Greene, Graham - Una pistola in vendita
- Autore:
- Curatore:
- Fonte:
“…il ruolo dello scrittore è quello di suscitare nel lettore simpatia verso quegli esseri che ufficialmente non hanno diritto alla simpatia…”: con questa battuta ironica il grande scrittore inglese, convertito al cattolicesimo, sintetizzava la sua visione del mondo in un’intervista al quotidiano “Observateur” all’indomani della pubblicazione di questo libro (1936); in effetti, parecchi personaggi di Greene sono degli antipatici, degli outsider: un prete alcolizzato e vigliacco in “Il potere e la gloria”, un funzionario coloniale inetto in “Il nocciolo della questione”, un’adultera in “La fine della storia”: qui abbiamo un killer professionista, reietto da tutti per una malformazione fisica (un labbro leporino). Viene incaricato di uccidere un uomo politico e finisce per essere incastrato in un vortice infernale più grande di lui; inseguito da Scotland Yard, perseguito anche dai mandati del delitto, affiancato nella fuga da una giovane attrice che ne intuisce l’umanità dietro la maschera dell’emarginato e del sicario, Raven è una delle figure più autentiche ed intense create da questo scrittore.