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Mc Court, Franck - “Ehi, prof!”

Fonte:
CulturaCattolica.it
Adelphi

“… io, invece d’insegnare, raccontavo storie... nell’aula di una scuola superiore professionale uno diventa sergente istruttore, un rabbino, una spalla su cui piangere, un cerbero, uno studioso di secondo ordine, un impiegato, un pagliaccio, una guida, un filosofo, un padre-madre-fratello-sorella….”.
In questo modo lo scrittore di origine irlandese e famoso per “Le ceneri di Angela” riassume ironicamente la sua trentennale esperienza d’insegnante negli istituti tecnici USA. Nel suo libro, sostenuto da un ritmo narrativo vivacissimo, Mc Court racconta l’affascinante e drammatica avventura quotidiana dell’insegnare, dell’educare; il realismo e l’incontro sono le strade che egli persegue, cioè quella di partire dai ragazzi che ha davanti a sé e quella di tentare di instaurare un rapporto con loro. Con tale metodo egli fa lezione (magistrale è quella in cui spiega l’analisi logica o l’altra sul tubicino di plastica) raccontando di sé o ascoltando il tessuto di vita degli alunni che ha di fronte a sé. Numerose sono le sconfitte, ma sorprendenti sono certe vittorie, come quella documentata dall’incontro alla stazione con l’ ex - alunno Bob: “….prof io non le sono mai stato tanto simpatico, vero? Bob, Scherzi? Era una gioia averti in classe…. Digli la verità, Mc Court, digli che ti ha rallegrato tutte le tue giornate, che parlavi di lui con gli amici di questo tipo così originale e ammiravi il suo modo di fare, la sua sincerità, il suo coraggio, che avresti dato l’anima per avere un figlio così... che gli volevi bene allora come gliene vuoi adesso... così feci... e lui restò senza parole e me ne fregai altamente di quello che avrebbero detto i passanti vedendoci stretti in un lungo e caloroso abbraccio...”. Quello che colpisce di questo libro è la straripante ed autentica umanità di questo docente, ex scaricatore di porto, che insegna lingua e letteratura inglese senza avere una preparazione di base, che non nasconde niente dei suoi limiti, delle fatiche per imparare questo mestiere, che arriva al successo letterario a 66 anni. Nel bilancio di questa esperienza educativa c’è tuttavia un dato sconfortante: è stata un’avventura individuale. Infatti Mc Court non ha mai cercato di educare insieme ad altri, e noi sappiamo come sia veramente impossibile introdurre alla realtà totale i ragazzi e i nostri figli da soli.

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