Greene, Graham - Il terzo uomo
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Dopo “Il potere e la gloria”, “La fine della storia”, “Le vie senza legge”, “Un americano tranquillo”, dopo la mostra dedicata a questo grande scrittore cattolico al Meeting di Rimini 2005, mi sembra opportuno ripescare questo notevole romanzo di suspense, da lui scritto dopo la Seconda Guerra Mondiale. La vicenda è molto avvincente e poi, anche dentro libri come questo, che lui chiamava d’entertainment, si coglie quella passione, quella pietà per la condizione umana, spesso drammaticamente ferita dal destino, devastata dal male e dal peccato, ma sorpresa dalla Grazia, tipica dei suoi romanzi più conosciuti. Vienna, immediato dopoguerra, una città devastata e occupata dalle Forze Alleate; scompare un uomo, Harry Lime; un amico lo cerca e scopre, a poco a poco, in un’atmosfera che si fa progressivamente sempre più ambigua ed inquietante, che il cadavere ritrovato non è proprio quello di Harry, anzi…. Spionaggio, inseguimenti mozzafiato nelle cloache della città, dialoghi e scontri accesissimi sulla Ruota del Prater di Vienna; una lotta contro la faccia più perversa del Male, cioè lo scettico nichilismo, una struggente storia d’amore ed un film bellissimo di Carol Reed, interpretato da un grande Orson Welles, sceneggiato dallo stesso Greene (film purtroppo non facilmente reperibile).