Hendra, Tony - Padre Joe
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“…in tutta la mia vita, è stato il mio più forte alleato, l’amato custode del mio Eden perduto, il faro della fede che risplende tra le nebbie oceaniche del successo e del denaro, della ricchezza e della fama, la guida intrepida nell’intricata foresta dell’amore umano, la serica fune di salvataggio che mi lega al divino…”
Così lo scrittore rievoca nella sua autobiografia la straordinaria ed intensa esperienza d’amicizia vissuta per quasi mezzo secolo con un monaco benedettino, conosciuto nell’adolescenza, tenacemente continuata anche quando Hendra in Usa sarebbe diventato un personaggio televisivo di successo. Quello che sorprende in tutto il libro è proprio questa fedeltà reciproca di un rapporto, tra un io ed un tu che più diversi non potrebbero essere. Padre Joe aspetta Tony sempre: sia quando quest’ultimo vuole diventare un religioso come lui, ma anche quando cade a capofitto nel baratro della crisi di fede che lo condurrà a posizioni laiche; Tony arriverà a divorziare, a mettere tra sé ed il monaco un oceano, ma padre Joe è sempre lì, a farsi incontrare: come un maestro che attende sempre il suo discepolo, come la volpe che aspetta il Piccolo Principe e quando esso si accorge che l’addomesticare consiste nel creare legami veri, allora capirà di averci “… guadagnato il colore del grano…”.