigore storico in tutti i suoi aspetti: la vita dei monaci nelle Abbazie, la città, il borgo feudale; la precarietà delle strade, i modi di dire e di alimentarsi, i rimedi naturali, la fede in Dio. Gli stessi personaggi che popolano la storia sono rappresentativi di quel periodo: il cavaliere, il monaco, il capomastro, il chierico, l'umile....
L'autrice, che con questo romanzo è al suo esordio, sceglie di narrare le vicende quasi in forma di cronaca. Ogni quadretto, corrispondente quasi sempre ad una giornata, sfiora una tematica vicina al mondo dei ragazzi di ogni tempo: il rapporto col nonno, il bisogno del padre, il desiderio di avventura, il rapporto con gli adulti, lo slancio generoso verso gli altri e verso la vita in generale, la lotta del bene contro il male...
Ma i due grandi temi su cui si regge il romanzo sono: "la ricerca del padre", ovvero della propria identità e "il viaggio-pellegrinaggio", ovvero la vita come cammino.
Michele è alla ricerca del padre, cioè di colui che, insieme alla madre, ha permesso al suo "io" di esistere: perciò, per lui come per ciascuno di noi, cercare il padre vuol dire in un certo senso cercare di rispondere alla domanda "chi sono io?". Ed è interessante notare come questa ricerca si concluda per lui alla fine del cammino dei pellegrini cui si è accodato, e cioè ai piedi del santuario dell'Arcangelo Michele, sotto la sua protezione e, si può intuire, per sua intercessione.
Il suo muoversi avviene dunque all'interno di un pellegrinaggio che altri compiono: un lungo fiume di umanità implorante che testimonia in vario modo la dipendenza dal proprio Creatore. Costanza e Giovanni si muovono per ringraziare dei beni da Lui ricevuti, i due fratelli e il nobile cavaliere per bussare alla Sua Misericordia, attraverso l'intercessione dei Santi...
Ma sappiamo che, in particolare per l'uomo del Medioevo, il pellegrinaggio è immagine del fatto che l'intera vita terrena è un esilio e un cammino verso il Signore e questo ci permette di interpretare gli avvenimenti narrati anche attraverso questa diversa chiave di lettura.
Un romanzo, questo della Giacobazzi, estremamente interessante, dai molti significati e per questo raccomandabile all'attenzione degli insegnanti e dei ragazzi.

Recensione a cura di Maria Laura Parmeggiano

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