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Haruf, Kent - Benedizione

Autore:
Mocchetti, Giovanni
Fonte:
CulturaCattolica.it

Haruf, Kent - Benedizione – NN editore


“…l’auto ondeggiava sull’erba con un fruscio sommesso. (Dad) aprì la portiera , uscì appoggiandosi al bastone, Mary e Lorraine,(la moglie e la figlia) lo seguirono.. c’erano colline a est e a sud e ovunque tutto quello spazio aperto e piano…Dad: voglio che mi seppelliate qualcosa in questo posto, non importa cosa… si riesce a vedere tanta campagna, vi ho portato qui perché la guardiate insieme a me… rimasero lì abbracciando tutto con lo sguardo, nel vento che soffiava con forza...( p.112).

L’anziano protagonista del romanzo, Dad Lewis, sta per morire per un tumore e decide, nei pochi mesi che gli restano, di fare i conti con la verità della sua vita. Prima, tuttavia, vuole rivedere alcuni luoghi che hanno segnato affettivamente la sua esistenza: Dad si fa portare su una collina da dove può contemplare il paesaggio della natura selvaggia intorno alla cittadina di Holt (Colorado, USA); poi fa fermare l’auto davanti al negozio di ferramenta, dove ha lavorato come commesso e proprietario per 55 anni. L’anziano viene preso da una forte commozione. Infine con la moglie Mary e la figlia Lorraine va presso un’abitazione fatiscente in cui avevano vissuto due fratelli, clienti del suo negozio. Dad vuole vedere l’anziana donna che abita questa casa, perché essa gli ricorda un gesto d’accoglienza compiuto in passato da questi due vecchi. Tornato a casa, Dad fa mettere una sedia davanti alla finestra del soggiorno, da cui può vedere un frammento della pianura e del giardino.

Quali sono i due aspetti più originali ed interessanti di questo romanzo? Innanzitutto l’analisi e la descrizione della personalità del protagonista, Dad Lewis, fondate sul radicale e sincero recupero della memoria di una vita che non si nasconde dietro a nessun alibi per giustificare gravi sbagli compiuti a causa di una severa rigidezza morale. Una dirittura morale, quella di Dad, incapace di perdonare gli errori del prossimo: in particolare la scelta del figlio maggiore Frank di abbandonare la famiglia a 18 anni e il tradimento della fiducia riposta nel commesso del suo negozio. Più che “benedizione” il titolo e il tema del libro più efficacemente sembrerebbe “riconciliazione” nel senso che Dad, prossimo alla morte, avverte con urgenza dentro di sé il bisogno di essere perdonato. Quindi, oltre a rivedere per l’ultima volta i luoghi cari della propria vita, il protagonista del romanzo compie certi gesti tesi a rimediare il male compiuto al prossimo, a suo modo “riparandolo” (si vedano le pagine dedicate alla visita del vecchio alla moglie del commesso che aveva tradito la sua fiducia e i colloqui che avvengono nei sogni notturni con il figlio Frank).
L’altro aspetto della vicenda di Dad che mi ha colpito è il fatto che l’anziano protagonista è il perno intorno al quale ruota una coralità di personaggi profondamente autentici. Ciascuno di loro compone un microcosmo rappresentativo di un’umanità coraggiosa e sofferta, un’umanità piena di speranze spezzate, sogni incompiuti, solitudini bisognose di affetto, lutti non del tutto rielaborati e risolti, malinconie represse nel cuore e nello spirito.
Ma non solo questo. Ci sono nel libro altri personaggi che incarnano la positività e la voglia di affrontare in modo semplice e attivo la propria esistenza, come la moglie e la figlia di Dad, cioè Mary e Lorraine: basterebbe seguire la dolcezza, l’attenzione, la fedeltà con cui queste due figure stanno vicino al protagonista, virtù mirabilmente raccontate nelle ultime quaranta pagine del romanzo.
Oppure la figura del pastore Lyle, che viene picchiato perché predica le Beatitudini evangeliche, esplicitando nell’omelia le conseguenze che esse genererebbero se ciascuno dei suoi fedeli le assumesse e vivesse responsabilmente. Ancora: i due personaggi di Willa e Alene, madre e figlia, che assumono pubblicamente la difesa del pastore Lyle e accolgono la nipotina orfana di una vicina di casa, Alice (bellissimo il capitolo in cui le due donne invitano la bambina a fare merenda nella loro casa e poi vanno al negozio di Dad a comprare una bicicletta, insegnando alla bambina ad usarla).
La scrittura di Kent Haruf ricorda molto sia nello stile che nei contenuti i racconti e i romanzi di altri due importanti autori USA, cioè Raymond Carver e Cormack McCarthy.

Giovanni Mocchetti

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